La fiducia delle imprese italiane continua a migliorare in misura significativa: in aprile l’indice composito di sentimento economico è aumentato per il quarto mese consecutivo, attestandosi a 107,4 (+2,3 punti su marzo), massimo da ottobre 2007, sospinto da rialzi in tutti i settori. Nelle costruzioni si è avuto l’incremento più robusto (+4,7 punti in un mese); seguono commercio al dettaglio (+2,0), servizi di mercato (+1,4) e manifatturiero (+0,7).
Il miglioramento nel manifatturiero (il quinto di fila) è da attribuirsi prevalentemente ai più favorevoli giudizi sugli ordini interni e sulla produzione corrente e attesa. A livello settoriale l’incremento è spiegato esclusivamente dal recupero registrato tra i produttori di beni intermedi (+3,4 punti); tra i produttori di beni strumentali e di beni di consumo la fiducia è, infatti, diminuita di 0,8 punti rispetto al mese precedente.
Tra i consumatori l’indice di fiducia si è sostanzialmente stabilizzato sui livelli di marzo: -0,1 punti, a 107,5, con valutazioni più positive su clima personale e clima corrente. Resta, comunque, sotto di 3,4 punti rispetto al livello di dicembre 2016. Sono diminuiti il saldo dei giudizi relativi al clima futuro (-1,5 punti) e quello sul clima economico (-1,4). Le valutazioni sulle variabili più strettamente connesse alle decisioni di spesa mostrano segnali misti: sono più favorevoli giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia e sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli; in lieve peggioramento, invece, le valutazioni sui bilanci familiari. Ciò potrebbe segnalare un atteggiamento ancora prudente nella gestione delle spese familiari che tende a frenare i consumi.