La fiducia delle imprese italiane continua a migliorare: in marzo l’indice composito di sentimento economico è aumentato per il terzo mese consecutivo, attestandosi a 105,1 (+ 0,8 punti su febbraio), sospinto dai rialzi nei servizi di mercato (+1,0 punti), nella manifattura (+0,7) e nel commercio al dettaglio (+0,3); si registra un calo, invece, nelle costruzioni (-0,3).
Il miglioramento nel manifatturiero (il quarto di fila) è da attribuirsi prevalentemente ai più favorevoli giudizi sugli ordini esteri (saldo a -4 da -8; invariato quello degli ordini interni) e sulla produzione corrente (saldo a -3 da -4). Sono migliorate le aspettative, in particolare quelle sull’andamento dell’economia italiana. A livello settoriale il più forte progresso della fiducia si è avuto tra i produttori di beni strumentali.
Tra i consumatori l’indice di fiducia è tornato ad aumentare dopo due mesi di peggioramento: +1,0 punti in marzo (-4,3 cumulato nei due mesi precedenti), a 107,6, con valutazioni più positive sul clima economico (+5,6 punti, dopo -3,4 in febbraio) e sul clima futuro (+1,7). In calo il saldo dei giudizi relativi al clima personale (-1,1 punti) e sostanzialmente stabili quelli sul clima corrente (-0,2). Le valutazioni sulle variabili strettamente connesse alle decisioni di spesa delle famiglie (situazione economica della famiglia e bilanci familiari) sono peggiorate per il secondo mese di fila. Ciò potrebbe determinare una maggiore parsimonia nella gestione delle spese familiari e un aumento del risparmio, frenando i consumi. Le preoccupazioni riguardanti la situazione economica dell’Italia, invece, sono in netta attenuazione dopo un picco in febbraio legato soprattutto alle incertezze politiche.