In novembre l’export italiano extra-UE è diminuito dell’1,8% in termini nominali su ottobre. Pesa il calo delle vendite di prodotti energetici, a causa della caduta delle quotazioni (-0,4% l’export al netto dell’energia). In riduzione anche le vendite di beni intermedi (-2,7%), mentre sono aumentate quelle di beni di consumo (+1,6%).
I mercati di destinazione più dinamici sono gli Stati Uniti e i paesi del Sud-est asiatico; in forte contrazione, invece, le vendite verso Russia e Giappone.
Nel bimestre ottobre-novembre le esportazioni extra-UE sono comunque cresciute dello 0,9% rispetto al terzo trimestre (da +0,7% sul secondo). Sono tornate ad aumentare anche le importazioni (+0,7%, da -2,6%), segnalando un miglioramento della domanda interna.
In prospettiva, la performance dell’export extra-UE sarà favorita dal guadagno di competitività dovuto alla svalutazione dell’euro.