Lo stock di prestiti alle imprese italiane non smette di diminuire: -0,2% in agosto, dopo -0,4% a luglio (dati destagionalizzati dal CSC). Nei primi otto mesi del 2016 si è registrato un calo del -0,2% in media al mese, in accelerazione rispetto al 2015 (-0,1%). Dal picco del 2011, dopo 5 anni di flessione del credito bancario, si è creata una voragine pari al -15,6% (-143 miliardi di euro).
Il fardello delle sofferenze continua a gravare i bilanci delle banche, sebbene si sia interrotto il trend pluriennale di aumento durato fino a inizio anno e si registri ora un andamento altalenante: 143 miliardi di euro in agosto, da 141 a luglio, non lontano dal picco che era stato toccato a gennaio (144 miliardi). Ciò frena l’offerta di credito da parte degli istituti, che è stata allentata gradualmente da fine 2014 ma resta molto stretta.
I tassi di interesse sulle nuove operazioni sono ai minimi: 1,7% in media in agosto, come a luglio (erano al 3,5% a inizio 2014). Ciò stimola la richiesta di credito, che è in significativa risalita fin dalla primavera 2015, pur restando sotto i livelli pre-crisi del 2011.