Continua a ritmi sostenuti l’espansione dell’economia USA. Nel quarto trimestre 2014, il PIL è aumentato del 2,6% annualizzato rispetto al terzo, sostanzialmente in linea con il +2,5% atteso da gran parte degli operatori che si aspettavano un marcato rallentamento nel ritmo di crescita dopo l’eccezionale +5% del trimestre precedente. Il risultato porta a +2,5% la variazione media annua del PIL nel 2014.
Accelerano fortemente i consumi (+4,3%, l’aumento più elevato dal primo trimestre 2006), sostenuti dalla riduzione dei prezzi della benzina (-35% da luglio a dicembre 2014) e dall’aumento dell’occupazione (+289mila nuovi posti di lavoro in media nel settore non agricolo negli ultimi tre mesi dell’anno). Rallentano visibilmente gli investimenti in macchinari (-1,9%, ma dopo aumenti di oltre l’11% nei due trimestri precedenti), tengono i residenziali (+4,1%).
L’apprezzamento del dollaro rende più convenienti le importazioni (+8,9%) e più costose le esportazioni (+2,8%), queste ultime penalizzate anche dalla debolezza delle economie emergenti e dell’Eurozona. Torna così negativo il contributo alla crescita del settore estero (-1,0%).
Restano rosee le prospettive di crescita ad inizio 2015: l’ulteriore calo del prezzo della benzina (di circa il 15% nell’ultimo mese) contribuisce a rafforzare la fiducia dei consumatori, balzata, secondo il Conference Board, di altri 9,8 punti a gennaio. Ciò indurrà le famiglie a minore parsimonia e a ridurre ulteriormente la percentuale di reddito risparmiata, già leggermente scesa a 4,6% nel quarto trimestre dal 4,7% del terzo.