In agosto le esportazioni italiane sono diminuite del 3,2% a prezzi costanti, a causa del crollo delle vendite nei paesi extra-Ue (-7,9%), mentre sono aumentate quelle nei paesi Ue (+0,6%). Nel bimestre luglio-agosto l’export si è ridotto dell’1,7% sul secondo trimestre (+0,1% intra-Ue e -4,0% extra-Ue).
Sono diminuite anche le importazioni, riflettendo la debolezza delle esportazioni: -1,0% a prezzi costanti in agosto su luglio e -0,9% nell’ultimo bimestre. In calo ad agosto gli acquisti dall’estero in tutti i comparti, a eccezione dei beni di consumo (+1,2%): -3,8% i prodotti energetici, -1,8% quelli strumentali e -2,6% gli intermedi.
Giù, in agosto, anche le esportazioni di Germania (-5,0% a prezzi costanti) e Francia (-2,0%). Pesa la debolezza della domanda mondiale, a causa, in particolare, del rallentamento delle economie emergenti. Le prospettive per l’export italiano restano comunque positive, secondo gli indicatori qualitativi sugli ordini esteri nel manifatturiero (PMI e giudizi delle imprese), anche grazie al sostegno dell’euro debole e all’attesa normalizzazione (a bassi ritmi) degli scambi globali.