Nell’Eurozona l’indice sintetico del sentiment economico di imprese e consumatori (ESI) si è ulteriormente rafforzato in dicembre (+1,4 punti su novembre), attestandosi a 116,0, il valore più elevato da ottobre 2000. Il livello medio dell’indice nell’ultimo trimestre del 2017 è coerente con un ritmo di crescita del PIL vicino all’1,0% sul terzo trimestre, quando ha registrato +0,6% sul secondo.
L’aumento dell’ottimismo in dicembre è stato corale tra i settori; l’apporto maggiore è venuto dai servizi (saldo dei giudizi +2,0 punti su novembre), seguiti dal commercio al dettaglio (+1,9 punti), dalle costruzioni (+1,2) e dall’industria (+1,0). Dal lato della domanda, la fiducia dei consumatori ha registrato un ulteriore balzo in avanti e il saldo delle risposte è tornato a essere positivo per la prima volta da gennaio 2001 (a +0,5 punti, da zero in novembre), grazie soprattutto alle aspettative più rosee riguardo all’evoluzione dell’occupazione nei prossimi dodici mesi. Ciò è in linea con la risalita dei piani di assunzione, che hanno raggiunto i livelli più alti degli ultimi trenta anni nel settore industriale e degli ultimi dieci anni nei servizi e nelle costruzioni.
A livello paese, l’indice ESI è aumentato in Francia (+2,3 punti su novembre), in Germania (+1,6) e nei Paesi Bassi (+0,7), è rimasto stabile in Italia ed è diminuito in Spagna (-0,8), rimanendo comunque su livelli elevati.
Il CSC