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Area euro: si rafforza l’espansione della produzione industriale in novembre
Sulla base dei dati diffusi oggi dall’Eurostat, in novembre la produzione industriale nell'Area euro è cresciuta dell'1,0% su ottobre e del 3,2% su base annuale.
A livello settoriale, l’espansione è stata corale, con ritmi particolarmente sostenuti nei due comparti più importanti: +3,0% su ottobre i beni strumentali (29% il peso relativo sull’indice complessivo) e +1,1% i prodotti intermedi (34% il peso), mentre i beni di consumo sono cresciuti dello 0,3% (22%) e quelli energetici sono rimasti invariati (15%). A livello paese, la produzione è aumentata in Germania (+3,6% congiunturale) e Spagna (+1,0%), mentre è calata in Francia (-0,5%) e nei Paesi Bassi (-1,0%).
L’espansione è prevista proseguire a ritmi sostenuti anche nei prossimi mesi, sulla base dell'ottimismo espresso dalle imprese industriali intervistate dalla Commissione Europea: la produzione è attesa in ulteriore aumento (saldo delle risposte a 20 nell’ultimo trimestre 2017 da 18 nel terzo), anche grazie al miglioramento delle aspettative circa la domanda estera (saldo a 17 da 16).
Il CSC
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Coefficiente per la rivalutazione del TFR – Dicembre 2017A dicembre 2017 l'indice in base 2015 dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), considerato al netto dei tabacchi, è risultato pari a 101,1. Il coefficiente utile per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2016, secondo l’art. 1 della L. 297/1982, è dunque pari a 1,02098205. In allegato e in “Libreria del CSC/TFR” si riporta la tabella con i valori dei coefficienti dal gennaio 2003.
Si ricorda che la comunicazione dell’aggiornamento del coefficiente del TFR è diffusa attraverso le News e il Servizio “annuncio TFR” che risponde al numero 06-5903417.
Tabella TFR_dic17.xlsVisualizza dettagli |
Coefficienti utili per la rivalutazione dei crediti di lavoro da liquidare nel mese di dicembre 2017
A dicembre 2017 l’indice in base 2015 dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), considerato al netto dei tabacchi, è stato pari a 101,1, con una variazione di +0,3 rispetto al mese di novembre.
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Credito alle imprese: torna a stringersi l’offerta, cresce forte la domandaI dati qualitativi raccolti presso le maggiori banche indicano una (marginale) restrizione dei criteri per l’erogazione di credito alle imprese italiane nel quarto trimestre 2017. Per quanto modesta, tale stretta interrompe il lento e graduale allentamento che era in atto dalla metà del 2014 (indagine Banca d’Italia). Secondo tali dati qualitativi, la domanda di credito da parte delle imprese ha registrato, invece, un balzo nel quarto trimestre dello scorso anno, facendo seguito ai progressi già visti nei due trimestri precedenti. In particolare, è in forte crescita la richiesta di credito per finanziare investimenti fissi, a un ritmo maggiore di quella per scorte e capitale circolante. |
Export italiano extra-UE in forte espansione nell'ultimo trimestre 2017Nel quarto trimestre 2017 le esportazioni italiane extra-UE hanno registrato un robusto +4,1%, in valore, sul terzo, nonostante una correzione all’ingiù in dicembre (-1,8% mensile, dopo +6,7%). Nell’intero 2017 sono aumentate dell’8,2% sul 2016 (quando erano diminuite dell’1,3%). L’export extra-UE è in espansione in tutti i principali comparti: nell’ultimo trimestre 2017 hanno registrato +7,7% i beni di consumo (trainati da quelli non durevoli), +2,9% quelli strumentali e +1,8% i semilavorati. Tra i mercati di destinazione, in dicembre l’espansione delle vendite italiane ha accelerato negli Stati Uniti ed è proseguita a ritmi elevati in Cina, Giappone e India; ancora in forte flessione, invece, l’export nei paesi OPEC. In prospettiva, le esportazioni italiane continueranno a beneficiare dell’accelerazione della domanda mondiale. Ottimi segnali vengono anche dagli indicatori qualitativi sugli ordini manifatturieri esteri in dicembre (PMI Markit e giudizi delle imprese ISTAT) e dalle attese sulla domanda estera per i prodotti italiani nel primo trimestre dell’anno in corso (Sole 24 Ore-Banca d’Italia). |
Export italiano in robusta espansione in novembre; prospettive molto favorevoli
In novembre le esportazioni italiane sono aumentate, a prezzi costanti, dell’1,9% su ottobre (stime CSC). La crescita acquisita dell’export nel quarto trimestre 2017 è del 2,4% sul terzo; nell’intero anno è pari al 6,2% sul 2016.
In particolare, nel quarto trimestre le vendite italiane hanno accelerato sia nei paesi dell’Area euro (+0,8% acquisito sul terzo, quando avevano registrato +0,3%) sia, soprattutto, nei paesi extra-area (+3,5%, dopo +1,9%). Sono in espansione tutti i principali comparti: i beni strumentali, ad alti ritmi (+4,1% nel quarto trimestre), i beni di consumo (+1,2%) e i semilavorati (+1,0%).
Le prospettive per l’inizio del 2018 sono molto positive, grazie all’accelerazione della domanda globale, con il traino di manifatturiero e investimenti. Ottimi segnali sono confermati dagli indicatori qualitativi sugli ordini esteri nel manifatturiero italiano in dicembre (PMI Markit e giudizi delle imprese ISTAT) e sulla domanda attesa per i prodotti italiani nel primo trimestre dell’anno in corso (Banca d’Italia-Il Sole 24Ore).
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In Italia credito alle imprese in miglioramento, costo fermo ai minimiLo stock di prestiti alle imprese italiane è cresciuto dello 0,3% annuo a novembre, tenendo conto di cartolarizzazioni e altre cancellazioni dai bilanci bancari (-0,5% in ottobre). Le sofferenze bancarie sono scese di poco, a 121 miliardi (da 122 in ottobre). Al netto dei fondi rettificativi (e relativamente ai prestiti a imprese, famiglie e altri settori) sono ferme a 66 miliardi. Il tasso di interesse pagato dalle imprese, in media, sui nuovi prestiti è stabile ai minimi: 1,5% a novembre (2,0% per quelle di minori dimensioni, 1,0% per le maggiori). |
Nell’Eurozona nuovo balzo in avanti della fiducia in dicembre
Nell’Eurozona l’indice sintetico del sentiment economico di imprese e consumatori (ESI) si è ulteriormente rafforzato in dicembre (+1,4 punti su novembre), attestandosi a 116,0, il valore più elevato da ottobre 2000. Il livello medio dell’indice nell’ultimo trimestre del 2017 è coerente con un ritmo di crescita del PIL vicino all’1,0% sul terzo trimestre, quando ha registrato +0,6% sul secondo.
L’aumento dell’ottimismo in dicembre è stato corale tra i settori; l’apporto maggiore è venuto dai servizi (saldo dei giudizi +2,0 punti su novembre), seguiti dal commercio al dettaglio (+1,9 punti), dalle costruzioni (+1,2) e dall’industria (+1,0). Dal lato della domanda, la fiducia dei consumatori ha registrato un ulteriore balzo in avanti e il saldo delle risposte è tornato a essere positivo per la prima volta da gennaio 2001 (a +0,5 punti, da zero in novembre), grazie soprattutto alle aspettative più rosee riguardo all’evoluzione dell’occupazione nei prossimi dodici mesi. Ciò è in linea con la risalita dei piani di assunzione, che hanno raggiunto i livelli più alti degli ultimi trenta anni nel settore industriale e degli ultimi dieci anni nei servizi e nelle costruzioni.
A livello paese, l’indice ESI è aumentato in Francia (+2,3 punti su novembre), in Germania (+1,6) e nei Paesi Bassi (+0,7), è rimasto stabile in Italia ed è diminuito in Spagna (-0,8), rimanendo comunque su livelli elevati.
Il CSC
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