Lo stock di prestiti alle imprese italiane è diminuito dello 0,5% annuo in ottobre (-0,7% in settembre), correggendo per cartolarizzazioni e altri crediti cancellati dai bilanci bancari. Continua a mancare, dunque, il sostegno del credito alla risalita dell’economia italiana.
Le sofferenze lorde sono salite marginalmente in ottobre, a 122 miliardi di euro (da 121 a settembre), mentre quelle al netto dei fondi rettificativi sono stabili a 66 miliardi (includendo anche i prestiti a famiglie e altri settori). Si allunga, quindi, la pausa nel processo di riduzione dello stock di sofferenze che era partito nei mesi estivi e che resta fondamentale per riavviare l’offerta di credito.
Il tasso di interesse pagato dalle imprese, in media, sulle nuove operazioni di credito è stabile ai minimi (1,5% in ottobre, come a settembre). Il costo basso è cruciale nel sostenere la domanda di credito.