L’indice PMI manifatturiero italiano (Markit), in area di espansione da febbraio 2015, segnala in agosto il secondo netto calo mensile (-1,4 punti dopo -2,3 in luglio), raggiungendo il livello più basso da dicembre 2014 e attestandosi al di sotto della soglia di 50 (49,8).
L’indice della componente produzione è sceso a 50,5 (da 52,8), a causa soprattutto del calo degli ordini totali (-2,4 punti, a 48,8, minimo da un anno e mezzo). Tra questi ultimi, la componente interna ha registrato una flessione; quella estera risulta ancora in marginale espansione, seppure a un ritmo più lento rispetto a quello rilevato in luglio (indice a 50,5 da 51,1, minimo da ottobre 2014). Restano positive le valutazioni sull’andamento dell’occupazione ma la creazione di posti di lavoro si è ulteriormente indebolita rispetto al mese precedente (a 51,3 da 52,8).
Nell’Euroarea la crescita dell’attività manifatturiera procede a un passo moderato, inferiore a quello rilevato in luglio e al minimo da tre mesi (indice a 51,7 da 52,0). In frenata la crescita di produzione, ordini (anche esteri) e occupazione. Tra i principali paesi il ritmo di espansione risulta in diffuso rallentamento e con andamenti differenziati. Resta robusta (e quasi invariata rispetto a luglio) la crescita in Germania (indice a 53,6) e stabile, ma modesta, in Spagna (51,0); in Francia, invece, si accentua la recessione (48,3).