Il PMI manifatturiero italiano segnala espansione ai ritmi massimi da 51 mesi in luglio (indice a 55,3 da 54,1 in giugno). Ciò è coerente con un’accelerazione della produzione manifatturiera all’inizio del terzo trimestre.
Tra le componenti del PMI, la produzione è cresciuta più rapidamente (57,8 da 55,6), soprattutto nei beni di investimento. Gli ordini sono aumentati al ritmo più rapido da inizio 2011 (57,0 da 54,7), grazie sia alla domanda interna sia a quella estera. A fronte di questa maggiore domanda, le imprese hanno assunto più personale per il settimo mese consecutivo (tra marzo e luglio l’indice ha registrato livelli record in quindici anni) e hanno aumentato i prezzi di vendita per il quarto mese di fila, segnalando un miglioramento della capacità di trasferire sui listini l'aumento dei costi.
Nell’Euroarea il PMI manifatturiero indica robusta espansione (indice rivisto a 52,4, da 52,2 secondo la stima flash), nonostante le tensioni sul fronte greco (dove l’indice è caduto a 30,2, minimo dall’inizio della rilevazione). In espansione tutte le principali economie, a eccezione della Francia (49,6).