La variazione annua dei prezzi al consumo in Italia è stata nulla a dicembre, dal +0,2% annuo registrato a novembre. Nell’area euro, la dinamica dei prezzi è caduta in territorio negativo (-0,2% annuo, da +0,3%). Dati che tengono alto il rischio deflazione e che sono apertamente in contrasto con l’obiettivo della BCE (poco sotto il +2,0%).
I prezzi dei beni energetici sono in forte riduzione: in Italia -5,3% annuo a dicembre (da -2,9% a novembre), sulla scia del crollo dei prezzi del petrolio negli ultimi mesi. Anche i prezzi alimentari sono in flessione (-0,1% annuo, da +0,5%).
La componente core dei prezzi (al netto di energia e alimentari), invece, accelera: in Italia +0,7% annuo a dicembre, da +0,5% a novembre. Al suo interno, la dinamica dei prezzi dei servizi sale a +1,0% (da +0,9%). Molto più bassa la variazione annua dei prezzi dei beni industriali, che comunque è ritornata a dicembre in territorio positivo (+0,1%, da -0,1%).
La variazione annua dei prezzi sia in Italia sia in Eurolandia è destinata a scendere ancora nei prossimi mesi, riflettendo le ulteriori riduzioni delle quotazioni di petrolio e derivati, la diminuzione dei prezzi di altri prodotti energetici (gas, elettricità) e il trasferimento dei minori costi dell'energia sui prezzi degli altri beni.