I risultati del PIL del 2° trimestre di Brasile e India indicano l'entrata in recessione tecnica per la prima economia del Sud America: -0,6% congiunturale, dal -0,2% rivisto al ribasso nel primo trimestre. (-0,9% e +1,9% le rispettive variazioni annue); in calo sia l'industria sia il settore dei servizi. In India il PIL da aprile a giugno è cresciuto invece più delle attese e al ritmo più veloce in 2 anni: +5,7% la variazione annua (da +4,6% nel primo trimestre). Tutti i principali settori hanno registrato una variazione positiva, la migliore essendo quella del settore dei servizi (+10,4%).
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Emergenti: Brasile in recessione tecnica, India in accelerazione |
Il PMI manifatturiero italiano segnala un peggioramento delle condizioni operative nel settore
Il PMI manifatturiero italiano si è attestato in agosto al di sotto della soglia di neutralità (50) per la prima volta da giugno 2013: l’indice complessivo è sceso a 49,8 (da 51,9). Tra le componenti, quella relativa alla produzione segnala una sostanziale stagnazione dell’attività (indice a 50,3 da 53,7, minimo da 14 mesi), mentre quella riferita agli ordini indica un marginale recupero (50,9 da 52,2); la domanda estera è ritenuta in ulteriore incremento, anche se a un ritmo meno rapido di quello rilevato in luglio (53,0 da 54,7). Per la prima volta dopo nove mesi anche l’indice dell’occupazione è tornato in territorio di contrazione (49,0 da 51,6).
Nel complesso le indicazioni provenienti dall’indagine Markit presso i direttori degli acquisti sono in linea con quanto emerso dalle recenti indagini qualitative ISTAT. Segnalano un quadro di profonda debolezza dell’economia italiana nel terzo trimestre e non preannunciano alcun miglioramento per i mesi autunnali. |
Peggiora anche in agosto la fiducia nel manifatturiero italianoLa fiducia delle imprese manifatturiere è diminuita di 3,4 punti in agosto. L’indice è sceso a 95,7, intorno ai livelli di un anno fa. È il terzo mese consecutivo di arretramento, in linea con quanto già emerso tra i consumatori. Le valutazioni degli imprenditori tracciano una tendenza piatta, se non negativa, della produzione industriale nel corso dei mesi estivi e in autunno: il saldo dei giudizi sui livelli di attività è rimasto invariato sui valori di luglio (-21) e sostanzialmente stabile da gennaio; i giudizi sugli ordini sono più negativi (saldo a -24 da -23 in luglio), soprattutto a causa della componente interna della domanda; le attese su ordini e produzione hanno registrato un marcato peggioramento (i rispettivi saldi sono diminuiti di 6 punti in un mese) e anche quelle sull’economia italiana sono divenute più pessimistiche (il saldo dei giudizi è sceso di 8 punti); le scorte sono giudicate al di sopra del livello ritenuto normale (saldo a 3 da 0 nel mese scorso, massimo da più di due anni). La tendenza calante della fiducia nel manifatturiero conferma la condizione di estrema debolezza dell’economia italiana nel trimestre in corso e non lascia intravedere una possibile inversione di tendenza nei mesi autunnali. |
Peggiora per il terzo mese consecutivo la fiducia dei consumatori italianiLa fiducia dei consumatori italiani è diminuita in agosto per il terzo mese consecutivo. L’indice complessivo è calato a 101,9 da 104,4 di luglio (-4,2 punti dal picco di maggio, quando aveva raggiunto il valore massimo da gennaio 2010). Il calo dell’indice generale è spiegato soprattutto dalle valutazioni più pessimistiche sul clima economico. Tra le componenti più strettamente legate ai comportamenti di spesa delle famiglie, quella relativa alle opportunità attuali all’acquisto di beni durevoli ha mostrato il maggiore peggioramento (-11 punti in un mese); sono più sfavorevoli le attese sulla situazione economica della famiglia e sulle possibilità attuali di risparmio; in marginale miglioramento, invece, i giudizi sul bilancio familiare e sulla situazione economica della famiglia. La tendenza recente dell’indicatore di fiducia segnala che anche nel terzo trimestre le famiglie hanno adottato un comportamento estremamente prudente nella gestione della spesa e non preannuncia un miglioramento nella dinamica dei consumi durante i mesi estivi. |
PIL italiano in calo anche nel secondo trimestre del 2014Il PIL italiano è diminuito dello 0,2% congiunturale nel secondo trimestre del 2014, dopo il -0,1% nel primo sul quarto del 2013. I livelli sono di poco inferiori al precedente minimo dell’estate 2013 e più bassi del 9,1% rispetto al picco pre-crisi (terzo trimestre 2007). La variazione acquisita per l’anno in corso è di -0,25%: a meno di un rimbalzo nei successivi due trimestri (che appare improbabile alla luce degli indicatori qualitativi), il PIL italiano difficilmente potrà tornare su variazioni positive in media d’anno. Il dettaglio delle componenti mostra una sostanziale tenuta della spesa delle famiglie che nel secondo trimestre è aumentata dello 0,1% sul primo, quando aveva registrato il primo incremento (+0,1%) dopo 12 trimestri. Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate dello 0,1% congiunturale, come nel primo trimestre; la velocità di recupero è divenuta però gradualmente meno forte, dopo il +0,7% nel secondo trimestre del 2013; la distanza dal massimo pre-crisi è di -3,8%. È proseguita invece la contrazione degli investimenti fissi lordi, in calo dal terzo trimestre del 2011 (con un’unica eccezione nel secondo del 2013, quando sono aumentati dello 0,7%). In particolare: 1. 1. quelli in costruzioni sono diminuiti per il secondo trimestre consecutivo (-1,9% cumulato nei primi sei mesi), dopo che tra autunno e inverno del 2013 avevano smesso di cadere; la distanza dal massimo pre-crisi è molto ampia: -30,9%. 2. 2. Gli investimenti in mezzi di trasporto sono tornati su variazioni positive (+1,5%) dopo tre trimestri di cali, durante i quali hanno accumulato una riduzione di quasi il 15%. 3. 3. Gli investimenti in macchinari e attrezzature, dopo il temporaneo recupero nel primo trimestre (il primo dopo due anni e mezzo), hanno registrato una riduzione dell’1,5%. |
Prezzi al consumo in calo in ItaliaIn agosto i prezzi al consumo in Italia sono scivolati in territorio negativo: -0,1% annuo l'indice NIC, da +0,1% a luglio. Sono in calo sia i prezzi energetici (-3,7% annuo) sia quelli alimentari (-0,3%). Resta molto bassa la dinamica dei prezzi dei beni industriali (+0,3% annuo) e prosegue il rallentamento dei prezzi dei servizi (+0,6%); la core inflation scende, perciò, a +0,5% annuo in agosto, da +0,6% a luglio. |