Lo scorso 28 maggio la Commissione ha pubblicato la proposta di direttiva sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente (vd. allegati). Di seguito ne riportiamo i punti principali così come presentati nella press release della Commissione Europea:
- il divieto di commercializzare determinati prodotti di plastica - dove esistono alternative facilmente disponibili ed economicamente accessibili, i prodotti di plastica monouso saranno esclusi dal mercato. Il divieto si applicherà a bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, tutti prodotti che dovranno essere fabbricati esclusivamente con materiali sostenibili. I contenitori per bevande in plastica monouso saranno ammessi solo se i tappi e i coperchi restano attaccati al contenitore;
- obiettivi di riduzione del consumo - gli Stati membri dovranno ridurre l'uso di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica. Potranno farlo fissando obiettivi nazionali di riduzione, mettendo a disposizione prodotti alternativi presso i punti vendita, o impedendo che i prodotti di plastica monouso siano forniti gratuitamente;
- obblighi per i produttori - l'articolo 8 prevede che gli Stati membri dovranno introdurre schemi EPR in cui i produttori contribuiranno a coprire i costi di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti, come pure i costi delle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti: contenitori per alimenti, pacchetti e involucri (ad esempio, per patatine e dolciumi), contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro (come i mozziconi di sigaretta), salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero. sono anche previsti incentivi al settore industriale per lo sviluppo di alternative meno inquinanti;
- obiettivi di raccolta - entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, ad esempio, introducendo sistemi di cauzione-deposi
- prescrizioni di etichettatura - alcuni prodotti dovranno avere un'etichetta chiara e standardizzata che indica come devono essere smaltiti, il loro impatto negativo sull'ambiente e la presenza di plastica. Questa prescrizione si applica agli assorbenti igienici, alle salviette umidificate e ai palloncini
- misure di sensibilizzazione - gli Stati membri dovranno sensibilizzare i consumatori all'incidenza negativa della dispersione nell'ambiente dei prodotti e degli attrezzi da pesca in plastica, ai sistemi di riutilizzo disponibili e alle migliori prassi di gestione dei rifiuti per questi prodotti.
Per quanto riguarda gli attrezzi da pesca, che rappresentano il 27% dei rifiuti rinvenuti sulle spiagge, la Commissione punta a completare il quadro normativo vigente introducendo regimi di responsabilità del produttore per gli attrezzi da pesca contenenti plastica: i fabbricanti dovranno coprire i costi della raccolta quando questi articoli sono dismessi e conferiti agli impianti portuali di raccolta, nonché i costi del successivo trasporto e trattamento; dovranno anche coprire i costi delle misure di sensibilizzazione.
Secondo la Commissione, la direttiva proposta eviterà l'emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente e apporterà risparmi per circa 22 miliardi di euro al 2030 in termini di danni ambientali scongiurati, mentre i risparmi per i consumatori si aggirerebbero introno ai 6,5 miliardi.
In aggiunta, di seguito vi segnaliamo alcuni link utili in merito alla suddetta direttiva:
Q&A della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-18-3909_en.htm
Scheda informativa: http://ec.europa.eu/environment/waste/pdf/single-use_plastics_factsheet.pdf
Valutazione d’Impatto: http://ec.europa.eu/environment/circular-economy/pdf/single-use_plastics_impact_assessment.pdf
Sintesi della Valutazione d’Impatto: http://ec.europa.eu/environment/circular-economy/pdf/single-use_plastics_impact_assessment_summary.pdf
single-use_plastics_proposal.pdfVisualizza dettagli single-use_plastics_proposal_Annex.pdfVisualizza dettagli