Proposta di Direttiva sulla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi (Medium Combustion Plants Directive - MCPD)
Dagli ultimi esiti dovrebbero esserci le condizioni per il raggiungimento di un accordo in prima lettura.
Proposta di revisione della direttiva UE sui tetti nazionali alle emissioni (National emission ceilings - NEC)
Nell’ambito del Pacchetto Qualità dell’Aria di dicembre 2013, la Commissione europea ha presentato anche una proposta di revisione della direttiva UE sui tetti nazionali alle emissioni (National emission ceilings NEC). La proposta, facendo seguito alle modifiche al nuovo Protocollo di Göteborg del 2012, introduce limiti nazionali più ambiziosi al 2030 e oltre, sui sei inquinanti principali: biossido di zolfo - SO2; ossidi di azoto - NOx; composti organici volatili non metanici - COVNM; ammoniaca - NH3, PM2,5 e metano - CH4.
La Commissione ha riconosciuto la necessità di alcuni aggiustamenti tecnici alla proposta relativamente ai limiti indicati, a seguito delle criticità rappresentate da diversi Stati Membri, tra cui l’Italia, sulle ipotesi alla base degli scenari di riferimento.
In particolare lo scorso 15 giugno si è tenuto un dibattito in Consiglio Ambiente in cui l’Italia ha affermato che gli obiettivi previsti per il 2030 non sono realistici, in considerazione dei dati nazionali, e devono essere rivisti o resi più flessibili. inoltre, ha sostenuto l’esigenza di prevedere l’assoggettamento di tutti i settori che contribuiscono alle emissioni.
La Commissione Europea ha tuttavia sottolineato la necessità di proseguire i negoziati a livello politico.
Il voto in Commissione Ambiente del PE è previsto il prossimo 15 luglio. Tuttavia sui principali aspetti le posizioni sono ancora molto differenziate. Sembra improbabile pertanto il raggiungimento di un accordo in prima lettura.
Confindustria ha seguito l’attività parlamentare con alcune proposte di emendamento al testo dell’on. Girling relatore al PE.
Si tratta in particolare di:
- clausola di revisione sugli impegni di riduzione delle emissioni sulla base dell’evoluzione degli scenari e nel caso che le misure proposte si rivelino inefficaci (cfr. Allegato V – e in particolare, emendamenti On. Gardini)
- emendamenti mirati a non andare oltre le disposizioni previste in ambito IED/BAT.
Dalle affermazioni del Commissario UE all’Ambiente Vella, la Commissione sarebbe disposta a discutere una clausola di revisione, a condizione che la stessa non infici gli obiettivi della proposta e assicuri certezza normativa.
In tale contesto, gli obiettivi dell’attività confederale sono: fornire un contributo attivo ai lavori avviati in BusinessEurope, sottoporre le nostre istanze ai deputati italiani nelle Commissioni Parlamentari europee di competenza e collaborare con il Ministero dell’Ambiente e le altre Istituzioni, con lo scopo di fornire nel contesto europeo uno scenario il più possibile realistico e coerente della situazione attuale dell’Italia (quadro di riferimento emissivo e tecnologico) ed evitare il rischio di obiettivi sproporzionati.