Riportiamo alcune specifiche relative al funzionamento del nuovo portale AGES, che ci sono state trasmesse dagli uffici del Ministero dell'Ambiente.
In particolare, per quanto riguarda l'accoglimento delle distinte dei versamento, ci è stato segnalato che alcune aziende hanno trasmesso dei documenti ufficiosi (stampe da internet senza intestazione) o con transazioni non riscontrabili (stato: in lavorazione).
A breve il Ministero pubblicherà una nota a riguardo, possiamo però anticiparvi che i documenti corretti da trasmettere a dimostrazione del pagamento delle tariffe devono contenere i seguenti riferimenti:
- Codice IBAN del destinatario;
- Codice CRO/TRN, quindi codice univoco della transazione;
- Importo della transazione;
- Indicazione sulla Tesoreria territorialmente competente, destinataria del pagamento;
- Informazioni evidenti sia sull’istituto bancario di origine (carta intestata) sia sullo stato dell’operazione bancaria (eseguita, ricevuta, pagata, effettiva. Il Ministero starebbe infatti respingendo i documenti con “Stato: in lavorazione”, chiedendo documenti più attendibili.
È inoltre importante che questo documento ufficiale della banca (con le caratteristiche appena presentate) possa essere generato successivamente alla data di valuta, cosi da avere certezza della transazione.
Da ultimo, ricordiamo che la trasmissione della distinta di pagamento della tariffa 2016 (art. 2 del decreto tariffe) consente la trasmissione della comunicazione delle emissioni (sono già state trasmesse dagli operatori diverse comunicazioni e dichiarazioni di verifica dagli organismi di certificazione); mentre la trasmissione della distinta di pagamento della tariffa 2017 (sempre art. 2 del decreto tariffe) consente il rilascio delle quote annuali che altrimenti resta sospeso.