Lo scorso 15 giugno, si è tenuto a Lussemburgo il Consiglio dei Ministri UE dell'Ambiente. Tra gli argomenti in agenda, la proposta didirettiva NEC, i preparativi per la Conferenza di Parigi sul Clima , la riserva di stabilità mercato nell'ETS e il piano di investimenti sul clima.
La direttiva NEC sulla riduzione delle emissioni nazionali di alcuni inquinanti atmosferici, è parte del “Programma aria pulita per l’Europa”. I Ministri hanno sottolineato l’importanza di fissare obiettivi realisticamente raggiungibil, insistendo sulla necessità di abbassare i limiti di alcune sostanze inquinanti e chiedendo una maggiore flessibilità per gli obiettivi di lungo periodo, vista l’incertezza sui futuri sviluppi della situazione economica e del progresso tecnologico.
I Ministri hanno espresso preoccupazione per quanto riguarda gli impatti di questa direttiva su settori specifici (in particolare il settore agricolo). Infine, alcuni Ministri hanno accolto positivamente la proposta di escludere il metano dal campo di applicazione di questa direttiva.
L’esito del dibattito contribuirà alla preparazione della posizione del Consiglio in vista del futuro negoziato con il PE. La Commissione ENVI voterà la relazione il 15 e 16 luglio, mentre il voto in plenaria avrà luogo già il prossimo settembre 2015.
Il Consiglio ha poi discusso i preparativi per Conferenza ONU sui cambiamenti climatici che terrà a Parigi il prossimo dicembre (COP21), anche alla luce dei risultati dei recenti incontri internazionali sul cambiamento climatico di Ginevra e Bonn. L’obiettivo della Conferenza di Parigi è di adottare un trattato giuridicamente vincolante che possa essere implementato a partire dal 2020, preferibilmente nella forma di un nuovo protocollo che verrà applicato a tutti e che assicurerà l’incremento della temperatura globale al di sotto dei 2°C relativi ai livelli pre-industriali.
Il dibattito ha posto l’accento su alcuni elementi che dovranno caratterizzare questo accordo:
✓ la necessità di accelerare la velocità dei negoziati, rafforzare la diplomazia climatica al livello più alto e predisporre il testo finale prima di Parigi;
✓ Il cambiamento climatico dovrebbe rappresentare la priorità strategica degli incontri internazionali (anche a livello di G7 e G20);
✓ L’accordo dovrà essere legalmente vincolante e assicurare la massima partecipazione;
✓ Dovrà confermare e rafforzare i principi e gli obiettivi della Conferenza ONU riguardante la Convenzione quadro sul cambiamento climatico, in particolare l’obiettivo del 2°C;
✓ I finanziamenti per il clima dovrebbero promuovere investimenti indirizzati alla riduzione delle emissioni inquinanti, alle politiche e ai programmi per contrastare i cambiamenti climatici.
✓ Meccanismi di monitoraggio e verifica per gli impegni presi con una revisione ogni 5 anni;
✓ L’adozione dei National Determined Contributions dovrà tenere in considerazione le specifiche circostanze di tutti i Paesi;
✓ Dovrebbero essere rafforzati lo sviluppo e il trasferimento tecnologico, il capacity building e la trasparenza.
Il dibattito del Consiglio contribuirà alle conclusioni che verranno adottate al Consiglio Ambiente del 18 settembre 2015, come posizione ufficiale dell’UE in vista della Conferenza di Parigi.
Riguardo la riserva di stabilità del mercato nell’ETS, il Consiglio ha preso nota della informazioni fornite dalla Presidenza circa lo stato di avanzamento dell’adozione della decisione UE. Il 26 maggio, la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha approvato il testo di compromesso del Consiglio, il voto della plenaria è fissato per i primi di luglio e il Consiglio adotterà formalmente la decisione probabilmente a metà di settembre.
Infine, riguardo al piano di investimenti, la Commissione ha informato i Ministri della possibilità di fondi per progetti riguardanti l’ambiente, i quali diventeranno disponibili una volta che l’EFSI (European Found for Strategic Investments) sarà operativo. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza di questi strumenti di finanziamento presso gli stakeholder e di promuovere la presentazione di progetti con i requisiti previsti dall’EFSI.