Facciamo seguito alla nostra comunicazione del 18 giugno per informarvi su un aggiornamento ricevuto dai nostri uffici a Bruxelles sull'esito della risoluzione (atto di iniziativa parlamentare) dell’On Pietikainen (Finlandia, PPE) su “Efficienza delle risorse: transizione verso un’economia circolare”, approvata dal Parlamento UE lo scorso 9 luglio con 394 voti a favore, 197 contrari e 82 astenuti.
Ricordiamo che il documento rappresenta un'indicazione del Parlamento UE rivolta alla Commissione, in attesa che quest'ultima presenti un nuovo pacchetto di proposte in materia questo autunno.
Alla luce dei nuovi elementi emersi nella risoluzione parlamentare e dei vostri eventuali commenti ci riserviamo di valutare in che modo rispondere come Confindustria alla consultazione pubblica indetta dalla Commissione europea sul tema dell'economia circolare, che si chiuderà il 20 agosto (vd nostra comunicazione del 18 giugno 2015).
A tal fine, vi rinnoviamo l’invito a trasmetterci eventuali contributi entro la settimana.
Rispetto ai contenuti della risoluzione parlamentare, si illustrano qui di seguito alcune misure contenute, sulla base degli esiti delle votazioni, rimandando, al testo ufficiale in inglese a seguito del voto e la traduzione in Italiano, la quale potrebbe non risultare totalmente aderente al testo di riferimento. I due file sono disponibili nella cartella "efficienza delle risorse ed economia circolare"
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La relazione punta a fornire input sul miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse proponendo un approccio che vada oltre la gestione dei rifiuti e lo sviluppo dei mercati delle materie prime secondarie, come ad esempio anche la fase di progettazione dei prodotti e il contenuto di sostanze pericolose.
Riguardo alla gestione delle sostanze chimiche, segnaliamo che il Parlamento invita la Commissione, gli Stati membri e l'Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) a intensificare gli sforzi per ridurre e sostituire le sostanze estremamente problematiche secondo le procedure previste dal REACH. In tale ottica, la risoluzione sollecita la Commissione a procedere rapidamente all’inserimento nell’elenco delle autorizzazioni (Allegato XIV del regolamento REACH) delle ultime sostanze individuate dall’ECHA come prioritarie (VI raccomandazione).
Inoltre, per quanto attiene alla relazione tra gestione dei rifiuti e delle sostanze chimiche pericolose, il Parlamento evidenzia che “la prevenzione è prioritaria rispetto al riciclaggio e che, di conseguenza, il riciclaggio non deve giustificare il perpetuarsi dell'uso di sostanze tradizionalmente pericolose”.
Obiettivo efficienza risorse
La relazione prevede, tra gli altri, l'input alla Commissione di proporre, entro il 2015, un obiettivo per aumentare l'efficienza nell'utilizzo delle risorse del 30% e sempre entro l'anno a considerare la possibilità di introdurre un indicatore principale e una serie di sottoindicatori relativi all'efficienza delle risorse.
Il Parlamento ha respinto con circa 60 voti di scarto la proposta che l'obiettivo del 30% debba essere "vincolante" (347 contrari, 290 a favore, 33 astenuti).
Progettazione prodotti
Si sottolinea, tra gli altri, l'importanza di definire una politica sui prodotti, tale da aumentare il ciclo di vita, nonché la loro idoneità sotto il profilo della durata, del riutilizzo e del riciclo.
Rispetto alle diverse proposte avanzate in materia, il Parlamento si è espresso nettamente a favore dell’estensione della Direttiva Ecodesign a prodotti diversi da quelli energetici (427 voti a favore, 220 contrari, 26 astenuti), mentre non è stata accolta la richiesta alla Commissione di proporre requisiti per la dichiarazione di informazioni sulle risorse contenute nel prodotto o sulla sua durabilità.
Gestione rifiuti
La risoluzione chiede alla Commissione di intervenire entro il 2015 con una proposta di revisione della legislazione sui rifiuti.
Tra le diverse misure proposte, molto controverso il risultato del voto (306 a favore, 199 contrari, 167 astenuti) in merito a:
- l’aumento, entro il 2030, degli obiettivi vincolanti per il riciclo e la preparazione al riuso fino ad almeno il 70% dei rifiuti solidi urbani e aumento fino almeno all' 80% per quel che riguarda il riciclo dei rifiuti da imballaggi;
- rigorosa limitazione degli inceneritori, con o senza recupero di energia, per rifiuti non riciclabili e non biodegradabili, entro il 2020;
- una riduzione graduale del conferimento in discarica a partire dal 2020.
Per quanto riguarda i rifiuti organici, la maggioranza del Parlamento si è espressa a favore di una raccolta differenziata a partire dal 2020.
Text adopted in Plenary.pdfVisualizza dettagli Risoluzione finale ufficiale circular economy PE.docxVisualizza dettagli