Facciamo seguito alla nostra comunicazione del 24 dicembre, ripresa in cronologia, per informare che nella GU Serie Generale n. 302 del 30-12-2015 è stato pubblicato il Decreto Legge 30 dicembre 2015, n. 210 "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative" (cd. "milleproroghe") che contiene, all'art. 8 comma 1, l'attesa disposizione sul Sistri, nei termini che vi abbiamo anticipato nella comunicazione in cronologia.
Segnaliamo, inoltre, l'introduzione di alcune proroghe specifiche in materia di autorizzazione integrata ambientale - AIA - per taluni grandi impianti di combustione. In particolare, l'art. 8, comma 2 del decreto in oggetto, al fine di consentire l'aggiornamento dell'autorizzazione da parte dell’Autorità competente, introduce alcune disposizioni volte a prorogare di un anno il termine del 1° gennaio 2016 di cui al comma 3, dell’art 273 del Dlgs 152/2006, per i grandi impianti di combustione, al ricorrere di determinate condizioni.
Infine all'art. 8, comma 3, è stata inserita la consueta proroga del divieto di ammissibilità in discarica per i rifiuti con PCI superiore a 13000 kJ/kg (art. 6, comma 1, lettera p), decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36). Il termine è stato da ultimo fissato al 29 febbraio 2016.
Segnaliamo a riguardo, tuttavia, che all'interno del ddl 2093-B "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali", approvato il 22 dicembre in via definitiva alla Camera dei Deputati, è presente, all'art. 37, una disposizione che prevede l'abrogazione di tale divieto.
Ci riserviamo quindi di tenervi informati sulla conclusione dell'iter e fornirvi un'informativa sui contenuti del provvedimento.
Il testo del DL cd. "milleproroghe", entrato in vigore il 30 dicembre stesso, è consultabile al seguente link:
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/12/30/15G00225/sg
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Da: Massimo Beccarello/Confindustria
Per: RETE AMBIENTE ASS. CATEGORIA, RETE AMBIENTE TERRITORIALI
Cc: Andrea Bianchi/Confindustria@Confindustria
Data: 24/12/2015 12:53
Oggetto: SISTRI: norma su DL milleproroghe
Facciamo seguito alla comunicazione del 22 dicembre per segnalare che, come previsto, il Consiglio dei Ministri di ieri ha approvato il DL cd. "milleproroghe".
A riguardo il comunicato stampa successivo al CdM segnala che "Viene prorogato di un anno il termine per l’adeguamento al SISTRI (Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti)".
In particolare, all'interno del testo del DL milleproroghe uscito dal Consiglio dei Ministri di ieri pomeriggio, è presente una disposizione che proroga dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 il termine entro il quale continuano ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi gestionali tradizionali (articoli 188, 189, 190 e 193 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205), nonché le relative sanzioni.
Lo stesso comma 3bis stabilisce che durante detto periodo, le sanzioni relative al corretto utilizzo del SISTRI non si applicano.
Con la stessa disposizione si differiscono di un anno i termini del contratto con l'attuale concessionario.
Rimaniamo quindi ora in attesa di leggere i contenuti definitivi del provvedimento che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Cordiali saluti
Massimo Beccarello
Ambiente
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January 2016
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DL milleproroghe in GU: norme ambientali |
Legge di Stabilità e Collegato Ambientale: modifiche al D. Lgs. 30/2013 sui rimborsi dei crediti vantati dai nuovi entranti e sulla gestione dei proventi delle aste
Segnaliamo che nella Legge di Stabilità 2016 (Legge 208/2015 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato"), pubblicata in G.U. lo scorso 30 dicembre, con il comma 492 viene modificato l'art. 19 del D. Lgs. 30/2013, che disciplina la messa all'asta delle quote ETS.
In particolare, viene modificato il comma 5, che nel testo originario del D. Lgs. 30/2013 prevedeva il 2015 come l'anno entro cui liquidare i crediti vantati dai cosiddetti "Nuovi Entranti" di cui al D.L. 72/2010. Con tale modifica viene risolta l'incongruenza generata dalla norma antecedente, poiché viene espressamente segnalato che solo dopo il completamento di tali rimborsi, i proventi eccedenti verranno destinati al Fondo di ammortamento dei titoli di stato.
La modifica introdotta era stata sollecitata da Confindustria nel documento del maggio scorso: "Osservazioni sullo schema di D. Lgs, recante disposizioni correttive ed integrative al D. Lgs. 13 marzo 2013, n. 30 (Atto del Governo n. 155)".
Segnaliamo inoltre che, all'interno del cosiddetto "Collegato Ambientale" (DDL 2093-B "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali"), approvato il 22 dicembre in via definitiva dalla Camera dei Deputati, viene ulteriormente modificato il D. Lgs. 30/2013.
In particolare, viene inclusa la compensazione dei costi indiretti tra le misure finanziabili con i proventi delle aste.
In attesa della pubblicazione del testo definitivo del provvedimento in G.U., sul quale ci riserviamo di fornirvi un'informativa dettagliata, riportiamo per opportuna informazione quanto pubblicato sul sito della Camera dei Deputati in merito alla gestione dei proventi delle aste ETS:
"L'articolo 5 destina, nel limite di 35 milioni di euro, la quota di risorse di competenza del Ministero dell'ambiente, per la realizzazione di un programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, nell'ambito dei progetti a cui è possibile destinare il 50% dei proventi delle aste del sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas-serra (ai sensi dell'art. 19, comma 6, del D.Lgs. 13 marzo 2013, n. 30)."
...
"L'articolo 10 modifica il D.Lgs. 30/2013 - con cui è stata recepita nell'ordinamento nazionale la disciplina relativa al sistema europeo per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra (EU-ETS) - al fine di includere, nel novero degli interventi a cui è possibile destinare il 50% dei proventi delle aste del sistema EU-ETS, la compensazione dei costi sostenuti per aiutare le imprese in settori e sottosettori ritenuti esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di anidride carbonica. Gli aiuti in questione sono destinati con priorità alle imprese in possesso della certificazione ISO 50001. Un'altra modifica riguarda la copertura dei costi delle attività poste in essere dall'ISPRA per l'amministrazione dei registri ove vengono contabilizzate le quote di emissione e i relativi trasferimenti."
___ ATTO COMPLETO ___.pdfVisualizza dettagli Osservazioni di Confindustria sullo Schema di D. Lgs. recante disposizioni correttive ed integrative al D. Lgs. 13 marzo 2013, n. 30 (Atto del Governo n. 155).pdfVisualizza dettagli
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REACH: 5 nuove sostanze incluse in Candidate List e aggiornamenti
Marianna Faino
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Riportiamo di seguito alcuni recenti aggiornamenti sul regolamento REACH.
Aggiornamento Candidate List
Il 17 dicembre 2015 l'ECHA ha aggiunto 5 nuove sostanze identificate come SVHC nella lista delle sostanze candidate all'autorizzazione (Candidate List):
1) Nitrobenzene (EC number 202-716-0)
2) 2,4-di-tert-butyl-6-(5-chlorobenzotriazol-2-yl)phenol (UV-327) (EC number 223-383-8)
3) 2-(2H-benzotriazol-2-yl)-4-(tert-butyl)-6-(sec-butyl)phenol (UV-350) (EC number 253-037-1)
4) 1,3 - propanesultone (EC number 214-317-9)
5) Perfluorononan-1-oic-acid and its sodium and ammonium salts (EC number 206-801-3)
La Candidate List, che ora include 168 sostanze, è consultabile al seguente link:
Ricordiamo che, a seguito dell’inclusione delle sostanze in Candidate List, i produttori/importatori di articoli che contengono almeno una di queste sostanze hanno sei mesi per notificare all’ECHA l’eventuale presenza delle sostanze negli articoli, se le stesse sono contenute in quantitativi superiori ad 1 tonnellata all’anno per produttore/importatore e in concentrazione superiore allo 0.1% in peso/peso.
La notifica non deve essere effettuata se la sostanza è stata già registrata per quell’uso o quando l’esposizione di persone o dell'ambiente può essere esclusa in condizioni d'uso normali o ragionevolmente prevedibili (art. 7, commi 3 e 6 del REACH).
Ricordiamo, inoltre, che tra queste sostanze alcune potrebbero essere successivamente incluse nell’elenco di sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV del REACH).
Informazioni aggiuntive sulle ultime sostanze incluse nella Candidate List, nonché ulteriori informazioni sui relativi adempimenti, sono disponibili al seguente link:
Primo aggiornamento linea Guida ECHA alle prescrizioni per le sostanze presenti negli articoli
In seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea sull'interpretazione dell'art. 7(2) del regolamento REACH (limite di notifica 0,1% di SVHC negli articoli), l'ECHA ha pubblicato un primo aggiornamento della guida sugli obblighi per le sostanze presenti negli articoli, al fine di correggere le parti del documento riferite al limite dello 0,1% non in linea con le conclusioni della sentenza della Corte.
Un aggiornamento più completo della guida seguirà nel 2016. Si prevede, in particolare, una revisione complessiva del documento con nuovi esempi allineati alla sentenza della Corte e un aggiornamento degli esempi attuali, che seguirà l'ordinario processo di consultazione previsto per i documenti di orientamento sull'applicazione del regolamento REACH.
Per maggiori informazioni e per la guida aggiornata, si rimanda al seguente link:
Limitazione degli stabilizzanti al piombo nel PVC: invito ECHA a presentare informazioni
La Commissione europea ha chiesto all'ECHA di predisporre un fascicolo Allegato XV di restrizione per gli stabilizzanti al piombo nel PVC. Nel fascicolo di proposta di restrizione, l'ECHA valuterà i rischi per la salute umana e l'ambiente associati all'uso del piombo come stabilizzante nel PVC. La restrizione potrebbe interessare, ad esempio, i produttori di stabilizzanti al piombo e i fornitori (produttori, importatori, distributori) di PVC e articoli correlati.
Le parti interessate, sono invitate a trasmettere informazioni ad esempio relative a tonnellaggi, emissioni ed esposizione, costi e usi del piombo come stabilizzatore nel PVC (inclusi i materiali riciclati) per i quali la sostituzione potrebbe essere difficoltosa, attraverso il seguente link:
Per maggiori informazioni, si rimanda al seguente link:
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Aggiornamenti provvedimenti in materia di VIA-VAS di competenza statale
Informiamo che lo scorso 30 dicembre sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell'Ambiente (portale per le valutazioni ambientali VAS-VIA) i seguenti decreti in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA) e valutazione ambientale strategica (VAS):
- Decreto interministeriale contenente gli "indirizzi metodologici per la predisposizione dei quadri prescrittivi nei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza statale".
Il decreto entrerà in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Secondo quanto riportato nel comunicato del Ministero dell’Ambiente, il decreto mira al superamento di “una serie di difficoltà oggettive sia da parte dei proponenti nell’attuazione delle prescrizioni che da parte degli Enti vigilanti nelle attività di verifica dell’ottemperanza delle prescrizioni stesse".
- Decreto interministeriale per la determinazione degli oneri economici per lo svolgimento delle attività istruttorie delle procedure di VAS e VIA di competenza statale.
Il decreto entrerà in vigore dopo quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento non modifica l’attuale tariffa dello 0,5 per mille del valore dell'opera di cui all’art. 9, comma 6 del DPR del 14 maggio 2007 n.90, ma disciplina i contributi economici da porre in carico ai proponenti per la copertura dei costi sostenuti dall’autorità competente per tutte le tipologie di procedure di VIA e VAS, per le quali attualmente non è previsto alcun onere. In particolare, il decreto introduce una tariffa dello 0,25 per mille del valore dell'opera per chiedere la verifica di assoggettabilità a VIA, 25000 euro per la verifica di ottemperanza e lo 0,25 per mille per la verifica di attuazione per le infrastrutture e gli insediamenti produttivi strategici, 15000 euro per la VAS e altri 5000 euro per la verifica di assoggettabilità a VAS. Per le richieste di riesame di provvedimenti già emanati bisognerà infine versare il 25% di quanto già versato per la richiesta di VIA e 3000 euro per la VAS.
Infine, segnaliamo che è stata pubblicata dal Ministero dell'Ambiente un'informativa sulla procedura di infrazione comunitaria 2009/2086 avviata nei confronti dell’Italia in materia di valutazione di impatto ambientale, che si è conclusa lo scorso 19 novembre con l'archiviazione da parte della Commissione europea.
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ETS: delibere del Comitato ETS e consultazione pubblica della Commissione Europea sul funzionamento del Regolamento sul mercato delle aste
Segnaliamo che in data 21 dicembre 2015 il Comitato ETS ha adottato le seguenti Deliberazioni:
Segnaliamo inoltre che la Commissione Europea ha aperto una consultazione pubblica sul funzionamento del Regolamento 1031/2010 che disciplina la vendita all'asta delle quote ETS ("Auctioning Regulation"), alla quale gli operatori interessati possono rispondere entro il prossimo 15 marzo.
Lo scopo della consultazione è quello di raccogliere il punto di vista degli stakeholder relativamente alle modifiche di natura tecnica che verranno apportate al Regolamento di cui sopra, a valle dell'adozione della Riserva di Stabilità di Mercato, adottata con Decisione 1814/2015.
Inoltre, la consultazione offre la possibilità di segnalare al regolatore eventuali suggerimenti e/o criticità rispetto al funzionamento complessivo dell'Auctioning Regulation.
Consultation_Auctioning_Regulation2015_22-12-2015_EN.pdfVisualizza dettagli Auctioning Regulation.pdfVisualizza dettagli |
F-Gas: assegnazione quote 2017
Facciamo riferimento al meccanismo di assegnazione delle quote di HFC, previsto dal Regolamento UE n. 517/2014, per informarvi che la Commissione Europea assegnerà una quota per il 2017 ai produttori e agli importatori ai quali è stato attribuito un valore di riferimento mediante Decisione di esecuzione della Commissione 2014/774/UE (in allegato), secondo quanto riportato nella Comunicazione dello scorso 23 gennaio (in allegato).
Si segnala in particolare che i produttori e gli importatori di cui sopra possono richiedere eventuali quantitativi supplementari alla quota assegnata in base al valore di riferimento, inoltrando la "dichiarazione relativa ai quantitativi supplementari anticipati per il 2017", attraverso il registro elettronico accessibile online tramite il portale sui gas fluorurati nel periodo compreso tra il 1 aprile e il 31 maggio 2016.
Vi invitiamo pertanto a trasmettere tali dichiarazioni in tempo utile ai fini di poter correggere eventuali errori.
Le imprese alle quali non è stato attribuito un valore di riferimento mediante Decisione di esecuzione della Commissione 2014/774/UE che intendano immettere nel mercato dell'Unione almeno 100 tonnellate di CO2 equivalente di HFC nel 2017, dovranno:
Decisione 2014.774.UE.pdfVisualizza dettagli Comunicazione UE 23.01.16.pdfVisualizza dettagli Guida Registro HFC.pdfVisualizza dettagli |
Attività di revisione STS BRef - Richiesta dati per la definizione del campione impianti rappresentativi a livello nazionale
Informiamo che il Ministero dell'Ambiente, nell'ambito delle attività di revisione ed aggiornamento del Reference Document on Best Available Techniques on Surface Treatment using Organic Solvents (STS BRef) intraprese a livello comunitario nell'ambito della Direttiva 2010/75/UE (IED), ha avviato una ricognizione preliminare per l'individuazione di un elenco di impianti di riferimento rappresentativo a livello nazionale delle varie filiere oggetto del STS Bref (vdsi settori produttivi indicati in Allegato A).
Tale fase è propedeutica alla successiva fase di raccolta di dati e informazioni sito-specifiche attraverso la compilazione da parte degli impianti "candidati" di un "Questionario" conoscitivo in via di predisposizione (vdsi file Allegato STS_Template for proposing plants.xlsx).
Le Autorità competenti, in particolare i referenti di Regioni e Province competenti in materia di IPPC (vdsi elenco destinatari nell'Allegato DVA-00_2015-0030643), sono invitate a segnalare al Ministero, attraverso il file allegato, le candidature di impianti eventualmente interessati ritenuti rappresentativi delle proprie realtà territoriali, entro il prossimo lunedì 18 gennaio.
Evidenziamo che il Bref in oggetto, sulla base della reportistica trasmessa dall'Italia alla Commissione europea, dovrebbe interessare un numero significativo di impianti a livello nazionale.
Invitiamo, pertanto, gli impianti interessati a segnalare la propria candidatura alle competenti Autorità regionali/provinciali al fine di rappresentare la propria specificità in vista delle attività istruttorie a livello nazionale e dei lavori del Technical Working Group (TWG) comunitario.
Ricordiamo, al riguardo, che le attività in oggetto sono volte alla costituzione del nuovo quadro di riferimento prestazionale ai fini dell'aggiornamento e dell'integrazione della sezione inerente alle "Conclusioni sulle BAT" del STS Bref.
Restiamo a disposizione per eventuali ulteriori informazioni.
DVA-00_2015-0030643.pdfVisualizza dettagli STS_Allegato A.pdfVisualizza dettagli STS_Template for proposing plants.xlsxVisualizza dettagli
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