Si informa che è stata pubblicata sul portale dedicato all'autorizzazione integrata ambientale del sito web del Ministero dell'Ambiente, la direttiva ministeriale per disciplinare la conduzione dei procedimenti AIA statale.
Direttiva per disciplinare la conduzione dei procedimenti di AIA stataleSi informa che è stata pubblicata sul portale dedicato all'autorizzazione integrata ambientale del sito web del Ministero dell'Ambiente, la direttiva ministeriale per disciplinare la conduzione dei procedimenti AIA statale.
Il provvedimento mira a fornire indicazioni alla struttura amministrativa competente del Ministero dell'Ambiente e alla Commissione istruttoria per l’AIA-IPPC sulla conduzione dei procedimenti di rilascio, riesame e aggiornamento dei provvedimenti di AIA statale, sulla base dell’esperienza maturata nell’applicazione dell’IPPC.
Tra i principali aspetti trattati vi sono:
- formato e contenuto dei pareri istruttori conclusivi, con particolare riferimento all'indicazione dei limiti di emissione;
- formato e contenuto della proposta di piano di monitoraggio e controllo resa da ISPRA;
- gestione delle comunicazioni di modifica non sostanziale e criteri speditivi per l'individuazione della sostanzialità di una modifica;
- accertamento delle violazioni AIA da parte di ISPRA.
Si evidenzia, in particolare, che la direttiva in oggetto all’articolo 2, comma 7, prevede che i valori limite di emissione proposti nei pareri istruttori conclusivi devono generalmente coincidere con "i valori meno rigorosi dei corrispondenti BAT AEL o in mancanza di essi con i valori meno rigorosi dei "livelli medi di emissione" ricavabili dai pertinenti documenti di riferimento comunitari emanati ai sensi delle direttive comunitarie 96/61/CE e 2008/01/CE".
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SISTRI: aggiornamento
Facciamo seguito alla riunione che si è tenuta il 24 novembre per informare che, sulla base di quanto concordato nel corso dell'incontro, il nostro VP Maccaferri ha inviato al Ministro Galletti una nota con la quale ha evidenziato l'opportunità di prorogare l'entrata in vigore delle sanzioni relative al corretto utilizzo del sistema SISTRI (attualmente prevista al 1° gennaio 2016). |
Albo: Circolare n. 1041 su diritti di iscrizione in procedura semplificata
Segnaliamo che il Comitato Nazionale ha ritenuto opportuno emanare la circolare n. 1041 del 9 dicembre 2015 per fornire alcuni chiarimenti in merito all'applicazione del diritto di iscrizione per i soggetti che chiedono di essere iscritti all'Albo con procedura semplificata ex art. 16 DM 120/2014.
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Accordo globale sul Clima raggiunto a ParigiLo scorso 12 dicembre, nel corso della 21° Conferenza delle Parti sul Clima delle Nazioni Unite (COP21), è stato raggiunto a Parigi il primo accordo globale sui cambiamenti climatici. L’Accordo, definito dal Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius “storico, ambizioso, giusto, sostenibile, dinamico, equilibrato e legalmente vincolante”, è stato firmato da 195 Paesi. Francois Hollande lo ha definito “il primo accordo globale n aspetti finanziari (Art.9), i Paesi sviluppati si impegnano ad assistere finanziariamente i Paesi in via di sviluppo sia sul fronte della riduzione delle emissioni (mitigazione) che degli adattamenti, con una progressione degli sforzi finanziari nel tempo e con un equilibrio tra le azioni di sostegno alla mitigazione e quelle agli adattamenti. Il Meccanismo Finanziario della Convenzione fungerà da meccanismo finanziario dell’Accordo. Il riferimento alla mobilitazione dei 100 miliardi di dollari l’anno da qui al 2020 è nominato nelle decisioni e non nel testo dell’Accordo. Il trasferimento tecnologico (Art. 10) per accelerare, incoraggiare e promuovere l’innovazione, sarà finanziato attraverso il Meccanismo Finanziario, mentre un Meccanismo Tecnologico della Convenzione definirà il quadro normativo di riferimento per facilitare la cooperazione nella ricerca e nello sviluppo e l’accesso alle tecnologie, specie nei primi stadi di sviluppo delle stesse. I Paesi sviluppati si impegnano a sostenere Paesi in via di sviluppo, anche finanziariamente, nell’implementazione di questo articolo e dovranno rendere conto dei loro sforzi nella revisione (“global stocktake”). Riguardo al capacity building, dovrà essere collettivo ma specifico per ogni Paese e rispondere a esigenze nazionali, con un’attenzione particolare per i Paesi più vulnerabili. La cooperazione dovrà riguardare anche le misure per aumentare l’educazione, la consapevolezza e la partecipazione pubblica. Il principio di “differenziazione” è presente anche negli obblighi di trasparenza (Art.13). Qui il testo dell’Accordo si fa ambiguo perché da una parte si intende stabilire un quadro comune che richieda a tutti i Paesi di informare sulle emissioni nel loro territorio e sui progressi verso i rispettivi contributi nazionali, dall’altra si lascia flessibilità a quei Paesi in via di sviluppo alla luce delle proprie capacità e si specifica che le modalità del quadro di riferimento saranno stabilite nel 2016. Infine, si dichiara che per i Paesi meno sviluppati l’implementazione di questo obbligo non dovrà comportare azioni intrusive, punitive o onerose. L’Accordo prevede un inventario globale periodico ai fini di valutare il progresso collettivo nell’implementazione degli obiettivi dell’Accordo e i suoi obiettivi a lungo termine (“global stoacktake”). Il primo inventario globale è stabilito per ora nel 2023 e ogni 5 anni a partire da questa data. Per facilitare l’implementazione e promuovere il recepimento delle clausole dell’Accordo, viene istituito un comitato, che dovrà operare in modo trasparente e non punitivo, nel rispetto delle capacità e delle circostanze di tutte le Parti.
Testo dell’Accordo in inglese http://unfccc.int/documentation/documents/advanced_search/items/6911.php?priref=600008829 |
ETS: proroga per la trasmissione delle informazioni in base alla Lista Carbon Leakage 2015-2019
Facciamo seguito all'email in calce per comunicarvi che, su nostra sollecitazione a valle di alcune segnalazioni da parte del sistema associativo, sono stati prorogati i termini per la consegna della documentazione richiesta ai sensi della Delibera 38/2015.
Per esigenze amministrative, non è stato modificato il testo della delibera, ma nella pagina dedicata del sito del MATTM è stata esplicitata la proroga al 20 gennaio 2016 per la consegna della documentazione richiesta.
"Le informazioni devono essere inviate al Comitato, sottoscritte da firma digitale, all’indirizzo email [email protected] entro e non oltre il 20 dicembre 2015. Si precisa che, al fine di consentire la verifica dei dati, i moduli relativi alla avvenuta verifica saranno accettati fino al 20 gennaio 2016. Si ricorda che, in assenza della verifica da parte di un verificatore accreditato, non sara' possibile processare i dati e procedere alla modifica dell'assegnazione. I gestori possono richiedere ulteriori chiarimenti attraverso l’indirizzo di posta elettronica [email protected]."
Cordiali saluti
----- Inoltrato da Marco Mannocchi/Confindustria il 09/12/2015 12:43 -----
Oggetto
ETS: trasmissione delle informazioni in base alla Lista Carbon Leakage 2015-2019
Gentili colleghi,
segnaliamo che in data odierna è stata pubblicata sul sito del Ministero dell'Ambiente la Delibera n. 38/2015 del comitato ETS, che disciplina le modalità di trasmissione delle informazioni a seguito della revisione della lista Carbon Leakage per il periodo 2015-2019 avvenuta con Decisione UE 746/2014.
La Delibera 38/2015 consente la revisione delle assegnazioni per renderle coerenti con l'elenco dei settori contenuti nella Lista Carbon Leakage 2015-2019.
A tal proposito, i gestori degli impianti appartenenti ai settori e sottosettori esclusi dalla lista e quelli degli impianti che, invece, rientrano in Carbon Leakage proprio in virtù della Decisione UE 746/2014, devono inviare le informazioni necessarie alla determinazione del quantitativo annuo totale di quote rivisto entro il prossimo 20 dicembre secondo le modalità riportate al seguente link (punto 5, "Revisione dell’elenco dei settori e sottosettori esposti ad un elevato rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio".):
Per comodità, riportiamo gli elementi necessari all'invio delle informazioni, riportate sulla pagina web dedicata del Ministero dell'Ambiente. Le informazioni devono essere inviate, sottoscritte da firma digitale, al seguente indirizzo email: [email protected]
"Per ogni sottoimpianto oggetto di un parametro di riferimento di prodotto: il gestore invia tramite email la lista dei sottoimpianti oggetto di un parametro di riferimento di prodotto interessati dalla Decisione 2014/746/UE.
Per ogni sottoimpianto oggetto di un parametro di riferimento di calore, combustibile, con emissioni da processo: il gestore procede alla modifica del modulo inviato al Comitato ai sensi della Deliberazione 26/2011 (modulo NIMs). In caso di impianti ‘nuovi entranti’ e che, quindi, non hanno compilato il modulo NIMs ai sensi della sopracitata delibera, la segnalazione delle modifiche necessarie all’assegnazione può essere inviata via mail a cui seguiranno gli approfondimenti tecnici del caso. Nel modulo dovrà essere modificato il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio del/dei sottoimpianto/i interessati, con la chiara indicazione del codice PRODCOM interessato dalla Decisione 2014/746/UE nella sezione “(o) Identificazione dei prodotti inclusi nel sottoimpianto oggetto di un parametro di riferimento di prodotto” del foglio F modulo NIMS. Nel caso in cui il sottoimpianto includa sia prodotti esposti al rischio di rilocalizzazione che prodotti non esposti a tale rischio, il gestore provvede a suddividere nel modulo NIMs il sottoimpianto in due sottoimpianti sulla base di dati verificati, nonché ad indicare chiaramente i relativi codici PRODCOM per ogni sottoimpianto nella sezione “(o) Identificazione dei prodotti inclusi nel sottoimpianto oggetto di un parametro di riferimento di prodotto” del foglio F del modulo NIMs. Le informazioni inviate al Comitato mediante una modifica del modulo NIMS devono essere verificate da un verificatore indipendente secondo le modalità riportate nella pagina “Verifica delle emissioni di gas serra e accreditamento dei verificatori”.
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ETS: trasmissione delle informazioni in base alla Lista Carbon Leakage 2015-2019
Segnaliamo che in data odierna è stata pubblicata sul sito del Ministero dell'Ambiente la Delibera n. 38/2015 del comitato ETS, che disciplina le modalità di trasmissione delle informazioni a seguito della revisione della lista Carbon Leakage per il periodo 2015-2019 avvenuta con Decisione UE 746/2014.
La Delibera 38/2015 consente la revisione delle assegnazioni per renderle coerenti con l'elenco dei settori contenuti nella Lista Carbon Leakage 2015-2019.
A tal proposito, i gestori degli impianti appartenenti ai settori e sottosettori esclusi dalla lista e quelli degli impianti che, invece, rientrano in Carbon Leakage proprio in virtù della Decisione UE 746/2014, devono inviare le informazioni necessarie alla determinazione del quantitativo annuo totale di quote rivisto entro il prossimo 20 dicembre secondo le modalità riportate al seguente link (punto 5, "Revisione dell’elenco dei settori e sottosettori esposti ad un elevato rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio".):
Per comodità, riportiamo gli elementi necessari all'invio delle informazioni, riportate sulla pagina web dedicata del Ministero dell'Ambiente. Le informazioni devono essere inviate, sottoscritte da firma digitale, al seguente indirizzo email: [email protected]
deliberazione_38_2015.pdfVisualizza dettagli |
La Commissione UE presenta il nuovo Pacchetto sull'Economia CircolareOggi la Commissione Europea ha presentato il nuovo Pacchetto sull’Economia Circolare “Closing the loop: an EU action plan for the circular economy”. Come è noto, nel 2014 la Commissione Juncker aveva ritirato il pacchetto precedentemente adottato nel luglio 2014 “Towards a circular economy: a zero waste programme for Europe”, negoziato dall’allora Commissario UE all’Ambiente J. Potocnik, perché non ritenuto sufficientemente in linea con gli obiettivi di crescita e occupazione fissati dall’agenda Juncker. Rispetto al Pacchetto 2014, l’approccio politico appare generalmente più integrato e mirato. L’obiettivo del Pacchetto è creare un adeguato quadro normativo a livello europeo per lo sviluppo dell’economia circolare nel mercato interno e per dare un segnale agli operatori economici e alla società in generale sul percorso futuro, con obiettivi e misure concrete da avviare entro il 2020. L’economia circolare dovrà stimolare la competitività, consentendo alle imprese di affrontare meglio la scarsità di risorse e la volatilità dei prezzi e facilitando al creazione di opportunità economiche e di modalità di produzione e consumo più innovative. A differenza del Pacchetto 2014, la Commissione UE non propone un obiettivo sull’efficienza delle risorse (30%), che a suo tempo era stato oggetto di un accesso dibattito politico nelle istituzioni UE. L’azione a livello comunitario è giustificata dalla necessità di stimolare gli investimenti e creare un condizioni di concorrenza paritarie all’interno dell’UE, rimuovere ostacoli derivanti dalle normative europee e da un’insufficiente implementazione a livello nazionale, rafforzare il mercato interno e assicurare condizioni favorevoli all’innovazione e al coinvolgimento degli stakeholder. L’approccio integrato va oltre il focus sui rifiuti e comprende azioni per promuovere l’economia circolare in ogni fase della catena del valore, dalla produzione alla riparazione ai prodotti secondari e coinvolge tutti gli attori, sia dal lato della produzione che del consumo. Diventano quindi prioritarie aree come la progettazione del prodotto, i processi di produzione, il consumo, la gestione dei rifiuti, le materie prime secondarie. Inoltre, azioni specifiche riguarderanno alcune aree identificate come prioritarie: plastica, rifiuti alimentari, materie prime critiche, costruzione e demolizioni, biomassa e prodotti bio-based. La Comunicazione è accompagnata da proposte legislative per la revisione delle seguenti Direttive UE:
Rispetto alle proposte del 2014, la Commissione UE ha rivisto tutti gli obiettivi. L’obiettivo di riciclaggio dei rifiuti urbani al 2030 è stato stabilito del 65% (70% nella proposta del 2014). Riguardo agli obiettivi sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio, nel 2014 si prevedevano obiettivi intermedi del 60% per il 2020, del 70% per il 2025 e dell’80% per il 2030. Nella proposta attuale, invece, la Commissione stabilisce un obiettivo generale intermedio del 65% al 2025, con i seguenti obiettivi per ogni singolo materiale:
L’obiettivo finale per il 2030 è stabilito del 75%, con i seguenti obiettivi per i singoli materiali:
Per quanto riguarda il conferimento in discarica, la proposta del 2014 prevedeva un obiettivo del 25% al 2025 come percentuale massima di conferimento in discarica di materiali riciclabili. Nella proposta attuale, si prevede invece un obiettivo del 10% al 2030. Riguardo i rifiuti alimentari, l’approccio è molto cambiato: nel 2014 si prevedeva una riduzione dei rifiuti alimentari del 30% entro il 2025, mentre ora la Commissione indica genericamente nuove misure per promuovere la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti alimentari. Infine, l’attuale proposta legislativa punta ad una migliore armonizzazione e semplificazione del quadro giuridico sui sottoprodotti e sullo stato “end-of-waste”, l’introduzione di requisiti minimi per la responsabilità estesa del produttore e la semplificazione e razionalizzazione degli obblighi di comunicazione.
Link http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6203_en.htm
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Aggiornamenti COP21
Trasmettiamo in allegato una nota di aggiornamento sulla conferenza internazionale sul clima in corso a Parigi, preparata con i colleghi della Delegazione presso l'UE a Bruxelles.
La nota sintetizza i più recenti sviluppi del negoziato e la posizione di Confindustria, che si inserisce a pieno titolo in quella condivisa con tutta l'industria europea all'interno di BUSINESSEUROPE.
A tal proposito, si faccia riferimento al position paper finalizzato a giugno, che alleghiamo.
Confindustria sarà presente alla conferenza all'interno della Delegazione di BUSINESSEUROPE e attraverso la partecipazione del Vicepresidente per l'Ambiente Gaetano Maccaferri all'High level Business Summit on Climate Change che si terrà i prossimi 8 e 9 dicembre, per i cui dettagli rimandiamo alla nota in allegato.
COP21 e High Level Business Summit.pdfVisualizza dettagli BE paper (final).pdfVisualizza dettagli |
Conai: Diminuzione del CAC per gli imballaggi in vetro - 1° gennaio 2016
Mettiamo a disposizione, per opportuna informazione, il comunicato stampa con il quale Conai segnala la riduzione del contributo per gli imballaggi in vetro a partire dal 1° gennaio 2016. Il comunicato è disponibile all'interno della cartella "imballaggi e rifiuti di imballaggi"
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Lente sull'UE n.39: Stato dell'Unione dell'EnergiaLente sull'UE - Stato dell'Unione dell'Energia 2015.pdfAfficher les détails |