Ambiente

Verso Parigi 2015: gli Stati Generali sui cambiamenti climatici e e la difesa del territorio in Italia
Il prossimo 22 giugno si terranno a Roma gli Stati Generali sui cambiamenti climatici, in cui verranno presentate le iniziative del Governo in vista della conferenza internazionale di Parigi - COP 21 - che si terrà a dicembre. L'evento costituisce un'importante occasione di confronto per il mondo delle imprese, che avrà la possibilità di presentare alle Istituzioni le proprie proposte rispetto ad un tema cruciale per lo sviluppo delle politiche ambientali e industriali dei prossimi anni.
Lo scorso 11 maggio si è riunito presso la Presidenza del Consiglio il primo tavolo tecnico volto a definire l'agenda dell'evento, che vedrà la partecipazione dei Ministri competenti, di esponenti del mondo accademico, di governi esteri e di Confindustria. Le riunioni preparatorie che si terranno nelle prossime settimane vedranno il coinvolgimento di Confindustria, dei Sindacati e delle Associazioni ambientaliste nell'ottica dei garantire in maniera pro-attiva l'inclusione di tutti gli attori coinvolti.
A tal proposito, uno degli eventi principali annunciati dal Governo è la Pre-COP 21, che sarà ospitata proprio dall'Italia nel mese di ottobre. L'incontro, promosso dal Ministero dell'Ambiente, vuole porre l'Italia al centro del dibattito internazionale sui cambiamenti climatici e preparare la strada per la conferenza delle Nazioni Unite che si terrà a Parigi a dicembre. Lo scopo è quello di facilitare l'adozione di un'intesa di tipo vincolante, che indichi da una parte gli impegni di ogni Stato rispetto alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e dall'altra le misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
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Economia Circolare: documento ambizioso firmato dall’eurodeputata Simona BonaféL’eurodeputata italiana Simona Bonafé, relatrice per la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo per il gruppo S&D sul Pacchetto di proposte legislative sull’Economia Circolare, ha inviato una dichiarazione alla Commissione Europea nella quale chiede obiettivi più ambiziosi in materia di rifiuti. La dichiarazione è stata firmata da tutti i relatori ombra dei diversi gruppi parlamentari: Karl-Heinz Florenz (Germania, PPE), Mark Demesmaeker (Belgio, ECR), Gerben-Jan Gerbrandy (Paesi Bassi, ALDE), Davor Skrlec (Croazia, Verdi/EFA). A dicembre 2014, la Commissione Europea guidata da Jean-Claude Juncker aveva ritirato il Pacchetto di proposte legislative per la revisione di sette direttive sui rifiuti e il documento di orientamento strategico (Comunicazione) sull’Economia Circolare adottato a luglio 2014 dalla Commissione Barroso. In vista delle presentazione del nuovo Pacchetto in autunno, i deputati rivolgono richieste specifiche alla Commissione Europea.
Revisione direttive sui rifiuti
Economia Circolare
La posizione dei deputati parlamentari non riflette le osservazioni della maggioranza degli Stati membri, che a ottobre 2014 avevano dichiarato che gli obiettivi indicati dalla Commissione Europea nel Pacchetto sull’Economia Circolare di luglio erano troppo ambiziosi. Nel nuovo Pacchetto che sarà presentato a novembre 2015, la Commissione intende allargare il campo di applicazione delle proposte oltre la gestione dei rifiuti ed esplorare il legame con altre aree come le politiche per il prodotto e lo sviluppo di mercati per le materie secondarie. Le nuove proposte dovrebbero essere anche più tarate sulle esigenze dei diversi Stati Membri e sull’insufficiente implementazione della normativa in vigore. Gli orientamenti della Commissione Europea sono illustrati in una Roadmap presentata la scorsa settimana, che anticipa la consultazione pubblica che dovrebbe essere avviata a giorni. Dichiarazione dei deputati europei Dichiarazione Bonafe su Economia Circolare.docAfficher les détails Roadmap della Commissione Europea
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Classificazione rifiuti: indicazioni ConfindustriaFacciamo riferimento alle nuove norme europee sulla classificazione dei rifiuti, applicabili dal 1° giugno 2015, per inviare una nota contenente alcune indicazioni operative, affinché le associazioni possano disporne con le proprie aziende associate.
La nota è disponibile nella libreria della comunità, all'interno della cartella "rifiuti".
Confindustria_Nota classificazione rifiuti 28 maggio 2015.pdfVisualizza dettagli
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Sistri: aggiornamento su risposta a ConsipFacciamo seguito alla voce di blog del 30 aprile ripresa in calce per segnalare che nella cartella dedicata al Sistri sono riportati i contenuti delle risposte forniti nella giornata del 4 maggio a Consip, aggiornati sulla base di contributi nel frattempo arrivati.
Risposta a consultazione CONSIP Sistri.docVisualizza dettagli |
F-Gas - Assegnazione quote 2016
Con riferimento al meccanismo di assegnazione delle quote di HFC da parte della Commissione Europea, previsto dal nuovo Regolamento UE n. 517/2014, si segnala che la Commissione Europea assegnerà una quota per il 2016 ai produttori e agli importatori ai quali è stato attribuito un valore di riferimento mediante Decisione di esecuzione della Commissione 2014/774/UE (in allegato), secondo quanto riportato nella Comunicazione allegata alla presente.
Si segnala in particolare che i produttori e gli importatori di cui sopra possono richiedere eventuali quantitativi supplementari alla quota assegnata in base al valore di riferimento, inoltrando la "dichiarazione relativa ai quantitativi supplementari anticipati per il 2016", attraverso il registro elettronico accessibile online tramite il portale F-Gas nel periodo compreso tra il 1 maggio e il 30 giugno 2015.
Si invita pertanto chi fosse interessato a trasmettere tali dichiarazioni in tempo utile ai fini di poter correggere eventuali errori.
Le imprese alle quali non è stato attribuito un valore di riferimento mediante Decisione di esecuzione della Commissione 2014/774/UE che intendano immettere nel mercato dell'Unione almeno 100 tonnellate di CO2 equivalente di HFC nel 2016, dovranno:
- effettuare la registrazione nel registro online degli idrofluorocarburi, per la quale si allega la guida predisposta dalla Commissione Europea (vedi allegato "Guida Registro HFC") qualora non vi abbiano già provveduto
- inoltrare attraverso il suddetto portale F-gas la "dichiarazione sull'intenzione di immettere in commercio idrofluorcarburi nel 2016" entro e non oltre il 30 giugno 2015
Regolamento UE n. 517-2014.pdfVisualizza dettagli Comunicazione UE 25.02.15.pdfVisualizza dettagli Guida Registro HFC.pdfVisualizza dettagli |
Dichiarazione F-Gas 2015 (dati riferiti all'anno 2014)
In riferimento alla scadenza annuale del 31 maggio per la compilazione della “Dichiarazione F-gas” per tutte le apparecchiature/sistemi fissi di refrigerazione, condizionamento di aria, pompe di calore, protezione antincendio, contenenti 3 kg o più di gas fluorurati a effetto serra, segnaliamo che è già stato attivato il sistema on-line per la trasmissione della dichiarazione 2015, dati riferiti all'anno 2014.
L'adempimento, come stabilito all'art. 16, comma 1 del DPR 43/2012 recante attuazione del Regolamento CE 842/2006, è a carico degli operatori delle suddette apparecchiature.
Si sottolinea in particolare che, come riportato dal sito dedicato dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), “l’entrata in vigore del nuovo Regolamento CE n.517/2014" - che a partire dal 1 gennaio 2015 ha abrogato il Regolamento CE n. 842/2006 - "non ha modificato struttura, criteri e contenuti della dichiarazione Fgas. Il valore soglia che permette di stabilire se una apparecchiatura fissa è inclusa nel campo di applicazione della dichiarazione resta quindi fissato a 3 kg di gas fluorurato ad effetto serra”.
La compilazione e la trasmissione della Dichiarazione deve essere effettuata esclusivamente attraverso la consueta Piattaforma istituita presso la pagina web dell’ISPRA dedicata, da cui è possibile consultare anche le istruzioni per la compilazione (vedi allegati) e l'elenco delle FAQ: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/fgas.
Ricordiamo inoltre che il Regolamento CE n. 517/2014 all'art.2, co. 8 definisce "operatore" una persona fisica o giuridica che esercita un effettivo controllo sul funzionamento tecnico dei prodotti e delle apparecchiature contemplati dal regolamento stesso. Il Regolamento consente ad uno Stato membro, in circostanze specifiche e ben definite, di considerare il proprietario responsabile degli obblighi dell'operatore.
L’ “effettivo controllo sul funzionamento tecnico” di un’apparecchiatura o di un impianto comprende, in linea di principio, i seguenti elementi:
- libero accesso all'impianto, che comporta la possibilità di sorvegliarne i componenti e il loro funzionamento, e la possibilità di concedere l’accesso a terzi;
- controllo sul funzionamento e la gestione ordinari (ad esempio, prendere la decisione di accensione e spegnimento);
- il potere (compreso il potere finanziario) di decidere in merito a modifiche tecniche(ad esempio, la sostituzione di un componente, l’installazione di un sistema di rilevamento permanente delle perdite), alla modifica delle quantità di gas fluorurati nell’apparecchiatura o nell’impianto, e all’esecuzione di controlli (ad esempio, controlli delle perdite) o riparazioni.
Il D.P.R. 43/2012 all'art 2, co. 2 stabilisce che il proprietario dell'apparecchiatura o dell'impianto è considerato operatore qualora non abbia delegato ad una terza persona l'effettivo controllo sul funzionamento tecnico degli stessi.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti, vi rimandiamo alle pagine web del Ministero dell'Ambiente dedicate all'attuazione in Italia del nuovo Regolamento F-gas e della relativa Dichiarazione:
Alleghiamo, inoltre:
- il documento di istruzioni per la compilazione della dichiarazione predisposto da ISPRA;
- l'elenco aggiornato delle sostanze oggetto di dichiarazione.
Istruzioni Compilazione Dichiarazione F-Gas 28.05.14.pdfVisualizza dettagli Elenco sostanze Dichiarazione FGas 16.05.14.pdfVisualizza dettagli |
Emissions Trading: osservazioni sulla modifica al D. Lgs. 30/2013Si trasmettono le osservazioni di Confindustria sullo schema di decreto che modifica il D. Lgs. 13 marzo 2013, n. 30 di attuazione della Direttiva EU ETS. Rispetto alle proposte di modifica avanzate dal Governo, i due documenti si concentrano in particolare sui seguenti aspetti:
Lo schema di decreto è ora all'attenzione delle Commissioni parlamentari competenti, che esprimeranno il proprio parere nel corso delle prossime settimane.
Osservazioni di Confindustria sullo Schema di D. Lgs. recante disposizioni correttive ed integrative al D. Lgs. 13 marzo 2013, n. 30 (Atto del Governo n. 155).pdfVisualizza dettagli Integrazioni alle Osservazioni di Confindustria sullo Schema di D. Lgs. recante disposizioni correttive ed integrative al D. Lgs. 13 marzo 2013, n. 30 (Atto del Governo n. 155).pdfVisualizza dettagli |
Albo: Circolare su disponibilità dei veicoli
Il Comitato Nazionale dell'Albo Gestori Ambientali ha emanato la circolare n. 345/ALBO/PRES del 30 aprile 2015 (allegato 1), a integrazione della circolare n. 995 del 9 settembre 2013 (allegato 2), al fine di allineare le proprie disposizioni in materia di disponibilità dei veicoli a quelle recentemente emanate dal Ministero dei Trasporti (circolare n. 5681 del 16 marzo 2015). Circ_345_30_04_2015 (Disponibilità dei veicoli ai fini dell'iscrizione all'Albo).pdfVisualizza dettagli
Allegato 2 - Circolare 995/2013 Circ995_09 09 2013 - Disponibilità dei veicoli ai fini dell’iscrizione all’Albo.pdfVisualizza dettagli |
Bozza DM Fonti Rinnovabili del 15 maggio 2015 (escluso PV)
Massimo Beccarello
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In allegato riportiamo una bozza del nuovo decreto che aggiorna il DM del 6 luglio 2012 relativo agli incentivi alla fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico aggiornato al 15 maggio 2015. Nel testo si prevede un nuovo tetto agli incentivi che conferma quanto già stanziato nel 2012 pari a 5,8 Mld. Considerato il limite di incentivazione a 5,8 miliardi, si renderebbero disponibili per i nuovi impianti circa 100 milioni attualmente liberi sul contatore del Gse, più tutte le risorse che si "andrebbero man mano liberando" - sia per il termine naturale degli incentivi (Certificati Verdi) sia per le revoche degli incentivi assegnati mediante aste e registri a impianti che non vengono costruiti o che, una volta messi in esercizio, tradiscono incongruenze rispetto alla documentazione presentata. Secondo alcune stime di autorevoli istituti di ricerca emerge che - da qui alla fine dell'anno - potrebbero liberarsi circa 100 milioni ulteriori per la fine incentivi degli impianti ammessi ai CV; in aggiunta, basandosi sul trend degli ultimi mesi, altri 50 milioni circa potrebbero arrivare dalla revoche - per quanto ovviamente tale calcolo non sia in alcun modo standardizzabile ed estendibile al futuro. In buona sostanza, ipotizzando che le prossime procedure di aste e registri abbiano luogo a fine anno, potrebbero essere disponibili circa 250 milioni di euro - e, basandosi sulla dichiarazione della Guidi relativa ad una previsione di incentivi per 2 anni, ulteriori 150 milioni per l'anno 2016. La somma farebbe 400 milioni: considerato che nel 2012-2014 furono messi a disposizione circa 600 milioni per l'assegnazione di incentivi a circa 2.200 MW, ipotizzando che tutte le risorse che si renderanno disponibili vengano messe a disposizione (e non destinate al risparmio) e che le tariffe vengano ritoccate al ribasso, la potenza incentivabile potrebbe arrivare facilmente a circa 1.500 MW. |
Position paper di BusinessEurope su Economia CircolareBusinessEurope ha predisposto nei giorni scorsi un documento di posizionamento sull’Economia Circolare. Il documento è stato redatto con il contributo di tutte le confederazioni industriali nazionali, Confindustria inclusa, e ha lo scopo di fornire il punto di vista dell’industria europea nell’attuale dibattito politico, in vista delle prossime iniziative da parte della Commissione Europea.
2015-05-15 BUSINESSEUROPE position Circular Economy FINAL.pdfAfficher les détails 2015-05-15 BUSINESSEUROPE position Circular Economy Annex FINAL.pdfAfficher les détails |