Il Vice Presidente di Confindustria con la delega all’Ambiente, Edoardo Garrone, ha incontrato il commissario Hedegaard in data 10 febbraio 2014 riguardo la proposta della Commissione, del 22 gennaio 2014, che colloca gli orientamenti in materia Clima-Energia all’interno delle misure per il rilancio della politica industriale europea. Ritenendo che sia opportuno rafforzare il pacchetto sul fronte della competitività, soprattutto per quei settori ETS maggiormente colpiti dalle misure proposte, il Vice Presidente ha indicato le seguenti indicazioni puntuali:
- No interventi retroattivi: E’ necessario garantire la certezza e la stabilità del quadro regolatorio, anche nel medio e lungo periodo, evitando interventi frammentati nei diversi strumenti e misure retroattive che pregiudichino il ritorno degli investimenti effettuati. Ciò è indispensabile ai fini della bancabilità dei progetti e per assicurare le adeguate garanzie finanziarie per lo sviluppo degli investimenti.
- Emission Trading: Il meccanismo deve rimanere stabile e non essere modificato nel tempo ovvero non subire interventi correttivi che alterino il funzionamento di mercato e creino incertezza. Diversamente si abbia il coraggio di disconoscere il meccanismo di mercato ETS e dire apertamente che la Commissione intende adottare una carbon tax. Il mercato ETS dovrebbe essere il driver principale per indirizzare le scelte tecnologiche: i segnali di prezzo del mercato del carbonio europeo dovrebbero costituire l'incentivo implicito per lo sviluppo dell'ampia gamma delle tecnologie per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili in relazione alla loro efficacia e reale convenienza (economica). Occorre quindi evitare ciò che è' accaduto in passato: l' aver sovrapposto a meccanismi di mercato come l'ETS , incentivi amministrati non coerenti, ha prodotto distorsioni (a costi altissimi) che hanno premiato anche tecnologie poco efficienti sul piano ambientale ed energetico
- Target definito dopo Conferenza 2015. Per evitare effetti di spiazzamento e delocalizzazione dell’economia Europea il livello del Target dovrebbe essere definito alla luce degli impegni assunti dagli altri paesi, in particolare US-Cina-India.
- No obiettivi vincolanti: il mercato ETS dovrebbe essere il driver principale per indirizzare le scelte tecnologiche: i segnali di prezzo del mercato del carbonio europeo dovrebbero costituire l'incentivo implicito per lo sviluppo dell'ampia gamma delle tecnologie per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili in relazione alla loro efficacia e convenienza. La sovrapposizione di meccanismi di mercato (ETS) ad obiettivi vincolanti accompagnati da incentivi amministrati e non coerenti con il costo evitato della CO2 e dell’energia risparmiata hanno prodotto delle forti distorsioni premiando spesso quelle tecnologie meno efficienti sul piano ambientale ed energetico;
- Carbon-leakage: si valuta positivamente la proposta della Commissione di non modificare i criteri carbon leakage prima del 2020. Tuttavia, si dovrà continuare a prevedere misure per tutelare i settori maggiormente esposti al rischio carbon leakage (in particolare la disponibilità di quote gratuite) fino a quanto le imprese dei Paesi extra Ue non avranno gli stessi vincoli di riduzione delle emissioni. In tal senso si valuta positivamente la proposta della Commissione europea di mantenere inalterati i criteri stabiliti dall’attuale Direttiva ETS auspicabilmente anche dopo il 2020;
- Costi indiretti: nel contesto delle misure per evitare il carbon leakage prevedere un’armonizzazione a livello europeo delle compensazioni dei costi indiretti della CO2 (sulla bolletta elettrica) per evitare disparità di trattamento tra le aziende appartenenti allo stesso settore ma trattate diversamente nell’ambito dei regimi nazionali;
- State aid: considerando gli ambiziosi obiettivi proposti con il pacchetto 2030 è opportuno che nell’attuale revisione delle attuali linee guida in materia di “aiuti di stato in materia di energia ed ambiente” siano opportunamente considerate: 1) le esigenze di mantenere la una adeguata degressività sull’allocazione delle componenti di costo fiscale e parafiscale sulle bollette energetiche per le industrie Energy Intensive; 2) visto lo sviluppo significativo di un modello di generazione distribuita, prevedere idonee misure per la sicurezza dei sistemi energetici (ie capacity payment).
- Infrastrutturazione energetica. I nuovi obiettivi clima-energia della Commissione porteranno allo sviluppo di un modello energetico fortemente incentrato sulla generazione distribuita. E’ quindi importante creare rapidamente un contesto favorevole allo sviluppo di una consistente infrastrutturazione nel collegamento tra gli impianti ed i centri di consumo e integrare in modo efficace dal punto di vista dei costi le rinnovabili nel sistema elettrico, sfruttando appieno la capacità di produzione degli impianti già installati. Ciò significa avere un quadro regolamentare semplificato che garantisca tempi rapidi e certi alla realizzazione delle opere infrastrutturali.