Facciamo riferimento alla dichiarazione ambientale (Mud), relativa ai rifiuti prodotti e gestiti nell'anno 2013, per segnalare la pubblicazione, ai sensi della Legge 70/1994, del Dpcm 12 dicembre 2013 (pubblicato sul Supplemento ordinario n. 89 alla Gazzetta ufficiale del 27 dicembre 2013), contenente la modulistica da utilizzare per effettuare la dichiarazione entro il prossimo 30 aprile 2014.
Il Dpcm in parola sostituisce il modello e le istruzioni contenute nel Dpcm 20 dicembre 2012 e sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare sino alla piena entrata in operatività del Sistema di controllo della Tracciabilita' dei Rifiuti (SISTRI).
Riservandoci di tornare sull'argomento con ulteriori approfondimenti, ove opportuno, segnaliamo l'articolo a firma Paola Ficco (disponibile nella cartella rifiuti) apparso sul Sole 24 ore di martedì 7 gennaio, dal titolo "Nuovo «Mud» per tutti in attesa del Sistri a regime".
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Si inoltra, per opportuna conoscenza, la comunicazione trasmessa in data odierna dal Direttore Generale Marcella Panucci a tutti i direttori del sistema confederale.
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Cari Colleghi,
ieri pomeriggio abbiamo incontrato il Ministro Orlando per un confronto sulle recenti Comunicazioni della Commissione Europea in materia di lotta ai cambiamenti climatici ed energia al 2030.
Al Ministro abbiamo espresso la forte contrarietà del sistema industriale rispetto all'assunzione di impegni vincolanti in materia di lotta ai cambiamenti climatici (target del 40%), soprattutto senza una preventiva verifica degli impegni che saranno adottati dagli Stati Uniti e dalle economie emergenti (in particolare, Cina ed India nella Conferenza Intergovernativa che si terrà a Parigi nel 2015).
Abbiamo illustrato al Ministro i rischi che potrebbero derivare dall'adozione di obiettivi vincolanti su fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Questi potrebbero, infatti, generare incentivi distorsivi rispetto all'efficacia delle singole tecnologie nel contribuire alla riduzione delle emissioni, con gravi impatti sul costo dell'energia elettrica e del gas naturale e penalizzare la nascente green economy italiana.
L'economia italiana ha dimostrato di avere una forte leadership manifatturiera, che deve essere rafforzata all'interno di una visione di politica industriale in grado di favorire le sinergie e le interdipendenze tra i settori di base e quelli della Green economy.
Per questo abbiamo sottolineato al Ministro che, se vogliamo davvero rilanciare il manifatturiero, bisogna mettere in moto politiche che vadano in questa direzione, anche in linea con gli importanti impegni assunti dalla Commissione UE. Pertanto, gli obiettivi di politica energetica ed ambientale devono necessariamente essere integrati all'interno di una visione più ampia delle politiche di sviluppo.
E', quindi, in questa chiave che abbiamo chiesto al Ministro Orlando di non assumere ulteriori iniziative di politica ambientale in assenza di una adeguata analisi di impatto sugli effetti economici delle stesse. Valutazione di impatto che dovrà essere fatta in stretto raccordo con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Governo.
E' emersa perciò l'idea di avviare un tavolo di confronto per definire uno scenario di politiche energetiche ed ambientali condiviso e per giungere ad una valutazione degli effetti sul sistema economico, anche in previsione del Consiglio Europeo di marzo e della successiva attività di implementazione.
Questi temi saranno ulteriormente approfonditi nel corso dei prossimi Comitato Ambiente e Comitato Energia, che si svolgeranno congiuntamente in Confindustria il prossimo 6 febbraio ed ai quali hanno assicurato la propria partecipazione sia il Ministro dell'Ambiente che il Ministro dello Sviluppo Economico.
Un caro saluto.
Marcella
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Segnaliamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma che dispone il rinvio al 31 dicembre 2014 del divieto di ammissibilità in discarica per i rifiuti con PCI superiore a 13000 kJ/kg.
Il provvedimento è contenuto nel Decreto-Legge 30 dicembre 2013, n. 150, recante "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative" (GU Serie Generale n. 304 del 30-12-2013), entrato in vigore il 31 dicembre.
In particolare, la norma dispone, all'art. 10 comma 1, che "il termine di cui all'articolo 6, comma 1, lettera p), del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, e successive modificazioni, come da ultimo prorogato dall'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 14 gennaio 2013, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° febbraio 2013, n. 11, è prorogato al 31 dicembre 2014".
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Lo scorso 13 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, lo schema di Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), che è stato trasmesso alle Camere e alle Regioni per il prescritto parere.
Il testo dovrebbe ricevere il parere delle commissioni parlamentari competenti, entro il 22 gennaio, e della Conferenza Unificata, della quale è prevista una riunione tecnica sul provvedimento il 21 gennaio.
Di seguito il link da cui è possibile scaricare il testo del provvedimento: http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/732571.pdf (disponibile anche nella libreria della Comunità, all'interno della cartella "RAEE")
Nel mese di dicembre, Confindustria ha predisposto un primo documento di osservazioni, nonché relative proposte di emendamento.
Nei giorni precedenti al Consiglio dei Ministri, sia Confindustria che altre Associazioni del sistema si sono attivate con i rappresentanti del Governo affinché venissero accolte le principali raccomandazioni dell’industria italiana, solo parzialmente recepite nel testo approvato in via preliminare dal CdM il 13 dicembre scorso.
Ciò premesso, pur considerando nel complesso il testo dello schema di decreto legislativo aderente alle indicazioni espresse nella Direttiva 2012/19/UE, permangono alcune importanti criticità in alcune riformulazioni e/o integrazioni che Confindustria sta provvedendo a segnalare tanto in sede di Conferenza Unificata che in sede Parlamentare.
Le associazioni che fossero eventualmente interessate a conoscere i contenuti del documento di osservazioni possono trovarlo all'interno della libreria della Comunità, tra i documenti di posizione della cartella "Rifiuti".
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Segnaliamo che sul portale del Sistri (www.sistri.it) è disponibile la versione aggiornata del "documento di interoperabilità - Casi d'uso".
Come di consueto, si riporta qui di seguito il testo della news, così come appare sul portale, e, nella cartella "Sistri", il documento in essa richiamato.
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Aggiornamento Sezione Documenti
Nella Sezione Interoperabilità è stata pubblicata la versione aggiornata del documento di interoperabilità - Casi d'uso
INTEROPERABILITÀ CASI D'USO (Versione 1.7 del 23.1.2014)
24 gennaio 2013
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Nel quadro dei Seminari sui temi europei la Delegazione di Confindustria presso l’Ue, i prossimi 30 e 31 gennaio, sta organizzando il Seminario “La modernizzazione della normativa UE sugli aiuti di Stato”.
Il seminario sarà dedicato ad un aggiornamento sul processo di modernizzazione in corso della disciplina UE sugli aiuti di Stato. In particolare, durante le due giornate si cercherà di fornire alle imprese del sistema confindustriale e a tutti coloro che fossero interessati gli strumenti per poter prendere parte in maniera consapevole al dibattito in corso sulla revisione della nozione di aiuto di Stato, delle linee guida sugli aiuti di Stato per la tutela ambientale e l’energia,, e degli orientamenti sugli aiuti di Stato per R&S&I. Inoltre il seminario offrirà ai partecipanti l’occasione di avere un confronto diretto su questi temi con i funzionari delle istituzioni italiane e europee che seguono i progetti di riforma, e che interverranno in qualità di relatori.
Per opportuna conoscenza, sono disponibili nella libreria della Comunità, sezione "Eventi", la bozza di programma, una nota esplicativa e la scheda di iscrizione.
Poichè i posti disponibili non sono molti, nel caso foste interessati a partecipare, vi prego di attivarvi rapidamente.
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Segnaliamo che il Conai ha messo a disposizione sul proprio sito la Guida all'adesione e all'applicazione del Contributo Ambientale CONAI 2014 e "i moduli di dichiarazione (6.1, 6.2, 6.3, 6.10) da utilizzare entro il 20 gennaio 2014 relativamente al mese di dicembre 2013, al IV trimestre 2013 oppure all’anno di competenza 2013".
Conai informa che “a partire dalle dichiarazioni dell’anno 2014 e dalle richieste di rimborso/esenzione da presentare nel 2014 per le esportazioni effettuate nel 2013, diventa obbligatorio l’invio attraverso il servizio dichiarazioni on line”.
In un'apposita pagina web sono poi riportati i principali aggiornamenti e il calendario degli adempimenti Conai 2014.
La Guida e il calendario degli adempimenti per il 2014 sono disponibili nella libreria, all'interno della cartella "Imballaggi e rifiuti di imballaggi"
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Si allega una sintesi delle proposte adottate dalla Commissione Europea lo scorso 22 gennaio in merito al quadro di riferimento della politica climatica e energetica dal 2020 al 2030. Sintesi pacchetto clima energia 2030.pdf|Afficher les détails
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Segnaliamo che sul portale del Sistri è stata pubblicata, in data 10 gennaio, una news dal titolo "Dati di Utilizzo del SISTRI".
Come di consueto, si riporta qui di seguito il testo della news, così come appare sul portale.
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Dati di Utilizzo del SISTRI
Nella sezione Dati Utilizzo del SISTRI, in aggiunta ai report relativi all'utilizzo del Sistema prodotti su base giornaliera e mensile, è disponibile il nuovo report prodotto sulla base delle attività svolte nei dodici mesi precedenti.
10 gennaio 2014
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Segnaliamo che sul portale del Sistri (www.sistri.it) sono state pubblicate, in data 22 gennaio, due news dal titolo "Attività di manutenzione straordinaria dell'infrastruttura SISTRI" e "Aggiornamento Sezione Documenti".
Come di consueto, si riportano qui di seguito il testo delle news, così come appaiono sul portale, e, nella cartella "Sistri", i documenti in esse richiamati.
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Attività di manutenzione straordinaria dell'infrastruttura SISTRI
Si rende noto che nei prossimi giorni saranno eseguiti degli interventi di manutenzione straordinaria dell’infrastruttra SISTRI. Le attività saranno svolte al di fuori del normale orario di lavoro secondo il seguente calendario:
mercoledì 29 gennaio 2014 dalle ore 02,00 alle ore 04,00
sabato 1 febbraio 2014 dalle ore 20,00 alle ore 08,00 del giorno successivo
Durante i suddetti interventi i servizi SISTRI rimarranno operativi ad eccezione dei processi di firma e di caricamento di eventuali allegati. Sarà pertanto consentito agli utenti di compilare le Schede di Movimentazione e/o le Registrazioni Cronologiche e di salvarle, mentre non sarà possibile completare il processo con la firma così come caricare eventuali allegati.
Al termine delle attività di manutenzione, le Schede e le Registrazioni salvate potranno essere richiamate, potranno essere caricati gli eventuali allegati, e sarà possibile completare il processo con la relativa firma.
Grazie per la collaborazione.
22 gennaio 2014
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Aggiornamento Sezione Documenti
Nella Sezione Interoperabilità è stata pubblicata la versione aggiornata dei documenti di specifica delle interfacce di interoperabilità tra i sistemi gestionali ed il sistema
SISTRI:
SPECIFICA DELLE INTERFACCE (Versione 1.20 del 14.1.2014)
WSDL DEI SERVIZI DI INTEROPERABILITÀ (Versione 1.20 del 14.1.2014)
22 gennaio 2014
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Nel corso di questa settimana vi è stato un ulteriore passaggio, nell’ambito delle istituzioni europee, verso l’approvazione definitiva del cosiddetto “backloading” (ritiro temporaneo delle quote di CO2 da mettere all’asta nel periodo 2013-2020 ai sensi del sistema Emissions Trading).
Ricordiamo che nel luglio 2013 anche il Parlamento europeo si era espresso favorevolmente sull'iniziativa della Commissione europea che intende fondamentalmente rilanciare il prezzo della CO2 sul mercato.
Lo scorso 8 gennaio il Climate Change Committee (comitato tecnico degli stati membri) ha adottato l’emendamento che modifica il Regolamento sulle aste al fine di avviare, già nel corso di quest'anno, il ritiro delle quote. Il volume complessivo delle quote che verranno ritirate tra il 2014 e il 2016 sarà di 900 milioni, che verranno reimmesse poi sul mercato nel 2019 e 2020.
Il Regolamento dovrà essere definitivamente approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo entro i prossimi tre mesi anche se il Commissiario Hedegaard ha chiesto formalmente alle due istituzioni di fare il possibile per ridurre questo termine.
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Lo scorso 20 dicembre il Comitato Nazionale per la gestione del sistema Emissions Trading ha approvato una serie di deliberazioni relative all’attuazione della Direttiva per il periodo 2013-2020. Le deliberazioni sono disponibili sul sito del Ministero dell'Ambiente: http://www.minambiente.it/pagina/emission-trading
Segnaliamo in particolare le seguenti:
Deliberazione 29/2013. Si tratta della deliberazione che definisce, per gli impianti aventi diritto, l’allocazione delle quote a titolo gratuito per gli anni 2013-2020 a seguito, in particolare, dell’applicazione del fattore di correzione transettoriale. Queste assegnazioni sono state trasmesse alla Commissione europea in vista dell’approvazione definitiva e del successivo rilascio delle quote agli impianti. Contemporaneamente la Commissione europea ha aggiornato il file sullo stato dell’arte delle assegnazioni definitive disponibile online: http://ec.europa.eu/clima/policies/ets/cap/allocation/docs/process_overview_nat_en.pdf
Segnaliamo inoltre, che l’elenco degli impianti di cui alla presente deliberazione, è stato aggiornato a seguito di cessazioni/chiusure, esclusione di impianti di incenerimento e esclusione dei piccoli emettitori.
Deliberazione 26/2013. Tale deliberazione riguarda gli impianti piccoli emettitori che sono stati esclusi dal sistema ed hanno quindi aderito alle “misure equivalenti” per la riduzione delle emissioni, come previsto dall’articolo 38 del Dlgs 30/2013 e dalla deliberazione 16/2013.
L’elenco degli impianti è stato aggiornato tenendo conto delle comunicazioni relative alle cessazioni definitive di attività.
Della deliberazione 26/2013 si segnala in particolare l’articolo 2 che prevede la sospensione dell’autorizzazione nel caso di sospensione dell’attività per un periodo superiore a 10 mesi (vedasi articolo 9 della deliberazione 16/2013). Ai fini della sospensione dell’autorizzazione viene previsto un termine massimo di 24 mesi, a seguito dei quali, se l’attività dell’impianto non riprende, esso verrà considerato definitivamente chiuso. Resta l’obbligo per il gestore di comunicare l’interruzione dell’attività per un periodo superiore a 10 mesi utilizzando il modello allegato alla deliberazione che prevede, quindi, sia la casistica di chiusura definitiva, sia quella di sospensione temporanea. La comunicazione relativa alla sospensione o chiusura va effettuata entro 10 giorni dal verificarsi della situazione (chiusura definitiva o sospensione dell’attività per oltre 10 mesi continuativi). Per gli impianti in chiusura o in sospensione alla data del 31 ottobre 2013 tale comunicazione va invece effettuata entro il 19 gennaio prossimo.
Le emissioni annue consentite all’impianto saranno rideterminate tenendo conto del periodo di sospensione.
Deliberazione 28/2013. Tale deliberazione elenca gli impianti di incenerimento esclusi dal sistema Emissions Trading secondo i criteri previsti dall’articolo 2 del Dlgs 30/2013.
Deliberazione 30/2013. A seguito della pubblicazione del Regolamento 1123/2013, la deliberazione avvia la consultazione pubblica relativamente al quantitativo dei diritti di utilizzo dei crediti internazionali per il periodo 2008-2020 da parte degli impianti ETS (termine consultazione: 15 gennaio h. 12).
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Da oggi, 20 gennaio, è disponibile, sul sito del Ministero dell’Ambiente, il modulo Excell in italiano che dovrà essere compilato dagli impianti soggetti al sistema Emissions Trading ai fini della comunicazione annuale relativa alle proprie emissioni di CO2. Anche l''informativa completa sulla modalità di invio è disponibile sul sito del Ministero.
La comunicazione deve essere sottoscritta dal gestore dell'impianto con firma digitale basata su un certificato qualificato ed inviata entro il 31 marzo 2014 (per le emissioni relative al 2013) a: [email protected].
La comunicazione deve essere corredata da una dichiarazione di verifica rilasciata da un verificatore accreditato da Accredia.
Il termine del 31 marzo è tassativo. Infatti, in caso di mancata trasmissione da parte del gestore della comunicazione delle emissioni entro tale data, si applicheranno le sanzioni previste dall’articolo 36 comma 5, del D.Lgs. 30/2013.
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Informiamo che è stato approvato oggi in Commissione ENVI del Parlamento Europeo l’ accordo raggiunto lo scorso 16 dicembre in trilogo sulla proposta di Regolamento CE sui gas fluorurati a effetto serra.
Il voto di oggi è un primo passaggio formale, a cui seguirà la votazione in seduta plenaria prevista nella sessione del 10-13 marzo a Strasburgo e infine l'adozione formale del Consiglio UE.
Ricordiamo che la Commissione Europea ha presentato la proposta di Regolamento a novembre 2012 con l’obiettivo di ridurre gradualmente (“phase down”) la quantità complessiva dei principali gas fluorurati a effetto serra immessi sul mercato UE fino a raggiungere un target di riduzione di quasi l’80% al 2030.
A giugno 2013 la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha adottato una posizione particolarmente ambiziosa, affidata al relatore verde Bas Eickhout (Paesi Bassi).
Confindustria ha monitorato attentamente l'evoluzione dei negoziati, sollevando il tema anche a livello europeo in ambito BusinessEurope, con cui ha collaborato attivamente per l'elaborazione di una posizione comune sugli aspetti di maggiore rilevanza per il sistema industriale europeo
Il testo approvato presenta importanti miglioramenti rispetto alla proposta iniziale della Commissione (ad esempio è stato eliminato il divieto di pre-carica delle apparecchiature prima dell’immissione nel mercato UE, sostituendolo con un sistema di tracciabilità delle quote di F-gas) e su diversi aspetti è stata attenuata la posizione particolarmente rigida del Parlamento europeo, circoscrivendo notevolmente il campo di applicazione di alcune disposizioni.
Gli aspetti di carattere trasversale e maggiormente rilevanti su cui Confindustria ha focalizzato la propria azione hanno riguardato l’opportunità di:
- garantire la coerenza tra diversi strumenti ed obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (possibilità di esenzione dai divieti in considerazione delle emissioni complessive di CO2 delle apparecchiature in accordo alla Direttiva Ecodesign)
- evitare livelli di riduzione troppo ambiziosi e irrealistici, in assenza di valide e consolidate alternative (la proposta della Commissione sul phase-down è stata ritenuta un compromesso accettabile tra le richieste più stringenti del Parlamento e quelle più realistiche degli Stati Membri, il campo di applicazione dei divieti è stato notevolmente circoscritto e in molti casi le tempistiche slittate)
- evitare ulteriori oneri economici e amministrativi (è stato mantenuto un meccanismo di allocazione gratuita delle quote)
Le principali posizioni di Confindustria sul tema sono disponibili tra i documenti di posizione della cartella "Cambiamenti climatici".
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Segnaliamo che all’interno della “libreria” della Comunità, nella cartella “cambiamenti climatici” , sottocartella "iniziative e politiche UE" sono disponibili gli articoli pubblicati oggi su alcuni quotidiani nazionali in merito al tema “cambiamenti climatici”. In particolare, negli articoli, vengono riportate le dichiarazioni nonché il testo integrale della lettera del Presidente Squinzi al Presidente del Consiglio, Letta, relativamente agli obiettivi climatici che la UE sta definendo per i prossimi anni. Inoltre, nella stessa cartella, è disponibile anche la lettera di Businesseurope al Presidente della Commissione europea, Barroso, sullo stesso tema.
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