Segnaliamo che sono disponibili le slide degli interventi presentati nel corso del convegno ENEA dello scorso 19 novembre sull’impatto del Regolamento REACH sull’industria del riciclo.
Il convegno è stato organizzato per discutere e approfondire questo tema con particolare attenzione alla relazione tra autorizzazione REACH e sostanze/materiali recuperati.
Nel corso dell'evento sono state previste le testimonianze di alcuni settori industriali del Sistema confederale che hanno descritto alcune buone pratiche applicate a livello nazionale e un intervento di Confindustria, con una breve illustrazione del lavoro di approfondimento svolto negli ultimi mesi su questo tema.
Il tema è, infatti, di particolare interesse per il Sistema confederale, in quanto le imprese operanti in diversi settori industriali sono particolarmente impegnate nelle attività di recupero, in linea con le politiche ambientali dell’Unione europea in materia di gestione dei rifiuti e di efficienza delle risorse.
È essenziale che il REACH non comporti complicazioni nel quadro generale dell’attività di recupero, anche in considerazione del fatto che la maggior parte delle imprese che operano in questo campo sono di piccole e medie dimensioni.
In particolare, la richiesta di autorizzazione prevista dal REACH è particolarmente onerosa e presuppone numerose informazioni e approfondimenti. Inoltre, va considerato che con il tempo un numero sempre maggiore di sostanze SVHC potrà essere inserito in Allegato XIV (autorizzazione) e un recuperatore potrebbe dover presentare diverse richieste di autorizzazione per uno stesso materiale recuperato.
Confindustria ha ritenuto, pertanto, opportuno avviare un confronto al proprio interno sul tema e ha elaborato alcune proposte che sono state portate all’attenzione dei Ministeri competenti e brevemente presentate in occasione del Convegno.
Il documento di osservazioni e proposte è disponibile tra i documenti di posizione riportati nella cartella REACH.