Dall'11 al 14 Novembre c.a. si è svolta una missione esplorativa in West Virginia organizzata dal Dipartimento del Commercio dello Stato del West Virginia e da Discover the Real WV Foundation, Inc., cui Confindustria ha preso parte in qualità di ospite degli organizzatori.
L'iniziativa è nata con l'intento di far conoscere alle aziende, sia americane che straniere, il business environment del West Virginia con particolare riguardo agli sviluppi locali dell’industria dello shale gas e alle opportunità di investimento nei settori chimico e petrolchimico.
Alla missione hanno partecipato 14 rappresentanti di: enti promozionali (come la JETRO giapponese) e imprese, tra cui una polacca, una francese e una italiana (Met Development del Gruppo Maire Tecnimont).
La missione è partita da Pittsburgh in Pennsylvania, ex Steel City e ora rinomata per le sue pratiche ecologiche e l'abbattimento di emissioni oltre che per i green building.
La città è un hub ospedaliero - guidato dalla UPMC-University of Pittsburgh Medical Center, uno dei più importanti provider sanitari al mondo - ospita 35 college e università, è leader nella biomedicina e nella tecnologia, dove Uber testa le auto senza pilota e Google ha il suo centro strategico.
La presenza italiana conta poco più di dieci aziende tra cui Agip, Ansaldo STS, Danieli, Marcegaglia e Tenova.
La scelta di Pittsburgh, come punto di arrivo della delegazione, è stata strategica per via del suo posizionamento, ossia a 120 km da Morgantown, tappa iniziale della missione nello Stato del West Virginia.
Il mega investimento di $83 miliardi di China Energy, annunciato contemporaneamente alla missione nell’ambito della visita a Pechino del Presidente Trump, ha destato ampio gradimento tra gli organizzatori che hanno riconosciuto i benefici di un tale investimento sul territorio, ma anche tra le imprese della chimica per i vantaggi derivanti da una più intensa attività di estrazione del gas.
Nel corso della missione il Senatore Joe Manchin, di origini italiane, ha manifestato tutto il supporto della sua amministrazione a facilitare qualsiasi tipo di insediamento sul territorio - grande, medio o piccolo che sia - nonché a risolvere eventuali questioni burocratiche pur di velocizzare pratiche, procedure e permessi.
Professori universitari, ricercatori, tecnici ed esperti dell'industria locale hanno presentato lo stato di sviluppo dei giacimenti e del tessuto industriale locale, le tecnologie di estrazione del gas naturale e l’alto livello di ricerca e innovazione in materia, la differenziazione di utilizzo nell'industria delle risorse locali presenti e le attività di formazione tecnica della forza lavoro.
Sono state inoltre organizzate delle visite: al Parco tecnologico regionale del West Virginia, all'Advanced Technology Center (centro tecnologico inserito all'interno della Chemical Alliance Zone) e all'incubatore MATRIC, il Mid-Atlantic Technology, Research & Innovation Center. Per concludere è stato previsto un interessante incontro con il management della Dow Chemicals, leader nei settori specialty e materiali avanzati, agrochimica e materie plastiche, con una successiva visita al sito industriale.
Tutte le visite di cui sopra hanno incluso delle sessioni preliminari di presentazione di best practice aziendali e approfondimenti su facilitazioni e sinergie disponibili, alimentando altresì un costruttivo scambio di informazioni con i partecipanti.
Tra gli aspetti più rilevanti emersi, a favore di una eventuale espansione industriale in West Virginia, vi é il fattivo e concreto supporto di tutte le amministrazioni, statale e federale, delle agenzie di sviluppo e delle università e aziende, dal governatore al senatore, dai presidi ai professori, dagli imprenditori ai manager che già operano in loco.
Il costo del doing business nello Stato è del 14% inferiore alla media nazionale ed il livello fiscale, il costo del lavoro e quello dell'energia sono del tutto competitivi se paragonati ad altri stati USA.
Pertanto, per le imprese specializzate nella realizzazione di prodotti e servizi per la distribuzione e l'utilizzo del gas naturale, per i produttori di piccoli impianti industriali e del comparto elettromeccanico specializzato oltre che, naturalmente, della chimica e della plastica si dischiudono buone opportunità in West Virginia sia di business che di investimento che, in questo momento, risultano tempestive, vantaggiose e strategiche in un’ottica di futura crescita sul mercato americano.
Nel caso particolare dell’industria chimica si usufruirebbe, inoltre, dell'avanzamento dell'industria e della ricerca in questo settore che comporta: una maggiore efficienza produttiva, un minimo impatto ambientale e un risparmio dei costi, proprio grazie alla tecnologia avanzata dei metodi di estrazione.
Gli Stati Uniti, ed il West Virginia in particolare, stanno per diventare uno dei massimi produttori ed esportatori globali di gas di scisto, grazie alle grandissime riserve di questo gas presenti sul territorio, alla spinta e al supporto governativo, all’energia a basso costo, alle nuove tecnologie, ai metodi di perforazione innovativi e all'affluenza di ingenti capitali privati nei progetti di shale gas.
Un possibile seguito da dare a questa missione, nel corso dell'anno prossimo, potrebbe prevedere l'organizzazione di un evento di presentazione delle opportunità nel West Virginia da concordare con le associazioni potenzialmente più interessate, valutandone in alternativa l'inserimento in un evento mirato in Italia.
Si invitano le associazioni a trasmettere, alle proprie aziende interessate, gli esiti di questa iniziativa e le presentation qui allegate.
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