Lo scorso 8 settembre il Consiglio Europeo ha approvato un nuovo pacchetto di sanzioni economico-finanziarie contro la Russia, annunciate con lettera congiunta dei presidenti del Consiglio Europeo Van Rompuy e della Commissione Barroso e ufficializzate oggi con la pubblicazione del Regolamento n. 960. Oggetto delle nuove sanzioni sono i medesimi settori già colpiti con provvedimento del 31 luglio: mercato dei capitali, beni dual use e tecnologie per uso petrolifero.
In sintesi il regolamento attuativo delle nuove misure - che per opportuna informazione si trasmette in allegato - prevede:
Beni Dual USE: Divieto di vendere, fornire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie dual use incluse nell’allegato 1 del Regolamento 428/2009 del 5 Maggio 2009, anche se non originarie dei paesi UE, alle seguenti società russe:
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JSC Sirius (optoelettronica per fini civili e militari)
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OJSC Stankoinstrument (ingegneria meccanica per fini civili e militari)
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OAO JSC Chemcomposite (materiali per fini civili e militari)
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JSC Kalashnikov (armi leggere)
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JSC Tula Arms Plant (sistemi di armi)
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NPK Technologii Maschinostrojenija (munizioni)
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OAO Wysokototschnye Kompleksi (sistemi antiaerei e anticarro)
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OAO Almaz Antey (impresa di proprietà dello Stato; armi, munizioni, ricerca)
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OAO NPO Bazalt (impresa di proprietà dello Stato, produzione di macchine per la produzione di armi e munizioni)
Alle medesime società è inoltra vietata la fornitura di servizi di assistenza tecnica, finanziaria o di assicurazione dei crediti all’export collegati a tecnologie duali. Tali divieti non dovranno arrecare pregiudizio all’esecuzione di obbligazioni derivanti da contratti firmati prima del 12 settembre 2014 o alla prestazione di assistenza necessaria per la manutenzione e la sicurezza delle capacità esistenti all'interno dell'UE e non si applicheranno ad operazioni collegate all’industria aeronautica civile e aerospaziale, per scopi non militari e utilizzatori finali non militari, nonché ad operazioni finalizzate al mantenimento della sicurezza degli impianti nucleari civili all’interno dell’UE.
Tecnologie sensibili: Divieto di fornitura, diretta o indiretta, dei servizi di i) trivellazione, ii) prove pozzi, iii) carotaggio e completamento, iv) fornitura di strutture galleggianti specializzate collegati all’esplorazione e produzione petrolifera in acque profonde, esplorazione e produzione petrolifera nella regione artica o a progetti di sfruttamento dello shale oil in Russia. Tale divieto non dovrà arrecare pregiudizio all’esecuzione di obbligazioni derivanti da contratti firmati prima del 12 settembre e dai loro contratti accessori, o ad operazioni necessarie a prevenire o mitigare seri rischi per la salute umana e ambientale.
Accesso al mercato dei capitali UE: Divieto di acquisto, vendita, prestazione di servizi d'investimento e assistenza all'emissione, diretti o indiretti, o qualunque altra negoziazione su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario con scadenza superiore a 90 giorni, emessi successivamente al 1° agosto 2014 fino al 12 settembre 2014, o con scadenza superiore a 30 giorni, emessi successivamente al 12 settembre 2014, da parte dalle banche SBERBANK, VTB BANK, GAZPROMBANK, VNESHECONOMBANK e ROSSELKHOZBANK, o da società aventi sede fuori dall’UE e da loro controllate, direttamente o indirettamente, per oltre il 50%.
Sono inoltre vietati l'acquisto, la vendita, la prestazione di servizi d'investimento e l'assistenza all'emissione, diretti o indiretti, o qualunque altra negoziazione su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario con scadenza superiore a 30 giorni, emessi successivamente al 12 settembre 2014 dalle seguenti società attive nella produzione e vendita di tecnologie militari: OPK OBORONPROM, UNITED AIRCRAFT CORPORATION, URALVAGONZAVOD e dalle società ROSNEFT, TRANSNEFT, GAZPROM NEFT (controllate per oltre il 50% dallo stato che detengano asset superiori al 1 trilione di rubli e i cui ricavi derivino per oltre il 50% dalla produzione o trasporto di petrolio) o da società aventi sede fuori dall’UE e da loro controllate per oltre il 50%.
In aggiunta 24 personalità russe e ucraine (i cui nominativi sono riportati nel regolamento 961, anch’esso allegato) sono state incluse nell'elenco delle persone sottoposte al blocco dei visti ed al congelamento degli asset detenuti all'estero; fra essi, rappresentanti della leadership di Donbass, del Governo della Crimea nonchè uomini politici e oligarchi russi. In totale sono oggi 119 le persone e 23 le società ed enti sottoposti a tali misure.
Nell’annunciare il nuovo pacchetto di sanzioni, il Presidente del Consiglio Ue Van Rompuy ha affermato che l'Unione Europea è pronta a rivedere tali nuove misure alla luce dell’evoluzione sul campo del cessate il fuoco e del piano di pace tra Kiev e i ribelli ucraini.
REGOLAMENTO (UE) N. 9602014.pdf|Visualizza dettagli
Reg_961_2014_12 settembre 2014 (2).pdf|Visualizza dettagli