La scorsa settimana la Commissione europea ha pubblicato la proposta di revisione del Sistema delle Preferenze Generalizzate (SPG) dell'UE, che sarà attuata per il periodo 2024-2034.
Il sistema SPG ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle economie più deboli offrendo un accesso più facile al mercato dell’UE per le merci esportate dai paesi in via di sviluppo, attraverso la rimozione o riduzione dei dazi all'import.
La riforma proposta mantiene la struttura del regime attuale organizzato in tre accordi di accesso al mercato - vale a dire l'SPG standard, gli incentivi speciali SPG + e l'accordo "Everything But Arms Arrangement for Least Developed Countries (LDCs)”, mentre intende riorientare le preferenze verso i paesi più bisognosi, sostenendo la diversificazione economica, salvaguardando nel contempo la competitività dell'industria dell'UE.
Tra i principali aspetti si evidenzia:
- L’introduzione dei principi di base del Green Deal europeo e il rispetto delle convenzioni fondamentali sui diritti umani e del lavoro quali criteri determinati per l’inclusione dei paesi beneficiari dell’SPG;
- Lo snellimento del processo di ritiro delle preferenze reso più rapido in casi di violazioni eccezionalmente gravi;
- L’elenco dei prodotti beneficiari non subisce sostanziali cambiamenti;
- L’introduzione (dal 2020) della figura del Chief Trade Enforcement Officer (CTEO) per rafforzare il monitoraggio dell’applicazione delle norme e del rispetto degli impegni sottoscritti. Viene inoltre introdotto il punto di ingresso unico (SEP) attraverso il quale la Commissione riceve denunce sul mancato rispetto degli impegni SPG;
- L’utilizzo di diversi meccanismi per garantire la tutela degli interessi delle industrie europee: esclusione dei paesi che diventano a “reddito medio-alto”; perdita delle preferenze per specifiche categorie di prodotti che si ritiene siano diventate sufficientemente competitive; utilizzo di misure di salvaguardia da parte dell’industria europea attivate da una denuncia documentata o applicate automaticamente (per i settori tessile, agricolo e della pesca) in presenza di un aumento delle importazioni da un paese beneficiario dell’SPG che ha causato o minaccia di causare gravi difficoltà economiche per un determinato settore.
Si trasmette in allegato la proposta della Commissione, i relativi allegati e una sintesi dela valutazione d’impatto.
Il processo legislativo accelererà ora con discussioni in seno al Consiglio e al Parlamento europeo, e per poter fornire al nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale elementi utili per definire la posizione italiana, vi chiediamo di voler condividere vostri commenti entro l’8 ottobre prossimo ([email protected]).
Proposta Regolamento.pdfVisualizza dettagli
Allegati.pdfVisualizza dettagli
Sintesi Valutazione d'Impatto.pdfVisualizza dettagli