La scorsa settimana la Commissione europea, alla luce della decisione del Regno Unito di non chiedere estensioni del periodo di transizione, ha adottato una nuova Comunicazione sulla “readiness”, scaricabile a questo link.
Come noto, a partire dal 1° gennaio 2021 interverranno cambiamenti operativi negli scambi fra UE e Regno Unito, indipendentemente dalla conclusione o meno di un accordo sulle relazioni future. Infatti, da tale data il Regno Unito uscirà dal mercato unico e dall'Unione doganale (fatte salve le eccezioni previste dal Protocollo sull’Irlanda del Nord), venendo meno la libera circolazione di persone, merci e servizi. UK non parteciperà più al regime fiscale UE (IVA e accise) né tantomeno alle politiche e ai programmi dell’UE.
La Comunicazione "Getting ready for change”della Commissione analizza, settore per settore, i principali ambiti che subiranno cambiamenti. Ad essa si affiancano gli oltre 100 avvisi indirizzati ai soggetti interessati dal processo, già predisposti durante i negoziati di recesso, che la Commissione sta nel frattempo aggiornando e che sono disponibili a questo link.
Per quanto riguarda il commercio di beni, sono degni di nota in particolare:
- Le nuove formalità doganali per l’import in UE (es. EORI e AEO). Per l’export UE, UK ha dichiarato di voler far ricorso a un sistema di controlli semplificati, almeno in via temporanea, con un phasing-in graduale dei controlli e delle formalità. Tuttavia, sarebbe in dubbio la compatibilità di tale impostazione con le regole dell’OMC, quindi andrà valutato ogni sviluppo al riguardo.
- La verifica dell’origine anche con riferimento al fatto che UK cesserà di beneficiare degli accordi preferenziali fra UE e paesi terzi, il trattamento tariffario e i regimi IVA e accise.
- Le certificazioni di conformità, autorizzazioni, etichettatura che non saranno più validi se emessi da un’autorità UK ai fini dell’immissione sul mercato UE.
In materia di servizi: sostanziali cambiamenti interverranno per i servizi finanziari, ma anche nei trasporti in particolare aerei, ferroviari e stradali.
Da segnalare, infine, anche i cambiamenti in ambito di riconoscimento delle qualifiche professionali, nel diritto societario, nei diritti di proprietà intellettuale e nel trasferimento e protezione dei dati personali (su cui si attende un’eventuale adequacy decision da parte della UE).