Tunisi, 12 gennaio 2021- Il Presidente di BUSINESSMED e Vice Presidente per l'Internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello, ha aperto il webinar "The BCD, a trade and investment mechanism to stimulate regional economic recovery " con la partecipazione di rappresentanti dell'Unione Europea, membri e partner dell'organizzazione.
L'evento ha avuto l'obiettivo di presentare il BUSINESS Country Desk (BCD) un nuovo strumento digitale sviluppato da BUSINESSMED con l'obiettivo di fornire all'ecosistema imprenditoriale euromediterraneo una piattaforma accessibile che garantisca un supporto tecnico e umano alle imprese, agli imprenditori e agli investitori della regione euro-mediterranea.
La piattaforma è ancora in fase di sperimentazione. Il lancio ufficiale e la finalizzazione di tutti i servizi si svolgerà al margine di un evento internazionale previsto nel corso di quest'anno
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L’accordo di libero scambio UE – UK, entrato in vigore il 1°gennaio scorso, prevede lo status di esportatore registrato (registrazione al sistema REX) per attestare l’origine preferenziale delle merci di valore superiore a € 6.000 e beneficiare quindi del regime preferenziale previsto dall’accordo.
Ai fini di rendere più snella la procedura di acquisizione di tale status, la Commissione europea ha attivato il Portale dell’Operatore per il REX https://customs.ec.europa.eu/gtp/ mediante il quale le richieste di registrazione al sistema REX potranno essere presentate in via elettronica a partire dal 25 gennaio 2021.
Lo stesso portale dovrà essere utilizzato dagli operatori anche per la presentazione di eventuali richieste di modifica successive alla registrazione.
Al momento l’utilizzo della forma elettronica è facoltativo: nella fase iniziale – indicativamente fino alla prima metà del 2021 - gli operatori potranno scegliere se presentare domanda tramite istanza cartacea o tramite Portale REX.
L’Agenzia delle Dogane, con Circolare 4/2021, fornisce le istruzioni per l’utilizzo del Portale
Modified on by Laura Travaglini 4BE86816-A479-43D8-4125-66E2005E805D [email protected]
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Il 1° gennaio 2021, la Commissione europea ha pubblicato sul proprio sito la nuova versione, datata 31 dicembre 2020, del Trade and Cooperation Agreement (TCA), disponibile anche in italiano.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=uriserv%3AOJ.L_.2020.444.01.0014.01.ENG
La Commissione ha inoltre messo a disposizione una checklist che evidenzia i cambiamenti più rilevanti relativi a UK in quanto Paese terzo rispetto allo status di Stato Membro.
Tali informazioni sono disponibili alla pagina "The EU-UK Trade and Cooperation Agreement", in fase di continuo aggiornamento (nella stessa si suggerisce di fare comunque riferimento ai testi redatti in lingua inglese per accedere alla documentazione più aggiornata).
https://ec.europa.eu/info/relations-united-kingdom/eu-uk-trade-and-cooperation-agreement_en
Il 31 dicembre 2020, il governo UK ha invece reso pubblica la nuova versione del Border Operating Model, guidance per gli operatori economici che aggiorna la versione dello scorso ottobre anche con l’integrazione di schemi e mappe riassuntive.
https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/948978/December_BordersOPModel_Medium.pdf
Tra le più recenti pubblicazioni UK, anche il "Border Operating Model - Case Studies" che riporta i diversi scenari cui gli operatori potrebbero far fronte nelle operazioni di esportazione ed importazione tra UE e GB a partire dal 1° gennaio 2021.
https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/949044/BordersOpModel_Case_Studies.pdf
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Si informa che l’Ambasciata d’Italia a Luanda ha segnalato l'autorizzazione concessa al Ministero delle Comunicazioni dell'Angola, con il Decreto del Presidente della Repubblica dell’Angola. n. 2/21 dell'11.01.2021, per la realizzazione di una gara con procedura semplificata del valore di 10.990.000,00 euro per l'acquisizione di materiale software, hardware e la formazione del personale per la creazione di un sistema di osservazione della terra. I dati ottenuti, una volta elaborati, verranno utilizzati, attraverso appositi applicativi, nei diversi settori d'interesse. Seguiranno informazioni sui prossimi sviluppi del progetto e della relativa gara.
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Si informa che il prossimo 21 gennaio, dalle ore 9.15 alle ore 12.00 (CET), si terrà l’ultima tavola rotonda dell’ASEAN-Italy High Level Dialogue 2020.
La tavola rotonda, dal titolo “Tools for economic cooperation: looking forward to a brighter 2021”, sarà dedicata al tema della cooperazione economica e regionale.
Sarà quindi approfondito il tema della cooperazione bilaterale tra Italia e paesi ASEAN, con un focus sulle competenze e la collaborazione che l'Italia può offrire.
Saranno inoltre analizzati i principali e più efficaci strumenti per rafforzare le relazioni bilaterali, dai meccanismi di finanziamento agli accordi di libero scambio.
Si rimette in allegato brochure dell’evento con il link per la registrazione.
Si prega di voler dare la massima diffusione presso le aziende associate.
4' Digital Round Table_High Level Dialogue ASEAN Italy 2020.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Giovanni Maresca A977308B-F564-CEF3-C125-74C6004BB1FA [email protected]
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Il 30 dicembre scorso lo United States Trade Representative ha pubblicato il decreto n. 0042 con il quale modifica per la terza volta le misure compensative sull’import dall’Unione Europea in vigore dal 18 ottobre 2019 a seguito della pronuncia WTO sul caso Airbus (le prime due revisioni sono datate 14/02/2020 e 12/08/2020).
Il provvedimento, disponibile nella versione ufficiale a questo link, introduce due nuove categorie di prodotti originari da Francia e Germania sottoposti a misure compensative, lasciando inalterato il quadro di riferimento per i restanti Paesi dell’UE, Italia inclusa.
Nel dettaglio, gli aggiornamenti introdotti entreranno in vigore il 12 gennaio p.v. e riguardano nell’ordine:
- Con la cd. Part n. 18, vengono applicati dazi ad valorem del 25% su una serie di vini fermi e alcolici quali cognac o acqua vite provenienti da Francia e Germania. I 12 codici doganali interessati sono: 2204.21.20, 2204.21.30, 2204.21.60, 2204.21.80, 2204.22.20, 2204.22.40, 2204.22.60, 2204.22.80, 2204.29.61, 2204.29.81, 2204.30.00, 2208.20.20;
- Con l’introduzione della Part n.19 (sempre applicabile soltanto a Germania e Francia) vengono introdotti dazi del 15% su alcune tipologie di parti di aeromobili dal peso a vuoto superiore a 30.000 kg. Nel dettaglio sono colpiti ali, fusoriere, stabilizzatori verticali e orizzontali e sezioni di essi.
Il decreto non incide sulle tariffe del 15% finora applicate sugli aeromobili realizzati nei quattro paesi membri del consorzio Airbus e su quelle del 25% che gravano su prodotti alimentari e manifatturieri provenienti dai 27 paesi UE, che continueranno pertanto a rimanere in vigore.
Secondo dichiarazioni dell’amministrazione statunitense, le ragioni politiche di quest’ultima revisione sono da attribuire alla metodologia di calcolo dei prodotti sottoposti a tariffe addizionali che l’Unione Europea ha utilizzato lo scorso novembre in virtù del parallelo caso Boeing (si veda nostra Nota di Aggiornamento del 10/11/2020). Lo USTR ha lamentato infatti che nella determinazione dei propri dazi, l’UE abbia preso a riferimento le statistiche relative ai primi mesi del 2020, quando già i flussi commerciali fra Europa e Stati Uniti avevano subito una riduzione consistente a causa della pandemia da Covid-19, ampliando in questo modo le tipologie di prodotti colpiti.
Nel file allegato è disponibile l’elenco consolidato dei codici doganali interessati dai dazi Airbus aggiornato al decreto dello scorso 30 dicembre, con l’indicazione per ciascuno della categoria merceologica di riferimento, del dazio MFN applicato dagli USA e della tariffa addizionale imposta a seguito della pronuncia del WTO (le modifiche rispetto alla precedente revisione sono riportate in rosso).
Effetti per l’Italia. Alla luce dell’ultima review of action, la posizione dell’Italia non appare nella sostanza mutata rispetto al decreto che dal 18 ottobre 2019 ha imposto dazi su circa 7,5 miliardi di USD di import dall’UE e che colpito con tariffe del 25% prodotti iconici del made in Italy alimentare come formaggi, liquori e alcune categorie di salumi. Nel dettaglio, il nostro Paese resta coinvolto in 9 delle 19 “Parti” in cui sono suddivisi i beni oggetto dei dazi compensativi, risultando il 5° paese UE più penalizzato, per un valore di beni importati dagli USA nel 2018 pari a 468 milioni di USD (meno dell’1% del nostro export totale nel mercato statunitense).
Elenco Prodotti oggetto dazi compensativi ex caso Airbus (rev 30 dicembre 2020).pdf|Visualizza dettagli
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Si allega il documento informativo sui temi, servizi ed attività in materia di contraffazione e P.I. di interesse per le Associazioni e imprese, reso disponibile dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale-UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico.
Si riportano a seguire alcune novità segnalate:
· Indicazioni Geografiche prodotti non agroalimentari. La Commissione europea (DG GROW) sta esplorando l’opportunità di introdurre un regime di protezione delle IG per prodotti non agroalimentari, analizzandone i possibili costi e benefici. L’iniziativa rientra nell’ambito del piano di azione sulla proprietà intellettuale (adottato nel novembre scorso) e la Commissione ha stabilito una tabella di marcia da implementare nel corso del 2021 (predisposizione di una valutazione di impatto più approfondita e di eventuali proposte legislative). Per maggiori informazioni: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12778-Geographical-indication-protection-at-EU-level-for-non-agricultural-products
· Consultazione Pubblica sull’accordo commerciale UE-Colombia/Perù/Ecuador. Aperta il 14 gennaio scorso con l’obiettivo di valutarne l’impatto (relativamente ad aspetti quali ostacoli non tariffari, diritti di proprietà intellettuale ecc.), individuando, in particolare, i settori che hanno beneficiato o sono stati influenzati negativamente dall’attuazione dell’accordo. La consultazione si concluderà l’8 aprile p.v. Per maggiori informazioni e per partecipare: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/2085-Ex-post-evaluation-of-the-EU-Colombia-Ecuador-Peru-Trade-Agreement/public-consultation
· Servizio Easyfiling a supporto delle PMI che intendono procedere con la registrazione di un marchio in ambito europeo, attivato il 18 gennaio scorso sul sito dell’EUIPO (https://euipo.europa.eu/ohimportal/en/news/-/action/view/8472821). Si tratta di nuova applicazione mobile-friendly che combina l’intelligenza artificiale e le ultime tecnologie per semplificare il deposito elettronico dei marchi. Un assistente virtuale interattivo faciliterà gli utenti nella selezione di prodotti e servizi già precedentemente approvati, nonché nell’individuazione di marchi già registrati.
· Servizio FAST TRACK per la registrazione di marchi e disegni, attivo sul sito dell’EUIPO (https://euipo.europa.eu/ohimportal/en/online-services/register-with-fasttrack).
Come di consueto, nella nota dell’UIBM sono elencati i servizi e gli strumenti anticontraffazione e di enforcement dedicati alle imprese, tra i quali: - la linea diretta anticontraffazione; - lo sportello tecnologie anticontraffazione; - i database per le istanze di tutela doganale; - i desk di assistenza anticontraffazione operativi presso le sedi ICE di Pechino, Istanbul, Mosca e New York (i cui contatti di riferimento sono disponibili a pag. 18).
Nota MISE_UIBM_aggiornamenti gennaio 2021.pdf|Visualizza dettagli
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Si riportano a seguire alcuni aggiornamenti relativi al procedimento di salvaguardia, avviato il 23.10.19, riguardante le importazioni di alcuni prodotti siderurgici nei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo-CCG (rif. comunicazioni del 5.08.2020 e 31.10.2019). Le competenti autorità locali hanno reso noto di aver proceduto ad un aggiornamento dell’ambito di applicazione della procedura. In allegato il provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 gennaio u.s. In particolare, saranno oggetto di indagine anche i seguenti prodotti:
No.
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Steel Categories according to the Official Gazette volume (23)
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HS Code
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3
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Metallic Coated Steel
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721230
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5
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Reinforced Steel Bars and Wire Rod
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721710; 721720; 721730; 721790; 722100; 722300; 722920; 722990
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7
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Sections
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730110
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9
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Welded and Seamless Pipes and Tubes
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730431; 730590; 730840; 730890
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mentre sono stati esclusi i seguenti codici tariffari:
No.
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Steel Categories according to the
Official Gazette volume (23)
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HS Code
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1
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Flat Hot Rolled Coils and Sheets
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720827; 720837; 720838; 720839; 720851; 720853; 720854; 721113; 721114; 721119
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2
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Cold Rolled Flat Steel Coils and Sheets
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720926; 720918; 720917; 720916; 720927; 722550; 720990; 720928
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9
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Welded and Seamless Pipes and Tubes
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730424; 730520; 730531; 730611; 730619; 730640
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Eventuali commenti/osservazioni potranno essere presentati entro i 7 giorni successivi alla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.
GCC_SFG steel products_Official Gazette January 5 2021.pdf|Visualizza dettagli
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Si riportano a seguire le informazioni relative a procedimenti attivati da paesi terzi nei confronti dell’UE o di singoli Stati membri:
1) India - avvio sunset review dazi anti-dumping sulle importazioni di fenolo (codice tariffario di riferimento 29071110) provenienti dall’UE e Singapore. Le misure sono in vigore dall’8 marzo 2016. Il periodo di riferimento dell’inchiesta: dal 01/07/2019 al 30/06/2020. In allegato copia della notifica delle competenti Autorità indiane.
1
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Product:
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Phenol
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2
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Country taking action:
|
India
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3
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EU Countries concerned:
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EU
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4
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Type of case:
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Anti- dumping
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5
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Status + date:
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DGTR initiated a Sunset Review following an application filed by the petitioner alleging continuation or recurrence of dumping of subject goods, originating in and exported from the subject countries - 31 December 2020
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6
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Tariff codes:
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29071110
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7
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Comments:
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- The initial investigation was launched on 15 October 2014 [F. No. 14/13/2014-DGAD]
- Deadline for submissions: 30 January 2021
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INDIA_sunset review_phenol_Initiation Notification (31_12_2020).pdf|Visualizza dettagli
2) Brasile - riesame misure AD su importazioni di tubi in gomma elastomerica. Sulla base di quanto comunicato dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia, si informa che le competenti Autorità locali hanno recentemente reso noto di aver introdotto una proroga di due mesi (a partire dal 22 aprile 2021) dei termini previsti per la conclusione della procedura di riesame delle misure antidumping sull’import di tubi in gomma elastomerica prodotti in Italia, Germania ed Emirati Arabi Uniti (procedimento amministrativo SECEX N.52272.004363/2020-70). Il procedimento, avviato il 22 giugno scorso a seguito di richiesta presentata dall’impresa locale Armacell, riguarda i prodotti generalmente classificati sotto la voce 40091100 della Nomenclatura Comune MERCOSUR. Ulteriori informazioni sono reperibili al seguente indirizzo web: https://www.in.gov.br/en/web/dou/-/circular-no-82-de-10-de-dezembro-de-2020-293523210 o al seguente recapito di posta elettronica: [email protected].
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Si riportano a seguire le informazioni relative a procedimenti attivati da paesi terzi nei confronti dell’UE o di singoli Stati membri:
1) Malesia - Chiusura procedimento di salvaguardia concernente le importazioni di prodotti in ceramica per pavimenti e rivestimenti (avviato il 13 settembre scorso – rif. informativa del 17.09.2020). Le autorità malesi hanno deciso di concludere il caso, non essendo stato accertato il nesso causale tra le crescenti importazioni nel Paese ed il danno alla produzione nazionale. In allegato la documentazione di riferimento.
Product
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Ceramic floor and wall tiles
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Country taking action
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Malaysia
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EU Countries Concerned
|
Erga omnes
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Type of Case
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Safeguard
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Status + Date
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Termination – 7 January 2021
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Tariff codes
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6907.21 6907.22 6907.23
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Comext extraction:
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Comments
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- Initiation was on 13 September 2020
- Termination decision and Preliminary determination report attached for reference
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Malaysia_[Non-Confidential] SG-Ceramic Floor & Wall Tiles_PD Report-.pdf|Visualizza dettagli
Malaysia_ceramic floor&tyles_notice_PU(B)122021 - Negative PD-.pdf|Visualizza dettagli
2) Turchia – il 9 gennaio u.s. le autorità turche hanno avviato una nuova inchiesta antidumping sulle importazioni di prodotti laminati a caldo in acciaio non legato o legato originari o esportati dall’Unione europea e dalla Corea del Sud. Le parti interessate dispongono di 37 giorni di tempo dalla notifica del provvedimento per presentare propri commenti/osservazioni e rispondere al questionario. In allegato le statistiche rese disponibili dalla Commissione europea relative alle esportazioni UE del prodotto in esame.
Product
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Hot Rolled Steel Products
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Country taking action
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Turkey
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EU Countries concerned
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EU (South Korea)
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Type of case
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Anti- dumping
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Status + date
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The Ministry of Trade initiated an anti-dumping investigation on imports of alloy or non-alloy hot rolled steel products – 9 January 2021
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Tariff codes
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7208.10.00, 7208.25.00, 7208.26.00, 7208.27.00, 7208.36.00, 7208.37.00, 7208.38.00, 7208.39.00, 7208.40.00, 7208.52.10, 7208.52.99, 7208.53.10, 7208.53.90, 7208.54.00, 7211.13.00, 7211.14.00, 7211.19.00, 7212.60.00, 7225.19.10, 7225.30.10, 7225.30.30, 7225.30.90, 7225.40.15, 7225.40.90, 7226.91.20, 7226.91.91, 7226.91.99
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Comments
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The notification is published on: https://www.resmigazete.gov.tr/eskiler/2021/01/20210109-4.htm
Deadline for registration, reply to the questionnaire and submissions is 37 days from the notification date. Please see attached the statistics for the 2015-2020 period
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Turkey Hot Rolled Steel 2021 pivot.xlsx|Visualizza dettagli
Contatti presso la Commissione Europea per ogni eventuale informazione/approfondimento - E-mail: [email protected]; Webpage: http://ec.europa.eu/trade/policy/accessing-markets/trade-defence/actions-against-exports-from-the-eu/
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Lo scorso 30 dicembre, dopo circa sette anni di negoziati, Unione Europea e Cina hanno raggiunto l’intesa politica per un Accordo bilaterale in tema di investimenti reciproci. Obiettivo del CAI - Comprehensive Agreement on Investment - è definire una nuova cornice normativa per gli investimenti europei in Cina e cinesi in Europa, migliorando per entrambe le parti le condizioni di accesso ai due mercati. In particolare, l’accordo si propone di disciplinare aspetti quali la trasparenza, la prevedibilità e la certezza del diritto a cui sono sottoposte le imprese europee che investono in Cina, garantendo un trattamento equo e la tutela da pratiche discriminatorie. Il CAI affronta inoltre aspetti come il trasferimento forzato di tecnologie, il ruolo delle imprese statali (SOEs), la trasparenza dei sussidi pubblici, nonché questioni che negli anni hanno assunto crescente rilevanza in ambito commerciale come lo sviluppo sostenibile, la responsabilità sociale d’impresa o la tutela di standard ambientali. Sotto questi profili, l’Accordo con l’UE rappresenta il più ambizioso che la Cina abbia mai concluso con un paese terzo.
Caratteristiche dell’Accordo. Il CAI garantirà agli investitori dell'UE un migliore accesso ad un mercato di 1,4 miliardi di consumatori, permettendo di competere con le realtà nazionali cinesi in condizioni di maggiore reciprocità e favorendo in questo modo la crescita e lo sviluppo internazionale dell’industria europea. Negli ultimi 20 anni lo stock di IDE europei verso la Cina ha raggiunto i 140 miliardi di euro, a fronte di circa 120 di investimenti cinesi in Europa; valori che, per quanto in aumento, rimangono relativamente modesti rispetto alle dimensioni e al potenziale dell’economia cinese. In termini generali, il CAI rende vincolante gli impegni assunti dalla Cina negli ultimi anni in materia di liberalizzazione degli investimenti, impedendo eventuali passi indietro da parte delle autorità di Pechino. Consente inoltre all'UE di ricorrere ad un meccanismo di risoluzione delle controversie in caso di violazione degli impegni. In aggiunta, sono state accolte le richieste dell’UE di garantire nuove condizioni di accesso al mercato e l’eliminazione di restrizioni quantitative ad oggi in vigore quali limiti di capitale o requisiti di joint venture in diversi settori. Sul piano interno, l’UE ha mantenuto le condizioni vigenti in settori sensibili come energia da fonti convenzionali, agricoltura, pesca, audiovisivi e servizi pubblici.
Principali impegni assunti dalla Cina.
- Industria manifatturiera: la Cina ha assunto impegni ambiziosi in tema di accesso al mercato con esclusioni limitate ai settori caratterizzati da una significativa sovraccapacità produttiva. La Commissione ritiene che ciò corrisponda in termini di ambizione al livello di apertura finora garantito dal mercato europeo.
- Automotive: la Cina ha accettato di eliminare gradualmente i requisiti di joint venture previsti per il settore, impegnandosi a garantire l'accesso al mercato per i nuovi veicoli energetici.
- Servizi finanziari: la Cina aveva già avviato un processo di progressiva liberalizzazione del settore dei servizi finanziari e si impegna a garantire per il futuro tale apertura agli investitori dell'UE. Sono stati inoltre rimossi i requisiti di venture capital e i limiti di capitale azionario estero per il settore bancario, assicurativo e di gestione patrimoniale.
- Salute (ospedali privati): la Cina ha accettato di eliminare il requisito della joint ventures per la realizzazione di ospedali privati nelle principali città fra cui Pechino, Shanghai, Tianjian, Guangzhou e Shenzhen.
- R&D: sul piano della ricerca di risorse biologiche la Cina si è impegnata a non introdurre nuove restrizioni e a concedere all'UE la revoca di quelle esistenti.
- Servizi di telecomunicazione / Cloud: è stato revocato il divieto esistente per le imprese straniere di investire nei servizi cloud. Per gli operatori europei, sarà previsto tuttavia un limite di partecipazione del 50%.
- Servizi informatici: la Cina ha accettato di assumere impegni vincolanti in tema di servizi informatici, prevedendo una clausola di "neutralità tecnologica” che eviterà limiti alla partecipazione azionaria nel settore dei servizi on line in ambito finanziario, logistico o medico.
- Trasporto marittimo internazionale: la Cina consentirà investimenti nel territorio terrestre attiguo alle infrastrutture portuali, consentendo alle società europee di operare senza restrizioni anche nella movimentazione delle merci, depositi e stazioni di container, agenzie marittime.
- Servizi connessi al trasporto aereo: la Cina ha previsto aperture in segmenti quali i sistemi di prenotazione on line, assistenza a terra e servizi di vendita e marketing. Sarà inoltre rimosso il requisito patrimoniale minimo per il noleggio e il leasing di aeromobili senza equipaggio. Non sono invece oggetto del CAI i diritti di traffico passeggeri, in quanto sottoposti ad accordi di aviazione separati.
- Servizi ambientali: la Cina eliminerà i requisiti di joint venture in materia ambientale e servizi quali fognature, inquinamento acustico, smaltimento rifiuti solidi, pulizia gas di scarico, tutela della natura e del paesaggio, servizi igienico-sanitari e altri servizi ambientali.
- Personale dipendente di investitori dell'UE: manager e operatori di società UE potranno lavorare fino a tre anni nelle proprie filiali cinesi senza essere più sottoposti alle restrizioni vigenti quali test o quote. I rappresentanti di imprese europee potranno inoltre visitare la Cina liberamente prima di effettuare un investimento.
- State Owned Enterprises (SOEs): il CAI si propone di disciplinare il comportamento delle SOEs cinesi, richiedendo loro di agire secondo logiche di mercato e di non operare pratiche discriminatorie nelle operazioni di acquisto e vendita di beni o servizi. A riguardo la Cina ha assunto l’obbligo di fornire, su richiesta, informazioni specifiche per consentire di valutare se il comportamento di una specifica l'impresa rispetti gli impegni previsti dall’accordo. Qualora l’UE dovesse ravvisare la persistenza del problema, è prevista la possibilità di ricorrere al sistema di risoluzione delle controversie.
- Trasparenza delle sovvenzioni: il CAI colma un'importante lacuna nel regolamento WTO in tema di trasparenza dei sussidi pubblici nel settore dei servizi, prevedendo ad esempio l’obbligo per la Cina di avviare consultazioni periodiche e fornire informazioni dettagliate sulle eventuali sovvenzioni che rischiano di pregiudicare gli interessi degli investitori europei.
- Trasferimenti forzati di tecnologia: le disposizioni del CAI impongono lo stop di diverse tipologie di misure finora utilizzate dalla Cina per avviare il trasferimento forzato di tecnologia. Fra esse l’obbligo di condivisione di segreti commerciali con i partner di una joint venture o la possibilità di interferire nella libertà contrattuale nei casi di licenze tecnologiche. Sono inoltre previste regole sulla protezione di informazioni aziendali riservate raccolte dagli organi di governo delle società e il divieto di divulgazione di informazioni sensibili.
- Definizione degli standard, autorizzazioni, trasparenza: la Cina si è impegnata a fornire alle aziende europee pari accesso agli organismi di definizione degli standard, nonché a migliorare la trasparenza, la prevedibilità e l'equità nelle procedure autorizzative. Il CAI include inoltre regole che favoriscono la certezza del diritto e la prevedibilità nelle fattispecie che attengono al controllo giurisdizionale.
- Sviluppo sostenibile: A differenza di altri accordi finora conclusi dalla Cina, il CAI vincola le parti ad una cooperazione fondata sui principi dello sviluppo sostenibile, attraverso un meccanismo di monitoraggio ad hoc che prevede anche il coinvolgimento della società civile. Nei settori del lavoro e dell'ambiente la Cina si impegna a non abbassare gli standard di protezione al fine di attrarre investimenti, a non utilizzarli per scopi protezionistici, nonchè a rispettare i propri obblighi internazionali. La Cina sosterrà inoltre l'assunzione dei principi di responsabilità sociale da parte delle sue imprese, la piena attuazione all’Accordo sul clima di Parigi, e, in materia di lavoro, a ratificare le Convenzioni ILO sul lavoro forzato.
- Monitoraggio dell'attuazione degli impegni e risoluzione delle controversie: il CAI prevede un meccanismo di risoluzione delle controversie da Stato a Stato in linea con quelli previsti negli Accordi finora sottoscritti dall’UE. Ad esso sarà accompagnato un sistema di monitoraggio della fase precontenziosa stabilito a livello politico, che dovrebbe consentire di affrontare eventuali criticità anche tramite procedure d’urgenza man mano che dovessero verificarsi. Sul piano politico, l'attuazione degli impegni dell’accordo sarà monitorata a livello di Vicepresidente esecutivo da parte dell'UE e Vice Premier da parte cinese
Prossimi passi. Entrambe le parti lavoreranno già dalle prossime settimane per finalizzare il testo definitivo dell'accordo, che dovrà essere oggetto di revisione legale e tradotto nelle lingue ufficiali prima di poter essere sottoposto all'approvazione del Consiglio e del Parlamento europeo e delle autorità di Pechino. In parallelo proseguiranno i negoziati per un accordo sulla protezione degli investimenti e la risoluzione delle controversie, che le parti auspicano possa concludersi entro 2 anni dalla firma del CAI. A riguardo obiettivo della Commissione UE è quello di sostituire i trattati bilaterali di investimento che i singoli Stati membri hanno in essere con la Cina.
Reazioni politiche dell’Europa. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha commentato l’Accordo definendolo “una pietra miliare nelle nostre relazioni con la Cina” aggiungendo che “fornirà un accesso senza precedenti al mercato cinese per gli investitori europei, consentendo alle nostre imprese di crescere e creare posti di lavoro”. Il Vice Presidente e Commissario al Commercio Dombrovskis ha invece sottolineato come il CAI “definisca un’agenda con la Cina basata sui valori europei” e che la Commissione vigilerà affinché “tutti gli impegni assunti dalle autorità cinesi siano pienamente rispettati ". Ben più critiche sono state invece le reazioni in seno al Parlamento europeo, dove il dibattito che precederà il voto si preannuncia complesso e dall’esito incerto. Diversi esponenti di punta del gruppo dei Socialisti e di quello dei Liberali hanno immediatamente denunciato le continue repressioni delle minoranze uigura nello Xinjiang o i recenti arresti contro i portavoce del movimento per la democrazia di Hong Kong, minacciando che il PE non ratificherà mai il CAI senza impegni e prove del miglioramento dei diritti umani in Cina. Se fra i gruppi parlamentari le perplessità nei confronti dell’accordo appaiono più forti tra socialisti, verdi e liberali, tutti gli schieramenti concordano sul fatto che la Commissione dovrebbe almeno richiedere alla Cina una tabella di marcia chiara e vincolante per l'attuazione delle convenzioni internazionali sui diritti dei lavoratori.
La posizione dell’Italia. Ufficialmente nessun esponente di primo piano del Governo italiano ha commentato nel merito il raggiungimento dell’intesa politica. Il dibattito nazionale si è concentrato piuttosto sull’assenza dell’Italia alla videoconferenza che ha ufficializzato l’accordo, alla quale oltre ai vertici delle istituzioni dell’Unione, Ursula von der Leyen e Charles Michel, erano presenti i in rappresentanza di Germania e Francia Angela Merkel e Emmanuel Macron; se la partecipazione della Merkel era giustificata dalla presidenza di turno tedesca dell’Unione, quella di Macron ha suscitato non poche polemiche. Il Sottosegretario agli Esteri Scalfarotto ha parlato senza mezzi termini di “sconfitta per noi italiani”, da attribuire allo “sciagurato accordo sulla Via della Seta che il precedente governo ha concluso nel 2019”.
Effetti sulle relazioni transatlantiche. L’accordo UE-Cina ha assunto in breve tempo una dimensione politica globale irrompendo anche sulle relazioni fra l’Unione Europea e la nuova amministrazione statunitense. Il primo tangibile segnale dell’irritazione americana è arrivato da parte del designato consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, che ha dichiarato come “consultazioni tempestive con i nostri partner europei sulle nostre comuni preoccupazioni circa le pratiche economiche della Cina sarebbero gradite all’amministrazione Biden-Harris”. Il rischio paventato da queste affermazioni è che il CAI possa dividere gli approcci europeo e statunitense al dossier cinese o peggio incidere negativamente sull’auspicata nuova agenda transatlantica che la Commissione intende promuovere con il neo Presidente Joe Biden.
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In riferimento alla comunicazione del 22 dicembre u.s. concernente l'attivazione dell'Help Desk Brexit di Confindustria, si informa che è online la nuova piattaforma che ha consentito di automatizzare l'invio dei quesiti e la ricezione delle risposte.
Questo il nuovo link da utilizzare: https://www.confindustria.it/Aree/Brexit.nsf/Home?openform
Nel pregarvi di darne tempestiva notizia alle imprese, specificando che nei prossimi giorni sarà disattivato il link precedente, vi ricordiamo che l'Help Desk è esclusivamente dedicato alle questioni della Brexit in campo doganale.
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Si informa che il prossimo 3 febbraio, a partire dalle h. 11.30, si terrà il live Webinar "Sace meets Shriram".
Shriram Transport Finance, beneficiaria di una linea Push Strategy, è una delle principali società finanziarie non bancarie operanti in India, attiva nel settore del finanziamento di veicoli per passeggeri, veicoli commerciali e macchine da costruzione e da cantiere.
In particolare, l'azienda è interessata ad incontrare fornitori italiani di:
- Veicoli commerciali per il trasporto urbano e merci => bus, camion, autocarri leggeri, trattori, rimorchi
- Macchine ed attrezzature per costruzioni => gru, macchine per la movimentazione della terra, sollevatori, scavatori, macchine per la perforazione, betoniere
Si rimette in allegato brochure dell'iniziativa con link di registrazione.
Si prega di voler divulgare l'informativa alle aziende potenzialmente interessate.
SACE meets Shriram.pdf|Visualizza dettagli
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In riferimento alla nostra comunicazione del 17 dicembre scorso, con la quale si informava che in base alla modifica apportata dal Governo turco al regolamento doganale dal 1° gennaio 2021 non sarebbe stato richiesto il certificato di origine per la libera circolazione di merci provenienti da paesi membri dell'UE con Certificato di Circolazione A.TR -
l'Ufficio Ice di Istanbul ha fornito aggiornamenti sull'evoluzione di quanto anticipato.
Ad oggi sembra che non tutti gli uffici doganali turchi abbiano iniziato ad applicare la direttiva in oggetto, che resta tuttavia valida.
Pertanto, fino ad accertata diffusione generale della applicazione fluida e lineare della nuova direttiva, e' opportuno che le aziende esportatrici continuino a far accompagnare le proprie merci da un certificato di origine.
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Si comunica che il prossimo 25 gennaio, a partire dalle ore 10.00, Confindustria organizza, in collaborazione con l’Ufficio Investimenti della Presidenza della Repubblica di Turchia, l'evento Webinar Protecting Intellectual Property and Patents in Turkey.
L’iniziativa si propone di approfondire il quadro della Protezione dei brevetti e della Proprietà Intellettuale, tema fondamentale per operare in un ecosistema dinamico e tutelato e nei settori preminenti del mercato turco di maggior attrazione, tra cui le Energie Rinnovabili e l’ICT applicato ai Macchinari.
Grazie al contributo dei rappresentanti delle Associazioni e Istituzioni turche e dell’Ufficio di ICE-Agenzia a Istanbul saranno messi in rilievo gli aspetti salienti legati al quadro legislativo, al supporto finanziario e alle opportunità di collaborazione.
L’evento si terrà sulla Piattaforma virtuale GO!, cui è possibile iscriversi attraverso il link di seguito riportato: https://go.confindustria.it/turkey-2021
In allegato, è possibile visualizzare la copia del programma della giornata di lavori.
I lavori si svolgeranno in lingua inglese.
Si prega di voler dare la massima diffusione presso le aziende associate. Program - Protecting Intellectual Property and Patent in Turkey.pdf|Visualizza dettagli
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Il prossimo 24 febbraio si terrà un‘iniziativa, d’intesa con Federalimentare, sulle “Opportunità per l’agroalimentare italiano nel Midwest degli Stati Uniti”, in collaborazione con ICE Agenzia e la IACC-Italian American Chamber of Commerce Chicago-Midwest e con la partecipazione del Console d’Italia a Chicago.
L’evento, che consiste in un webinar preliminare ed incontri virtuali a seguire, nasce con l’obiettivo di promuovere le prospettive per le nostre imprese dell’agroalimentare nell’area metropolitana di Chicago - la più popolosa degli Stati Uniti dopo New York e Los Angeles, con 9,5 mil. di abitanti – e del Midwest, che comprende ben 12 stati americani, con oltre 65 mil. di abitanti e interessanti potenzialità di crescita per il Made in Italy di qualità.
Il webinar di orientamento al mercato del Midwest intende presentare le opportunità, le iniziative volte alla promozione dei prodotti agroalimentari italiani e gli strumenti a disposizione delle imprese, oltre a fornire accorgimenti operativi per chi esporta.
In tal contesto, la Camera di Commercio di Chicago-Midwest, per far fronte ad una domanda crescente di prodotti dell’agroalimentare italiano sul mercato locale, facilitare il lavoro agli importatori e venire incontro alle esigenze delle PMI italiane, si è dotata di una licenza di importazione e distribuzione, oltre che di una piattaforma logistica di quasi 2.000mq., situata nell'area metropolitana di Chicago. Al proposito, la IACC ha attivato un supporto dedicato alla crescita e allo sviluppo commerciale nel Midwest, riservando una particolare scontistica alle aziende associate che parteciperanno a questa iniziativa.
Al webinar, previsto tra le ore 15:30 e le ore 17:00, seguirà una sessione di brevi incontri virtuali individuali, tra le ore 17:00 e le ore 19:00, con il team della IACC, per un primo contatto e assistenza su questioni relative alle potenzialità di mercato, alle attività promozionali o al supporto disponibile in loco. Parallelamente, sempre tra le 17:00 e le 19:00, si svolgeranno degli incontri b2b in lingua inglese con i due importatori coinvolti nel programma, uno per il settore alimentare e uno per il vino, con le aziende da loro selezionate tra quelle iscritte e partecipanti al webinar. Il tutto si svolgerà sulla piattaforma online GO! di Confindustria.
La partecipazione al webinar e agli incontri è gratuita e riservata esclusivamente alle associazioni e aziende associate a Confindustria. Per poter aderire agli incontri, una volta accettata la registrazione all’evento, sarà necessario completare online anche la parte di profilazione dell’azienda, fornendo le informazioni richieste sulla piattaforma.
Gli incontri bilaterali con la IACC saranno predisposti, previa richiesta nel modulo di registrazione, nel rispetto del criterio first-come-first-served (vale l'ordine cronologico di arrivo delle richieste con la profilazione completa), fino ad esaurimento delle slot, le cui assegnazioni verranno poi comunicate alle aziende rientranti.
Gli incontri b2b alle aziende saranno richiesti direttamente dagli importatori sulla piattaforma, una volta chiuse le adesioni (a partire dal 19 febbraio pv) e selezionati i profili aziendali di loro interesse. Man mano che le aziende selezionate accetteranno l'appuntamento verranno create le agende di incontri.
Si invitano le associazioni a dare diffusione alla presente comunicazione tra le proprie aziende associate del settore agroalimentare, che potranno registrarsi – entro e non oltre il 19 febbraio p.v. - al seguente link https://go.confindustria.it/usa-midwest-2021
In allegato si trasmette il programma del 24 febbraio e una utile guida alla registrazione all’evento.
Seguiranno ulteriori comunicazioni a tutti i registrati.
Per quesiti sulla piattaforma, registrazione e profilazione si prega di scrivere a: [email protected]
Programma 24.02 Food&Beverage_Midwest.pdf|Visualizza dettagli
Guida alla registrazione.pdf|Visualizza dettagli
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Si informa che il prossimo 20 gennaio, a partire dalle ore 10.00, SACE organizza, in collaborazione con Confindustria, l'evento in Live Webinar SACE meets NUTIFOOD.
L’iniziativa si propone di approfondire le opportunità di collaborazione per le PMI italiane con il Gruppo NUTIFOOD. Fondata nel 2000, Nutifood è tra le aziende vietnamite leader nella produzione e trasformazione di prodotti lattiero-caseari e cerealicoli e terzo per volumi per la produzione di latte in polvere. Il Gruppo, attivo non solo nel mercato vietnamita ma anche nell’Area ASEAN, Stati Uniti e Cina, controlla l'intera filiera dalla produzione alla distribuzione.
Il webinar si focalizzerà sui comparti dell’allevamento, del food processing, del packaging e della catena del freddo.
L’evento si terrà sulla Piattaforma virtuale GO!; è possibile iscriversi attraverso il link indicato nell'invito in allegato.
I lavori si svolgeranno in lingua inglese.
Si prega di voler dare la massima diffusione presso le aziende associate.
SACE Nutifood (002).pdf|Visualizza dettagli
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