Come anticipato nella news del 17 dicembre scorso, Stati Uniti e Cina hanno raggiunto la cd. “Fase 1” dell’Accordo Economico e Commerciale che ha neutralizzato l’entrata in vigore dell’ulteriore round di dazi prevista per il 15 dicembre e formalizzato di fatto la prima tregua fra i due paesi dall’avvio delle tensioni nel giugno 2018.
Il testo dell’intesa è stato sottoscritto a Washington il 15 gennaio dal Presidente Trump e dal Vice Primo Ministro cinese, Liu He, ed è stato pubblicato nelle ore seguenti sul sito dello USTR.
In allegato si trasmette un’analisi dell’Accordo e dei suoi potenziali effetti sia sui flussi commerciali fra Stati Uniti e Cina, che verso Paesi terzi.
Allegato Fase 1 Accordo USA-Cina.pdf|Visualizza dettagli Nota Fase 1 Accordo USA-Cina_gennaio 2020.pdf|Visualizza dettagli
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Si trasmette in allegato una nota di aggiornamento sugli sviluppi più recenti della Brexit e sul futuro delle relazioni UE-UK.
Si segnala altresì il link dal quale è possibile scaricare le presentazioni dei relatori all'incontro "Brexit: prospettive, scenari e impatto per le aziende”, organizzato dall’Unione Parmense degli Industriali in collaborazione con Confindustria e Confindustria Emilia Romagna e tenutosi a Parma il 28 gennaio scorso
https://we.tl/t-GLunE7P2yO
UE_UK_Nota_genn_2020.pdf|Visualizza dettagli
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A seguito dell’emergenza sanitaria che sta interessando la Cina per la diffusione del “nuovo coronavirus 2019-nCoV”, l’Ambasciata cinese a Roma si è attivata per far fronte alla carenza di forniture mediche e sanitarie che si sta verificando nel Paese. In particolare, l’Ambasciata ha chiesto un supporto di Confindustria per avviare contatti con imprese italiane produttrici di:
- Medical Protective Mask
- Medical Surgical Mask
- Medical Isolation Suit (disposable one time use)
- Medical Isolation Mask
Si chiede alle associazioni di voler verificare con le proprie associate del settore la disponibilità ad avviare un contatto con l’Ambasciata cinese per possibili forniture.
Il contatto di riferimento è:
Mr. LI Dongchao,
Second Secretary - Economic & Commercial Counsellor's Office
China Embassy in Italy
Email: [email protected]
Tel:+ 39 06 3630 8534
Cellphone: +39 328 4919591
In allegato la specifica dei prodotti richiesti.
Specifications of requested medical supplies.xlsx|Visualizza dettagli
L’Area internazionalizzazione di Confindustria è a disposizione per qualsiasi supporto.
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Lo scorso venerdì 24 gennaio il Presidente USA, Donald Trump, ha firmato un decreto che autorizza l’incremento di un ulteriore 25% dei dazi ad valorem sull’import di alcuni prodotti derivati dell’acciaio e del 10% su quelli dell’alluminio. Il provvedimento - “Proclamation on Adjusting Imports of Derivative Aluminum Articles and Derivative Steel Articles into the United States” - è stato ufficializzato sul sito della Casa Bianca ed è disponibile a questo link.
La misura si inserisce nell’investigazione condotta ai sensi della Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962 che aveva portato a partire dal 23 marzo 2018 (1 giugno per l’Unione Europea) all’imposizione di dazi del 25% sull’import di acciaio e derivati e del 10% sull’alluminio.
Di seguito si riportano le voci doganali oggetto del decreto, come contenute negli Allegati 1 e 2 disponibili entrambi in allegato:
- Derivati Acciaio - Codici SH: 7317.00.30, 7317.00.55 e 7317.00.65 (Punte, chiodi, puntine da disegno, rampini, graffette ondulate o smussate ed articoli simili, di ghisa, ferro o acciaio, anche con capocchia di altra materia, esclusi quelli con capocchia di rame); 8708.10.30 e 8708.29.21 (Paraurti, loro parti e stampi in acciaio degli autoveicoli delle voci da 8701 a 8705 e delle macchine agricole)
- Derivati Alluminio - Codici SH: 7614.10.50, 7614.90.20, 7614.90.40, 7614.90.50 (Trefoli, cavi, trecce ed articoli simili, di alluminio, non isolati per l'elettricità con anima di acciaio e altri); 8708.10.30 e 8708.29.21 (Paraurti, loro parti e stampi in alluminio degli autoveicoli delle voci da 8701 a 8705 e delle macchine agricole).
Nel complesso l’import negli USA dall’Italia nel 2018 delle voci oggetto del provvedimento è stato pari a 4,8 milioni di USD.
Le nuove tariffe si applicheranno ai prodotti immessi sul mercato statunitense a partire dalle ore 00.01 eastern time di sabato 8 febbraio 2020.
Ad essere colpiti saranno tutti i partner commerciali degli USA ad eccezione di Argentina, Australia, Canada e Messico con riguardo ai derivati dell’alluminio, e Argentina, Australia, Brasile, Canada, Messico e Corea del Sud con riferimento ai derivati dell’acciaio.
Nel decreto presidenziale è specificato che, a seguito del monitoraggio condotto dal Segretario al Commercio, è stato rilevato come l’utilizzo della capacità produttiva dell’industria siderurgica statunitense non abbia ancora raggiunto l’80%, livello considerato minimo per eliminare eventuali minacce alla sicurezza nazionale. Il report mostra inoltre come, nonostante l’imposizione di tariffe a partire dal 2018, l’import negli USA di alcuni derivati di acciaio e alluminio sia aumentato anche in maniera considerevole. Per tali ragioni il Presidente ha ritenuto necessario e opportuno alla luce degli interessi di sicurezza nazionale incrementare le tariffe imposte nel marzo 2018 di un ulteriore 10% per i prodotti derivati dell’alluminio e del 25% per quelli dell’acciaio.
Il Segretario al Commercio continuerà a monitorare nei prossimi mesi i flussi di import dei prodotti oggetto del provvedimento in modo da poter valutare l’eventuale adozione di ulteriori misure qualora dovessero registrarsi aumenti anomali degli acquisti dall’estero.
Il decreto presidenziale prevede una procedura di esclusione per specifiche categorie di prodotti che, a seguito di apposita indagine condotta di concerto con il Segretario alla Difesa, lo USTR e l'Assistente del Presidente per la Sicurezza nazionale, dovessero risultare non prodotte negli Stati Uniti o prodotte in misura non sufficiente a soddisfare la domanda interna.
Annex I Derivatives of Aluminum Articles.pdf|Visualizza dettagli Annex II Derivatives of Steel Articles.pdf|Visualizza dettagli
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A seguito della diffusione del “nuovo coronavirus” 2019-nCoV, originatosi dalla città di Wuhan, nella provincia cinese dell’Hubei, il Ministero degli Affari Esteri italiano raccomanda di evitare tutti i viaggi nella provincia dell’Hubei. Dal 31 dicembre 2019 si continuano a registrare casi di persone affette da coronavirus e sebbene la grande maggioranza sia stata registrata a Wuhan, sono state coinvolte anche altre città e province nel Paese, tra le quali Pechino, Shanghai e il Guangdong.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non ha al momento emanato specifiche raccomandazioni. Le autorità locali stanno adottando le necessarie misure di contenimento, tra le quali l’interruzione dei collegamenti in uscita dalla città di Wuhan, la sospensione della circolazione dei mezzi pubblici ed ulteriori restrizioni alla circolazione anche su strade ed autostrade.
Gli uffici pubblici resteranno chiusi fino al 2 febbraio. Le autorità cinesi hanno inoltre posticipato la riapertura delle scuole e di alcuni campus universitari. Casi di infezione da coronavirus sono segnalati anche al di fuori della Cina. Il fenomeno è tuttora in evoluzione.
Si segnala inoltre che il Ministero della Salute italiano ha costituito una “task force coronavirus 2019-nCoV” per un maggior coordinamento con tutte le istituzioni competenti. Una nuova equipe di medici e personale sanitario rafforzerà ulteriormente i controlli negli aeroporti e integrerà lo staff della sala operativa del numero verde 1500 attivo 24 ore su 24.
Si rimette in allegato:
- Nota aggiornata predisposta dall’Unità di Crisi della Farnesina
- Consigli per i viaggiatori del Ministero della Salute
- Situation Report dell’OMS
Per maggiori informazioni si raccomanda di consultare periodicamente il Focus Coronavirus, pubblicato sulla homepage del sito www.viaggiaresicuri.it e dell’OMS https://www.who.int/health-topics/coronavirus
Min Salute Consigli Viaggiatori Aree Colpite.pdf|Visualizza dettagli Min Salute Consigli Viaggiatori Diretti Aree Colpite.pdf|Visualizza dettagli Min Salute Consigli Viaggiatori Rientro Aree Colpite.pdf|Visualizza dettagli FOCUS CORONAVIRUS UdC08.02.20.pdf|Visualizza dettagli OMS 9 Feb.pdf|Visualizza dettagli
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Con riferimento all’organizzazione dell’incontro “Kuwait: meeting with Alghanim International”, che si terrà nella sede di Viale dell’Astronomia, 30 il 3 febbraio p.v. a partire dalle ore 10.00, si allega la bozza di programma. Programme Kuwait - Draft.pdf|Visualizza dettagli
Nel corso della giornata sarà organizzata una sessione di networking e B2B tra le aziende italiane ed il management kuwaitiano. Gli incontri saranno organizzati in base ai settori di interesse specificati nel modulo di adesione.
Di seguito, il link di registrazione: https://www.confindustria.it/Aree/opp203.nsf/iscrizione?openform
Il termine per la chiusura delle adesioni è fissato al 31 gennaio p.v. h. 12.00.
Si coglie l’occasione per allegare nuovamente i principali progetti programmati dalla Alghanim International e per segnalare il link dove visionare il profilo aziendale: https://www.falghanim.com/
Si richiede alle Associazioni di dare massima diffusione dell’iniziativa presso le aziende associate.
Seguiranno aggiornamenti in merito al programma. Upcoming Projects in Kuwait.pdf|Visualizza dettagli
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Si è concluso lo scorso 23 gennaio - con la sottoscrizione da parte della Regina (Royal Assent) - l’iter parlamentare dell’European Union (Withdrawal Agreement) Act, che ha completato l’implementazione dell’Accordo di recesso del Regno Unito dall’Unione Europea. Il Parlamento europeo, riunito in sessione Plenaria a Bruxelles, darà il via libera all’Accordo di recesso il prossimo 29 gennaio.
Dal 1° febbraio 2020 il Regno Unito non farà più parte dell’Unione Europea sebbene sia fissato un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2020 volto a consentire alle parti di stabilire un accordo sulle relazioni future, inclusa un’intesa commerciale che, come previsto dalla Dichiarazione politica sul quadro delle future relazioni, si baserà sull'impegno comune da parte dell'UE e del Regno Unito a negoziare un accordo di libero scambio ambizioso, senza dazi né contingenti tra l'UE e il Regno Unito.
Per il periodo transitorio che va fino al 31 dicembre 2020 non sono previsti cambiamenti a livello commerciale /doganale, da tenere presente, poi, che potrebbe essere concordato un periodo transitorio anche più lungo, fino al 2022.
A livello nazionale, i 27 stati membri hanno già iniziato consultazioni interne per preparare la fase pre-negoziale del futuro Accordo di Libero Scambio. Confindustria ha recentemente partecipato ad un incontro coordinato dall'Agenzia delle Dogane per raccogliere input dai nostri settori sul tema delle Regole di Origine. Altri tavoli sui vari capitoli negoziali verranno attivati a livello nazionale per riportare a Bruxelles e "comporre" la posizione della Commissione.
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In una nota pubblicata oggi, 24 gennaio (allegato), l’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’UE, Josep Borrell ha ufficializzato la decisione di “estendere” la durata delle consultazioni avviate nell’ambito della procedura di risoluzione delle dispute prevista dall'accordo sul nucleare, che è stata attivata il 14 gennaio scorso su richiesta di Francia, Germania e Regno Unito per inadempienze da parte iraniana (rif. comunicazione del 15/01/2020). Nella nota si sottolinea che tutte le parti hanno convenuto sulla necessità di proseguire le discussioni e riconfermato la loro determinazione a preservare l’accordo. Il prossimo incontro della Commissione congiunta, che sta esaminando la questione, è previsto a febbraio.
24.01.2020_EEAS_Statement by HRVP Borrell_following_consultations_with_jcpoa_participants.pdf|Visualizza dettagli
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Si allega il documento con gli aggiornamenti sui temi e le attività in materia di P.I. e contraffazione di interesse per le Associazioni e imprese, reso disponibile mensilmente dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale-UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico.
Nota MISE_UIBM_aggiornamenti gennaio 2020.pdf|Visualizza dettagli
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Al fine di fornire informazioni sulle opportunità presenti nei paesi dove sono localizzate le rappresentanze internazionali che aderiscono a Confindustria Est Europa, si pubblica un catalogo con i maggiori appuntamenti fieristici previsti nel 2020 in Albania, Bielorussia, Bulgaria, Bosnia Herzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia e Ucraina.
Per approfondimenti e informazioni rispetto alle singole Fiere si potrà fare riferimento alla rappresentanza internazionale del paese di riferimento i cui contatti sono riportati nel documento allegato.
Catalogo Fiere Est Europa 2020.pdf|Visualizza dettagli
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Confindustria, insieme all’Unione Parmense degli Industriali e a Confindustria Emilia-Romagna, organizza a Parma il 28 gennaio prossimo l’incontro su “BREXIT: prospettive, scenari e impatto per le aziende”.
L’evento – che avrà inizio alle ore 15.00 presso Palazzo Soragna – avrà lo scopo di approfondire, alla luce degli ultimi sviluppi, i possibili scenari legati all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea ed analizzarne l’impatto dal punto di vista commerciale e doganale per le aziende.
Si allega il programma dei lavori, invitando gli interessati a partecipare all’iniziativa a contattare:
UPI e-mail: economico@upi.pr.it Tel. 0521.2266
BREXIT_28_01_20_programma.pdf|Visualizza dettagli
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Come è noto, nel settembre scorso, a seguito di un’inchiesta di riesame, la Commissione UE ha apportato modifiche (aventi efficacia dal 1° ottobre 2019) al Regolamento istitutivo delle misure di salvaguardia definitive (rif. comunicazione del 27.09.2019). Gli adeguamenti previsti dal regolamento modificativo (REG. 1590/2019) hanno riguardato, tra l’altro, il vincolo al regime di uso finale per alcune categorie di prodotti (categoria 4B – fogli rivestiti di metallo) destinate al settore automobilistico al fine di beneficiare del contingente tariffario pertinente.
Il Regolamento (UE) 35/2020 del 15 gennaio scorso ha nuovamente modificato tale situazione, revocando il regime di uso finale di cui sopra, con effetto retroattivo (ripristinando, quindi, la situazione antecedente al 1° ottobre 2019), con la motivazione che la procedura in questione non ha comportato per l’industria coinvolta il beneficio atteso, bensì difficoltà operative e di approvvigionamento. Tali ulteriori modifiche, inoltre, implicano il ricalcolo e la riapertura di alcuni contingenti tariffari per determinati paesi esportatori, in particolare la Corea.
Al riguardo, si allega copia del Regolamento 35/2020 e una nota esplicativa dell’Agenzia delle Dogane.
REG_2020_35_15 gennaio2020_ulteriori modifiche_salvaguardia_acciaio.pdf|Visualizza dettagli
nota Agenzia Dogane_modifiche_salvaguardia acciaio_Reg 2020_35.pdf|Visualizza dettagli
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Alla luce degli ultimi provvedimenti USA adottati nei confronti dell’Iran (rif. comunicazione del 13.01.2020), l’OFAC ha aggiornato le FAQ di orientamento (https://www.treasury.gov/resource-center/sanctions/OFAC-Enforcement/Pages/20200116.aspx), indicando che i soggetti coinvolti in transazioni sanzionabili ai sensi dell’Executive Order 13902 del 10 gennaio scorso – relativo al settore delle costruzioni, minerario, manifatturiero e tessile iraniano – avranno un periodo di wind-down di 90 giorni (scadenza: 9 aprile 2020) per chiudere le operazioni avviate, prima dell’adozione dell’EO, in tali settori. Viene, inoltre, precisato che ogni nuova attività avviata nei settori di cui sopra dopo il 10 gennaio 2020 sarà sanzionabile dalle autorità statunitensi.
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In un comunicato congiunto, pubblicato ieri, i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito hanno formalmente contestato l'inadempienza da parte dell'Iran riguardo gli impegni assunti nel quadro del Piano d’azione sottoscritto nel 2015 (JCPOA) ed hanno attivato il meccanismo di risoluzione delle controversie ivi previsto. La richiesta di avvio delle consultazioni nell’ambito della Joint Commission istituita con il JCPOA è stata indirizzata all’Alto rappresentante per la Politica estera dell’UE, Josep Borrell, che coordinerà il processo.
Si allega una breve nota di aggiornamento e la documentazione di riferimento
UE-Iran_avvio procedura risoluzione controversie in ambito JCPOA_genn2020.pdf|Visualizza dettagli
20200114-Joint E3 Statement on launching dispute settlement mechanism under JCPOA.pdf|Visualizza dettagli
20200114-EEAS Statement by HRVP Borrell.pdf|Visualizza dettagli
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Nel dicembre scorso si è conclusa la prima fase del Progetto “Dazio Zero”, iniziativa realizzata da Confindustria in partnership con l'Ice e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha mirato ad erogare formazione alle imprese esportatrici sui temi della classifica e dell'origine delle merci e sull'utilizzo degli accordi di libero scambio UE - paesi terzi.
Il progetto ha previsto la realizzazione di 15 giornate su tutto il territorio (da ottobre 2018 a dicembre 2019), presso altrettante Associazioni del sistema, le aziende partecipanti sono state oltre 420 e i funzionari formati circa 600. L’apprezzamento da parte dei partecipanti - rilevato tramite un’indagine capillare di customer satisfaction – è stato molto alto, con una votazione media pari a 4,6 su 5.
A febbraio 2020 avvieremo la seconda parte del progetto che prevede altre 15 tappe sul territorio da tenersi nell’arco di tutto il 2020, secondo il format fin qui sperimentato.
Si tratta di moduli formativi della durata di una giornata, destinati ad una platea di circa 20 aziende (produttive e/o commerciali con spiccata vocazione all’export) e condotto da specialisti ed esperti della materia.
La partecipazione è gratuita, il progetto, infatti, gode di un finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico che ci consente di coprire le spese relative ai docenti e all’organizzazione.
All’Associazione ospitante viene chiesto di promuovere l’iniziativa presso i propri associati, di mettere a disposizione la sala e di farsi carico delle spese relative ad un coffee break e a un light lunch per tutti i partecipanti.
Ogni modulo formativo è strutturato secondo il seguente programma “tipo”:
9:00 – 9:10:
- Introduzione ai lavori (Associazione ospitante, ICE, Confindustria)
9:10 – 11:15:
- Classifica doganale delle merci
- Origine non preferenziale e Made in
Coffee break
11.45 – 13.15:
- Origine preferenziale nell’ambito dei principali accordi di libero scambio dell’UE
- Prove dell’origine
- Sanzioni in materia di classifica e origine
light lunch
14:00 – 17.30:
- “Dichiarazione del fornitore” e istanza di Esportatore Autorizzato come strumenti di accesso alla certezza doganale
- Esercitazione sulla presentazione della “dichiarazione del fornitore”
- Esercitazione sulla presentazione dell’istanza di Esportatore Autorizzato
Le Associazioni interessate a partecipare al progetto ospitando un modulo formativo, sono invitate a inviare la propria candidatura a Laura Travaglini (Area Affari Internazionali – [email protected]) entro l’8 febbraio 2020.
Si ricorda che le tappe disponibili sono 15 e che verrà data priorità in base all’ordine di ricezione delle manifestazioni di interesse.
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In riferimento alla comunicazione di pari oggetto pubblicata lo scorso 25 novembre, si allega la nuova nota fatta circolare dall’ABEF (Associazione delle banche professionali algerine) il 25 dicembre scorso.
In questa ulteriore comunicazione, che fa seguito alle richieste di chiarimento avanzate dalle banche algerine in merito all’applicazione delle misure, viene fatta un’importante precisazione: il ricorso a contratti FOB non sarà un obbligo tassativo, bensì è previsto “en priorité” e “chaque fois qu’un tel choix est possible”. Si specifica anche che, qualora si facesse invece ricorso ad un contratto CFR, la domiciliazione bancaria dovrà essere scomposta in tre parti (merce, trasporto, assicurazione).
L’intento è chiaramente quello di limitare l’impatto delle misure annunciate il 30 settembre, che sono state oggetto di numerosissime critiche, anche da parte del mondo imprenditoriale algerino.
Al momento, tuttavia, non è chiaro quale sarà l'applicazione effettiva delle nuove precisazioni e sarà necessario attendere alcuni casi concreti per capire quale sarà l’atteggiamento in particolare delle banche algerine.
ABEF_25 decembre 2019.pdf|Visualizza dettagli
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A seguito degli attacchi alle basi militari statunitensi in Iraq, l’Amministrazione USA ha adottato nuovi provvedimenti contro l’Iran con ulteriori designazioni nella SDN List, che includono, oltre ad alti funzionari del regime iraniano, le principali aziende iraniane operanti nel settore siderurgico e metallurgico. Parallelamente, è stato emesso un nuovo Ordine Esecutivo, sulla base del quale verranno intraprese ulteriori azioni, con cui l’Amministrazione USA punta a paralizzare, di fatto, l’economia iraniana, essendo finalizzato a tagliare qualsiasi fonte di ricavo del governo iraniano derivante dall'export in settori chiave, quali, tra gli altri, quello delle costruzioni, minerario, manifatturiero o tessile.
Al riguardo, si allega una breve nota di aggiornamento.
Sarà nostra cura tenervi informati sugli sviluppi.
IRAN_nuove sanzioni USA_agg_genn_2020.pdf|Visualizza dettagli
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Si allega la newsletter del mese di gennaio dell'area Affari Intermazionali
Newsletter gennaio 2020.pdf|Visualizza dettagli
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Il prossimo 3 febbraio Confindustria organizza l’incontro con la società Alghanim International, che si terrà presso la Sala A di Viale dell’Astronomia a partire dalle ore 10.00.
L’incontro mira a fornire informazioni approfondite rispetto alle attività della Alghanim International, tramite un confronto diretto con il Management di una delle più importanti società di ingegneria, appalti e costruzioni del Kuwait.
Con oltre 50 anni di attività la Alghanim International è oggi uno dei conglomerati a più rapida crescita dell’intera aera del Golfo Persico e del Medio Oriente operante non solo nel mercato domestico ma su scala globale in 14 paesi: Arabia Saudita, Oman, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti, Qatar, Barhain, Egitto, Malawi, Regno Unito, Libano, Germania, Irlanda, Grecia e Francia.
Si segnala l’indirizzo dove è possibile visualizzare il profilo aziendale: https://www.falghanim.com/
Nel corso dell’evento saranno presentate le possibilità commerciali legate ai principali progetti programmati dalla Alghanim International nei settori delle Infrastrutture e delle Costruzioni, dell’Energia, dell’Oil&Gas e della Cybersecurity. Verranno presentati inoltre progetti di investimento che il gruppo sta pianificando nell’ambito del Real Estate.
A seguito della sessione plenaria, i lavori proseguiranno con l’organizzazione di incontri B2B con il Management kuwaitiano.
I lavori si svolgeranno in lingua inglese.
Si riporta il link dove effettuare la registrazione:
https://www.confindustria.it/Aree/opp203.nsf/iscrizione?openform
Si allega altresì un primo elenco dei maggiori progetti divisi per settore.
Upcoming Projects in Kuwait.pdf|Visualizza dettagli
Seguiranno maggiori dettagli e informazioni in merito al programma.
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