Dal 23 al 25 Ottobre si è svolta a Milano, presso Mi.Co.-Milano Congressi, la missione di buyer americani che Confindustria ha organizzato in collaborazione con ICE e grazie al sostegno finanziario del Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del “Piano USA”.
All’iniziativa hanno partecipato 323 aziende italiane e circa 100 operatori di 89 aziende americane provenienti da 21 Stati.
Tra i buyer americani vi erano: Kroger, la seconda più grande catena di supermercati degli Stati Uniti; DLS Apparel Group, uno dei più influenti gruppi di acquisto dell’abbigliamento uomo-donna con 175 negozi in tutti gli Stati Uniti; e Things Remembered, società di articoli da regalo americana con un fatturato di 258 milioni di dollari ed anche un canale di vendita e-commerce.
Le aziende italiane partecipanti sono state selezionate sulla base degli interessi manifestati dai buyer americani con i quali sono stati organizzati incontri individuali mirati.
In aggiunta ai B2B, per i settori dell’arredamento e della gioielleria, sono state organizzate delle visite per alcuni buyer rispettivamente nei distretti del mobile della Brianza e Como e nel distretto orafo di Valenza Po con grande soddisfazione di entrambi gli operatori italiani e statunitensi.
Il risultato più tangibile si è concretizzato con l’acquisizione di ordini da parte di diverse aziende italiane in quasi tutti i settori, sia durante gli incontri bilaterali al Mi.Co. che nell’ambito delle visite dirette.
La prossima fase del progetto prevede una missione negli Stati Uniti con le nostre imprese (data e tappe sono in via di definizione) pronte ad operare in tale mercato, in aree fino ad ora meno esplorate dalle iniziative promozionali italiane ma ad alto potenziale di acquisto e spiccata ricettività verso il Made in Italy.
Valutazioni dell’iniziativa condivise con le aziende e le associazioni partner.
I riscontri ricevuti dai buyer e dalle aziende italiane sono stati positivi sia sulla validità dei contatti che sugli aspetti logistico-organizzativi.
Le aziende che hanno tratto maggior successo da questa iniziativa sono state quelle che hanno presentato prodotti nuovi, di qualità superiore e che si sono dimostrate preparate per intraprendere il commercio con il mercato americano.
Le aziende più penalizzate negli incontri bilaterali sono state invece quelle che, nonostante le indicazioni preliminari che avevamo fornito in fase organizzativa, si sono presentate con alcune carenze operative (gli operatori non parlavano l'inglese o, ad esempio, non sono stati in grado di fornire il listino prezzi in dollari landed cost).
Alcuni numeri:
Tot. Aziende italiane: 323
Tot. Buyer: 89 (ragioni sociali)
- Abbigliamento: 42 Az. e 12 Buyer
- Arredo: 36 Az. e 13 Buyer
- Tessile: 4 Az. e 3 Buyer
- Cosmetica: 23 Az. e 4 Buyer
- Calzature e Pelletteria: 50 Az. e 19 Buyer
- Gioielleria: 13 Az. e 8 Buyer
- Food & Beverages: 155 Az. e 30 Buyer