Mercoledì 1 aprile va in pensione uno dei meccanismi europei più “famigerati”: quello delle quote latte.
Nato per regolare il mercato del latte in un’ottica molto “nord europea” (il Commissario europeo competente era olandese) e concepito quindi per favorire il grande allevamento intensivo del Benelux, della Germania e della Francia, si è mal adattato all’Italia, che peraltro peccò di omissione denunciando una produzione inferiore alla realtà e poi abusando del meccanismo con denunce di produzione rivelatesi farlocche.
Risultato: un’accumulazione di multe da far paura, cavalcate politicamente per anni col risultato di trasferire alla fiscalità generale l’onere di svariati miliardi (il Ministro Martina lo quantifica in 75 euro a contribuente) e la penalizzazione di gran parte dei produttori onesti.
Da questa settimana si passa al mercato libero e vedremo come il nostro sistema potrà fronteggiare la già agguerrita concorrenza degli altri paesi. La misura è certamente significativa perché si inserisce nella più ampia riforma della Politica Agricola Comune, che ancora incide per oltre la metà nel bilancio comunitario.
Grecia: je t’aime, moi non plus
Continua la partita di poker fra il governo greco e l’Unione europea.
Lunedì 30 marzo l’incontro “dell’ultima chance” del Consiglio ECOFIN è stato annullato perché le misure di risparmio e di riduzione della spesa pubblica prospettate da Tsipras non sono state giudicate sufficienti.
Si continua a trattare oltre il tempo regolamentare, verrebbe da dire, e si ha l’impressione proprio di trovarsi di fronte ad una sfida in cui il “bluff” o la componente psicologica dei giocatori riveste un ruolo primordiale.
Infatti, nessuno può permettersi, ad occhio, di decidere a cuor leggero di abbandonare la Grecia al suo destino (anche se molti ne avrebbero voglia, tanto è spinosa la trattativa con il governo greco e forte il calo di fiducia reciproca).
Si ha la sensazione, insomma, che l’asticella sia deliberatamente alta, per l’impossibilità che si finisca davvero con un ritorno alla dracma.
È una scommessa: vedremo presto cosa ne sarà.
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana dal 30 marzo al 3 aprile 2015
Settimana corta alle istituzioni europee: mentre molti funzionari sono già in viaggio per tornare nei rispettivi Paesi di origine per le festività pasquali, tra lunedi’ e mercoledi’ si riuniranno le commissioni ENVI e LIBE: nella prima si voterà la modifica della Direttiva sugli imballaggi per ridurre il consumo di borse di plastica, mentre nella seconda si voterà il parere da inviare alla commissione INTA sul TTIP. Inoltre, si riunirà anche la commissione speciale sulle decisioni anticipate in materia fiscale, che incontrerà il commissario Moscovici.
Niente da segnalare per quanto riguarda il Consiglio e la Commissione europea.
Matteo Borsani
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