Legislazione, Semplificazione e Diritto d'Impresa

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha avviato una consultazione pubblica sullo schema di delibera (allegato) che aggiorna la Determinazione n. 4/2011 contenente le «Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136». Il termine per la presentazione delle osservazioni è fissato al prossimo 2 maggio.

Le modifiche sono funzionali,  in via principale, ad adeguare le Linee Guida al nuovo Codice dei contratti pubblici (D. lgs. n. 50/2016), eliminare le previsioni sul periodo transitorio e sintetizzare ovvero precisare alcuni contenuti. Tra le novità riguardanti le specifiche fattispecie considerate, si evidenzia che l’Autorità conferma l'inapplicabilità di tali obblighi ai servizi sanitari e sociali erogati dai soggetti privati in regime di accreditamento e introduce l’auspicio di una modifica normativa volta a prevedere tale applicabilità.

In termini generali, restano sostanzialmente invariati l’impianto complessivo delle Linee Guida del 2011 e le misure di attuazione degli obblighi di tracciabilità. In ogni caso, la risposta alla consultazione può rappresentare anche l’occasione per proporre ulteriori precisazioni e approfondimenti su specifici aspetti.

LG Tracciabilità finanziaria - Documento di consultazione.pdf|Visualizza dettagli

In esito alla consultazione pubblica svoltasi tra il novembre 2015 e il febbraio 2016, la Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva che punta a rafforzare i poteri delle autorità di concorrenza nazionali (ACN), al fine di assicurare un’applicazione effettiva ed efficace delle norme sulla concorrenza nel mercato interno.

Considerate le differenze tra le legislazioni nazionali vigenti in materia, la proposta delinea un quadro di regole comuni volto ad assicurare, in particolare, che tutte le  ACN:

• assolvano alle proprie funzioni in modo indipendente da ingerenze politiche o esterne e siano dotate di risorse finanziarie e umane adeguate a tali funzioni;
• siano dotate di poteri ispettivi e decisori fondamentali (ispezioni sia nei locali aziendali, sia in locali diversi previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria; richiesta di informazioni, decisioni di cessazione delle infrazioni; misure cautelari; accettazione di impegni), con la precisazione che possono esserne destinatarie sia le imprese sia le associazioni di imprese;
• possano irrogare a carico di imprese o associazioni di imprese sanzioni proporzionate e dissuasive, tenendo conto della gravità e della durata delle infrazioni e nel rispetto di una soglia massima (non inferiore al 10% del fatturato mondiale totale), con l’avvertenza che possono essere considerate responsabili anche la società madre (c.d. parent liability) e le imprese subentranti;
• dispongano di programmi di clemenza idonei a riconoscere l’immunità o la riduzione delle ammende alle imprese che collaborano alla scoperta o all'accertamento di cartelli segreti;
• cooperino per consentire l’esecuzione di misure d’indagine, la notifica di decisioni e la riscossione di sanzioni laddove le imprese interessate dal procedimento non abbiano sede legale nel territorio dell’autorità procedente.

La Commissione UE, nell'ambito del pacchetto sui servizi, ha adottato anche una proposta di Direttiva per la revisione della procedura di notifica disciplinata dalla Direttiva servizi (Direttiva 2006/821). La proposta introduce un sistema di consultazione tra Stato notificante, Commissione e gli altri Stati membri fino al termine della quale lo Stato notificante  non potrà adottare il provvedimento interno.

La proposta di Direttiva, se da una parte dovrebbe assicurare un’uniforme  applicazione del nuovo sistema tra gli Stati membri, indispensabile per garantire un level playing field entro il quale gli operatori possono concorrere ad armi pari, dall'altra rischia di rallentare ulteriormente il processo legislativo nazionale, già articolato e complesso.

Sul tema, abbiamo elaborato un position paper, inviato alla Commissione Industria del Senato nell'ambito del ciclo di audizioni che ha avviato.

Position paper revisione Direttiva servizi.pdf|Visualizza dettagli

Si segnala la pubblicazione della Rassegna della giurisprudenza di legittimità delle Sezioni Penali della Corte di Cassazione, riferita all'anno 2016.

La Rassegna contiene anche gli orientamenti in materia di responsabilità amministrativa degli enti, ai sensi del D. lgs. n. 231/2001 (v. pagine 220 e ss.).

Di seguito il link al documento http://www.cortedicassazione.it/cassazione-resources/resources/cms/documents/Rassegna_2016_Penale.pdf

In data odierna, il Gruppo di lavoro istituito presso il DIPE - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica – ha aggiornato le FAQ che riguardano l’applicazione della disciplina sul Monitoraggio Finanziario delle Grandi Opere (Delibera CIPE n. 15 del 28 gennaio 2015; art. 176, D. lgs. n. 163/2006).

L’obiettivo di tale normativa è di prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione di determinate Opere pubbliche, attraverso stringenti misure di tracciabilità dei flussi finanziari che intercorrono tra le imprese interessate.

A partire dalla fine del 2015, Confindustria ha monitorato l’attuazione della disciplina e si è confrontata in diverse occasioni con il competente Gruppo di lavoro del DIPE, anche per chiarire alcune problematiche applicative evidenziate dalle imprese associate.

Le risposte ai quesiti del sistema associativo, che il Gruppo di lavoro ha fornito nei mesi scorsi, sono state rese pubbliche attraverso l’aggiornamento delle FAQ reperibili sul sito internet del DIPE - v. link in calce - con l'indicazione della provenienza da Confindustria. Tale pubblicazione recepisce la specifica richiesta di Confindustria, funzionale a confermare l’efficacia vincolante dei chiarimenti ricevuti dal Gruppo di lavoro.

Di seguito, il link al sito internet dedicato: http://www.programmazioneeconomica.gov.it/sistema-mipcup/faq-mgo/

In conformità al disposto dell’articolo 16, comma 1, della Legge n. 287/90, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha rivalutato le soglie di fatturato al di sopra delle quali diviene obbligatoria la comunicazione preventiva delle operazioni di concentrazione tra imprese.

In particolare, la soglia del fatturato totale realizzato a livello nazionale dall’insieme delle imprese interessate è stata innalzata da 495 a  499 milioni di euro; la  soglia del fatturato totale realizzato a livello nazionale dall’impresa di cui è prevista l’acquisizione è rimasta invariata, dovendo essere superiore a 50 milioni.

I nuovi importi sono applicabili a partire dallo scorso 27 marzo, data di pubblicazione sul sito dell’Autorità.

Nella data  di ieri, il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la revisione della direttiva sui diritti degli azionisti di società quotate (direttiva 2007/36/CE); adozione formale che rappresenta lo step finale dell'iter legislativo.

La direttiva verrà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e gli Stati membri avranno fino a due anni per recepire le nuove misure nei propri ordinamenti.