Accordo raggiunto fra Stati Uniti e Paesi del Pacifico (TPP)
È stato raggiunto ieri l'accordo commerciale che creerà una vasta zona di libero scambio tra gli Stati Uniti, il Canada ed i Paesi asiatici che si affacciano sul Pacifico, ad eccezione della Cina.
L'Amministrazione americana aveva ottenuto nei mesi scorsi l'autorizzazione del Congresso a procedere speditamente su questo fronte da loro considerato prioritario rispetto all'altro negoziato in corso, TTIP, con l’Unione europea.
C'è da dire peraltro che gli europei ce la stanno mettendo tutta per ostacolare il processo negoziale, dalla contestazione frontale dei meccanismi sin qui vigenti di tutela arbitrale di controversie in materia di investimenti e ad altre esclusive che hanno sin qui impedito di giungere ad un qualche risultato. La sentenza odierna della Corte di Giustizia europea sulla non affidabilità dei meccanismi di protezione dati americani getta altra benzina sul fuoco.
Le preoccupazioni europee, su vari aspetti, sono fondate; il rischio però è quello che a termine siano altri a dettare le regole del commercio mondiale. Come diceva Tito Livio “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”.
Elezioni portoghesi: e se la Troika avesse ragione?
Domenica scorsa, la coalizione di centro-destra portoghese al potere ha vinto, seppur di misura, le elezioni per il rinnovo del Parlamento. Per la prima volta dopo una serie di battute d'arresto dei Governi in carica a livello europeo, gli elettori hanno premiato partiti che hanno perseguito le politiche di austerità dettate dall'Europa e che consentono oggi al Portogallo discreti risultati in termini di crescita e di riassorbimento di mano d'opera.
Certo, il premier uscente non ha più la maggioranza in Parlamento e dovrà cercare altre formule per formare il Governo, ma il dato portoghese è da tenere presente anche nella prospettiva delle importanti elezioni legislative spagnole di fine novembre, dove Mariano Rajoy, alle prese con i nuovi movimenti di Podemos e Ciudadanos e l’autonomismo catalano, sta ingaggiando un duro braccio di ferro con la UE sulla legge di stabilità.
I Paesi iberici, dotati come sono di un'amministrazione efficiente, hanno saputo, a prezzo di gradi sacrifici, realizzare in questi anni quelle riforme strutturali indicate dall'Europa e necessarie a ridinamizzare la loro economia con una cura che ha dato i suoi effetti, approfittando dei prestiti garantiti dai nuovi strumenti di governance europea.
È un qualcosa che merita di essere sottolineato.
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana dal 5 al 9 ottobre 2015
In settimana si risunisce a Strasburgo il Parlamento europeo in Sessione Plenaria con vari punti all’ordine del giorno di intersse per l’industria a cominciare dallo scandalo Volkswagen.
Inoltre, mercoledì parleranno in Plenaria il Presidente Hollande e la Cancelliera Merkel, che avranno uno scambio d’opinioni con i deputati incentrato sull'emergenza immigrazione.
Per quanto riguarda il Consiglio, l'8 ottobre si riunirà in Lussemburgo il Consiglio Trasporti, che potrebbe arrivare a trovare un accordo sulla parte riguardante l’apertura del mercato del IV pacchetto ferroviario. Il 9 ottobre, invece, si riunirà il consiglio Giustizia e Affari interni, per discutere della Direttiva sul trattamento dei dati personali. Infine, il 5 ottobre si riunirà, sempre in Lussemburgo, il Consiglio Occupazione e Affari sociali.
Sul fronte Commissione europea si riunirà a Strasburgo il collegio dei commissari che avranno uno scambio di opinion in vista dell'adozione, prevista per la fine del corrente mese, della Strategia europea per un mercato interno dei beni e dei servizi.
Matteo Borsani
Per consultare la versione integrale del bollettino di informazione sulle Istituioni europee “Accade all’UE” si prega di cliccare qui.
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Nella sezione Commissione, è possibile trovare un documento di approfondimento discusso in sede di Consiglio Trasporti in data 8/10 u.s. sulle opportunità e le sinergie fornite dal Piano degli Investimenti Strategici per il settore dei Trasporti.
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BUSINESSEUROPE ha finalizzato una consultazione interna volta a contribuire all’iniziativa della Commissione UE “EU Rollt:72.0pt;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;text-indent:-18.0pt;line-height:normal;">
o L’internet delle cose;
o Sicurezza delle reti e delle informazioni;
o ePrivacy;
o Infrastrutture elettroniche per la ricerca di dati e per l’elaborazione ad alta intensità di calcolo;
o mappatura della infrastrutture a banda larga;
o difesa del cinema digitale.
Vi chiederemmo di trasmettere eventuali commenti al testo entro il 15 novembre 2015 alle 18:00.
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L’audizione pubblica sulla digitalizzazione del settore manifatturiero e delle PMI europee, tenutasi il 12 ottobre presso il Parlamento europeo, ha permesso di approfondire l’importanza della cooperazione transfrontaliera per la digitalizzazione dell’industria, di recente sperimentata con l’iniziativa regionale franco-tedesca nel Reno superiore.
Laurent Zibell, Policy adviser presso il sindacato europeo “IndustriAll”, e il prof. Manuel Gammella del sindacato spagnolo si sono invece soffermati sui rischi della digitalizzazione dell’industria per i lavoratori, con particolare riferimento a un’iniqua concentrazione della ricchezza nella catena del valore, alla dissoluzione dei contratti di lavoro (la digitalizzazione faciliterebbe, a loro avviso, il lavoro precario), al mancato bilanciamento tra vita privata e lavorativa. Zibell ha insistito sull’importanza del dialogo sociale in questo campo. Gammella ha chiesto politiche pubbliche per ovviare a questi possibili rischi.
Tra le conclusioni più interessanti del Prof. Hirsch-Kreinsen, invece, quella sulle possibili perdite di posti di lavoro: queste (limitate ai ruoli rutinari e legati a scarse competenze) avverrebbero nel breve periodo, mentre nel lungo termine si assisterebbe alla creazione di più del doppio di posti di lavoro.
La Commissione UE ha ribadito che sta lavorando sul tema dell’Industry 4.0, seguendo 6 filoni: creazione di un Mercato unico digitale; incentivi agli investimenti; sostegno alle industrie nella trasformazione digitale (specie PMI) favorendo il collegamento tra i centri di competenze; adeguamento della forza lavoro; revisione e semplificazione della normativa.
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Crisi Volkswagen, crisi tedesca?
Lo scandalo Volkswagen, che promette fatti nuovi ogni giorno, sta naturalmente caratterizzando l’attualità europea, la cui struttura decisionale ed organizzativa mostra tutti i suoi limiti. È infatti a livello europeo che viene stabilita la legislazione in materia di controlli delle emissioni, ma è poi a livello nazionale che è demandata l’esecuzione e l’implementazione delle norme in un continuo rimpallo di responsabilità.
Giovedì 1° ottobre ne parleranno a Bruxelles i Ministri dell’Industria del Paesi UE, mentre mercoledì 7 sarà Angela Merkel stessa a sottoporsi alle domande dei parlamentari europei riuniti in seduta plenaria a Strasburgo.
In effetti, 15 giorni fa quando sembrava che la Germania guidasse il fronte europeo sulla questione rifugiati, aprendo le sue porte indiscriminatamente (salvo poi chiuderle qualche giorno dopo…) e Angela Merkel appariva sempre di più leader, anche morale, dell’intera Unione, lei e Hollande hanno deciso di presentarsi insieme nell’emiciclo di Strasburgo per illustrare la loro visione “comune” in materia, scavalcando ogni ritualità istituzionale.
Questo accadeva prima dello scoppio del caso Volkswagen che adesso si ritrova ad essere una patata molto bollente per il Cancelliere tedesco visti, tra l’altro, gli stretti legami del Governo tedesco con l’intero settore automobilistico nazionale e l’importante partecipazione azionaria del Land della Nord Westfalia nella proprietà Volkswagen.
La contestazione interna subita dalla Merkel, anche tra i ranghi del suo stesso partito, sulla sua apertura sui rifugiati costituisce già un pesante fardello che la vicenda Volkswagen contribuisce ad aggravare minando non solo il sistema tedesco e la sua buona salute economica, ma anche il ruolo di leadership esercitato dalla Germania.
Ciò detto, le conseguenze della situazione si faranno sentire su tutti, rischiando tra l'altro di incrinare il rapporto di fiducia tra imprese e consumatori ai quali occorre garantire prodotti sicuri ed informazioni trasparenti sull’origine e sul contenuto di ciò che acquistano, assicurando al contempo una sorveglianza dei mercati efficace ed in grado di premiare frodi ed abusi.
Fa specie che su questioni così importanti l’Unione europea sia incapace di decidere come andare avanti per lo stallo che caratterizza tali dossier a livello europeo, in particolare, sull’obbligo dell’indicazione di origine dei prodotti.
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana dal 28 settembre al 2 ottobre
Mentre lo scandalo VW non cessa di calmarsi e riempie ancora le pagine dei giornali e gli argomenti di conversazione nei corridoi (e già in qualche sala) delle istituzioni comunitarie, la settimana sarà caratterizzata dal Consiglio Competitività, che si riunirà a Bruxelles il 1 ottobre per discutere principalmente di Better Regulation e di Proprietà intellettuale, in particolare degli avanzamenti nella preparazione del nuovo sistema del brevetto unico europeo, al quale l’Italia ha recentemente aderito.
Per quanto riguarda il Parlamento, si riuniranno i gruppi parlamentari per preparare la plenaria di settimana prossima a Strasburgo. Infine, per quanto riguarda la Commissione, il Collegio dei commissari dovrebbe approvare, mercoledi’ 30, una proposta sul Capital Market Union, di cui daremo conto nel dettaglio nel prossimo numero.
Matteo Borsani
Per consultare la versione completa del Bollettino di informazione sulle istituzioni comunitarie si prega di cliccare qui.
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la settimana dal 19 al 23 ottobre 2015: focus su mercato interno ed emissioni
Questa settimana il Parlamento europeo si riunisce in plenaria a Strasburgo.
Gli occhi di tutti saranno puntati sul voto sulle risoluzioni (6) presentate dai vari gruppi politici sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico, dopo lo scandalo Volkswagen. A tale proposito, è importante ricordare la relazione dell’On. A. Dess (PPE-DE) “proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (CE) n. 715/2007 e (CE) n. 595/2009 per quanto riguarda la riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli stradali”, approvata a larga maggioranza dalla Commissione ENVI lo scorso 23 settembre e di cui si prevede il voto in Plenaria entro la fine dell’anno. I gruppi politici hanno tempo fino a lunedì 26 ottobre per raggiungere un accordo su un eventuale testo condiviso.
Tra gli altri punti all’ordine del giorno, si segnalano il dibattito congiunto sulla politica di coesione, le raccomandazioni in seconda lettura sull’accesso a internet e sul roaming, e la relazione dell’On. Girling (ECR, UK) sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici.
elezioni_polonia
In Lussemburgo si riunirà, invece, il Consiglio dei Ministri UE dell’Ambiente, al quale parteciperanno i Commissari UE A. Canete, K. Vella e E. Bienwkoska. I Ministri avranno un primo dibattito sulla proposta di revisione della Direttiva ETS, sulla dimensione ambientale del semestre europeo, sulla strategia per lo sviluppo sostenibile approvata dall’ONU a settembre, sul negoziato sulla COP21 e sul sistema di controllo delle emissioni auto. Infine, discuteranno dell’iniziativa “Make it work” il cui scopo è creare un dialogo tra Stati Membri, Consiglio e CE per migliorare la legislazione in materia ambientale e lo scambio di “best practices” nel recepimento nazionale delle normative UE in materia ambientale.
Di sicuro interesse anche la riunione settimanale del collegio dei Commissari, martedì 27 a Strasburgo, durante la quale sarà approvata la nuova strategia per il mercato interno dei beni e dei servizi, che conterrà al suo interno la previsione di importanti iniziative per le PMI e le Start-up, la libera circolazione dei servizi, gli appalti pubblici, la standardizzazione nei servizi e il principio di mutuo riconoscimento.
Finanziamenti UE: eventi informativi
Riunioni ed eventi
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Il 22 ottobre, al Parlamento europeo si è tenuta la conferenza “Occupazione e sicurezza sociale nel mercato unico digitale”, (qui il programma: http://www.socialistsanddemocrats.eu/events/sd-conference-employment-and-social-security-digital-single-market-chances-and-challenges ) organizzata dagli europarlamentari del gruppo S&D.
I relatori che si sono alternati durante la conferenza hanno evidenziato numerosi aspetti critici per i soggetti che lavorano per le piattaforme digitali. La conclusione a cui sono giunti è che la legislazione sui contratti di lavoro per le categorie impegnate in questo settore deve essere assolutamente migliorata. Alcuni dei rischi evidenziati sono: scarse tutele sociali per i lavoratori; pericolo di lavoro minorile; definizione di politiche unilaterali da parte delle imprese.
Al tempo stesso sono state proposte alcune idee che potranno essere utili nel dibattito politico al legislatore europeo. In particolare, i relatori hanno evidenziato la necessità di spingere le aziende a una maggiore trasparenza e a sensibilizzare i sindacati sui temi dell’outsourcing e del crowdsourcing.
La conferenza è stata anche l’occasione per presentare l’opinione della commissione EMPL al rapporto “verso un mercato unico digitale” (Relatori Kaja Kallas, ALDE-EE; Evelyne Gebhardt, S&D-DE) e lo studio realizzato da Eurofound “New forms of employment”.
Modified on by Cinzia Guido 085CD85D-136C-175C-C125-7BA200363F75 [email protected]
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Il 14 ottobre, le commissioni IMCO e ITRE hanno tenuto una discussione congiunta per presentare il loro rapporto di iniziativa sulla strategia sul Digital Single Market. Le due relatrici l’On. Gebhardt (S&D, Germania) e l’On. Kallas (ALDE, Estonia) non hanno nascosto le difficoltà incontrate nel redigere un testo congiunto; restano infatti alcuni punti controversi tra cui il principio once-only nell’e-government. Si è parlato della concorrenza tra le piattaforme digitali, dell’importanza di ristabilire la fiducia dei consumatori nel mondo online, delle nuove forme di lavoro, del piano per la digitalizzazione dell’industria, della questione infrastrutturale. Il 14 dicembre le due commissioni si riuniranno per votare il testo, mentre il voto in plenaria si terrà a gennaio. Le relatrici hanno proposto un metodo di lavoro “per compartimenti stagni”, che vede altre commissioni (EMPL, LIBE, JURI, ECON, CULT) impegnate nei rispettivi pareri che verranno poi inglobati nel testo finale.
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Il 12 ottobre a Bruxelles, in occasione degli Open Days della settimana europea delle città e delle regioni, il Commissario per la ricerca e l’innovazione Carlos Moedas e la Commissaria per le politiche regionali Corina Cretu, hanno lanciato il “Seal of Excellence”, un certificato che attesterà l’eccellenza delle proposte progettuali presentate in risposta ai bandi dello Strumento PMI di Horizon 2020 che abbiano superato le soglie di valutazione ma che non siano finanziate per mancanza di fondi. Come ricordato dalla Commissaria, nel periodo 2014/2020, circa 100 miliardi di € del Fondo europeo di sviluppo regionale saranno destinati a promuovere R&I. Il sigillo di eccellenza aiuterà quindi le autorità di gestione nazionali e regionali a identificare le imprese più innovative, beneficiando del sistema di valutazione svolto a livello europeo nell’ambito di Horizon 2020 e offrendo una seconda chance ai progetti dello Strumento PMI. L’accesso ai finanziamenti non è automatico: spetterà alle autorità di gestione decidere se ammettere la validità dei risultati delle valutazioni svolte in ambito Horizon 2020, evitando di svolgere un nuovo processo di valutazione e vagliare la possibilità di redigere graduatorie speciali per i progetti valutati positivamente dalla Commissione. Sarà invece automatico il rilascio da parte della Commissione del certificato di eccellenza alle imprese che hanno ottenuto punteggi sopra la soglia (13 per la fase I e 12 per la fase II). Al fine di promuovere l’utilizzo del Seal of Excellence la Commissione ha creato una Community of Practice, pensata come strumento per favorire lo scambio di buone pratiche, raccogliere domande e fornire ogni utile chiarimento alle autorità di gestione. In questo senso, la partecipazione attiva alla Community of practice costituisce una modalità operativa estremamente importante per attingere informazioni utili all’utilizzo del sigillo.
Lanciato come iniziativa pilota concepita per lo strumento PMI di Horizon 2020, il sigillo potrà in futuro essere esteso ad altri strumenti (borse Marie Slodowska-Curie, Consiglio Europeo della Ricerca e altri strumenti di Horizon 2020). Il sigillo, inoltre, non è pensato per facilitare l’accesso solo ai fondi strutturali, ma anche per altre fonti di finanziamento, regionali, nazionali, internazionali e private, creando così sinergie tra Horizon 2020 ed altri programmi di finanziamento esistenti.
Per maggiori informazioni, v. nuova pagina web dedicata al Seal of Excellence:
http://ec.europa.eu/research/regions/index.cfm
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“Final conference of the mapping exercise and performance check of the EU’s tourism education and training offer”, organizzata dalla DG GROW.
Riunioni ed eventi
Resoconti della settimana dal 12 al 16 ottobre 2015
Clicca qui per i resoconti della settimana dal 12 al 16 ottobre 2015.
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Il 26 ottobre si riunirà a Lussemburgo il Consiglio dei Ministri UE dell’Ambiente presieduto dal Ministro lussemburghese Carole Dieschbourg, al quale parteciperanno i Commissari UE A. Canete (Clima), K. Vella (Ambiente) e E. Bienwkoska (Industria). I Ministri avranno un primo dibattito orientativo sulla proposta di revisione della Direttiva ETS, presentata dalla Commissione UE a luglio 2015 nel contesto del conseguimento dell’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2030.
I Ministri risponderanno a tre domande: 1) l’attuale proposta è uno strumento utile per raggiungere gli obiettivi climatici europei del prossimo decennio, incluso il finanziamento ai Paesi in via di sviluppo? 2) le nuove regole per l’assegnazione delle quote di emissione a titolo gratuito assicurano un equilibrio tra il rischio di delocalizzazione delle emissioni (carbon leakage), la protezione della competitività dell’industria ad alta intensità energetica e il rafforzamento della spinta verso l’innovazione in direzione di una economia a basse emissioni di carbonio? 3) le proposte sui meccanismi di finanziamento per l’innovazione dell’industria e la modernizzazione del settore energetico sono uno stimolo sufficiente a mobilitare gli investimenti necessari a raggiungere gli obiettivi per il 2030?
I Ministri avranno uno scambio di opinioni su come assicurare un ruolo sempre attivo alla dimensione ambientale nel processo del Semestre Europeo. In questo contesto, discuteranno della graduale eliminazione dei sussidi dannosi per l’ambiente e dell'attuazione della politica e della legislazione ambientale.
E’ previsto anche uno scambio di vedute su come attuare la strategia “2030 - Agenda per lo sviluppo sostenibile "Trasformare il nostro mondo", approvata dalle Nazioni Unite a settembre. I Ministri discuteranno le principali priorità dell'UE per la sua attuazione, il ruolo della politica e gli strumenti per monitorarne i progressi.
Infine, i Ministri avranno un dibattito sugli ultimi eventi internazionali in materia di clima in vista della Conferenza di Parigi (30 novembre – 11 dicembre); sul sistema di controllo delle emissioni auto; sull’iniziativa “Make it work” il cui scopo è creare un dialogo tra Paesi Membri, Consiglio e Commissione Europea al fine di migliorare la legislazione in materia ambientale e lo scambio di “best practices” nel recepimento da parte degli Stati membri delle normative europee in materia ambientale.
In allegato il documento preparatorio predisposto dalla Presidenza lussemburghese.
Background Consiglio Ambiente 26 ottobre.pdf|Afficher les détails
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Nella sezione Commissione, è stata caricata una presentazione sul “2nd Multi-Annual transport work programme under the Connecting Europe Facility”, illustrata durante la riunione sul secondo Programma di Lavoro CEF, che si è tenuta a Bruxelles il 30 settembre scorso.
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Accade all’UE
commercio internazionale
Accade in consiglio
Questa settimana si riuniranno il Consiglio Affari esteri, il Consiglio Affari generali e il Consiglio europeo.
Bandi e finanziamenti
Clicca qui per l’elenco degli eventi informativi sui programmi di finanziamento dell’UE di maggior interesse per le imprese che si terranno a Bruxelles la prossima settimana.
Riunioni ed eventi
Il prossimo 15 ottobre si terrà a Bolzano il bilaterale Confindustria-BDI sui temi del Digitale e dell’Energia.
I prossimi 28 e 29 ottobre si terrà a Bruxelles il seminario: “Economia Circolare, Pacchetto Clima Energia 2030, Unione dell’Energia: nuove normative europee in arrivo nei prossimi anni”.
Resoconti della settimana dal 5 al 9 ottobre 2015
Clicca qui per i resoconti della settimana dal 5 al 9 ottobre 2015
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Il 27 ottobre, il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato a larghissima maggioranza la relazione dell’On. Pilar del Castillo Vera (PPE – ES) sul mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche. Si tratta del voto dell’accordo in seconda lettura, dopo che il Consiglio e PE avevano raggiunto l’accordo in prima lettura il 30 giugno.
La relazione, da un lato cancella i costi addizionali di roaming su tutto il territorio dell’Unione a partire dal 15 giugno 2017 (con un periodo transitorio che inizierà dal 30 aprile del prossimo anno), e dall’altro stabilisce adeguate garanzie legali volte ad assicurare un più giusto e neutrale accesso alla rete.
Con riferimento al periodo transitorio che porterà nel 2017 alla cancellazione del roaming, è stato stabilito che a partire dal 30 aprile 2016, le maggiorazioni del roaming non dovranno superare:
· €0,05 al minuto per le chiamate vocali
· €0,02 per ogni messaggio di testo (SMS)
· €0,05 per ogni MB di navigazione su internet.
Il tetto per i costi delle chiamate ricevute sarà deciso entro l’anno e ci si aspetta che tali costi siano considerevolmente più bassi rispetto a quelli previsti per le chiamate effettuate.
Se gli operatori possono dimostrare che non sono in grado di recuperare i loro costi, incidendo sui prezzi interni, le autorità nazionali di regolamentazione potrebbero autorizzare gli operatori ad imporre, in casi eccezionali, maggiorazioni minime al fine di recuperare questi costi. I deputati hanno avuto garanzie che le autorità nazionali di regolamentazione avranno i mezzi per modificare o respingere le sovrattasse.
Per proteggere il settore da abusi, come ad esempio il “roaming permanente”, gli operatori potranno, in talune circostanze, essere autorizzati ad addebitare una tariffa di lieve entità, più bassa rispetto agli attuali tetti, sulla base del principio dell'”uso corretto”. I dettagli precisi saranno definiti dalla Commissione e dalle autorità per le telecomunicazioni.
Con riferimento alla neutralità della rete, invece, numerosi emendamenti sono stati respinti dalla camera di Strasburgo. Alla luce delle norme approvate ieri, gli operatori internet potranno offrire servizi specializzati (per esempio riservando una parte di banda per determinati servizi specifici) solo se tali servizi non comportano ricadute negative sulla rete.
I deputati hanno assicurato che i provider di servizi internet dovranno infine fornire agli utenti, che stanno per firmare contratti su servizi di accesso a internet fissi o mobili, una spiegazione chiara sulle velocità di download e upload (rispetto a quelle pubblicizzate) che possono aspettarsi dal servizio. Ogni differenza evidente darà diritto a compensazioni, quali l'estinzione del contratto o l'ottenimento di un rimborso. Spetterà alle autorità nazionali di regolamentazione verificare se eventuali differenze possano o meno costituire una violazione del contratto.
Alla luce del voto dell’Europarlamento, il vice-presidente e responsabile per il mercato unico digitale Andrus Ansip e il Commissario per l’economia digitale Oettinger hanno espresso il loro apprezzamento per il voto favorevole da parte della Plenaria di Strasburgo
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Lo scorso 30 settembre la Commissione europea ha adottato un
La seconda, invece,riguarda i covered bonds, e in particolare la possibilità di creare un quadro paneuropeo e il possibile uso di strutture di covered bonds a copertura dei prestiti alle PMI.
La terza consultazione, infine, punta a raccogliere evidenza empirica sull’impatto cumulativo della normativa finanziaria adottata a seguito della crisi, grazie alla quale la Commissione intende individuare eventuali difformità, incoerenze e lacune delle norme in materia finanziaria, nonché oneri normativi non necessari e fattori che incidono negativamente sugli investimenti e la crescita a lungo termine.
È qui disponibile una nota di sintesi sui contenuti del Piano d'azione della Commissione per un'Unione dei mercati dei capitali.
Lente sull'UE-CMU(2).pdf|Afficher les détails
Per ulteriori informazioni si prega di fare riferimento a Francesca Brunori (mail: [email protected]; tel. 065903608), Lucia Pace (mail: [email protected]; tel. 065903524), Ciro Ascione (mail: [email protected]; tel. 065903698), Viviana Padelli (mail: [email protected]; tel. +32 22861213) e Pietro Mambriani (mail: [email protected]; tel. +32 22861242).
Modified on by Viviana Padelli A8A38FF8-4198-FDE1-C125-77AC003B72CE [email protected]
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Il 28 ottobre, la Commissione europea ha presentato la strategia per il Mercato Unico: http://ec.europa.eu/growth/single-market/index_en.htm
Nella sezione "Commissione europea" è possibile scaricare la comunicazione. A breve pubblicheremo su questa comunità una nota di approfondimento e analisi della comunicazione.
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Il 27 ottobre 2015 durante la Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo il Vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ha presentato il programma di lavoro della Commissione per il 2016. Il Programma si basa essenzialmente sulle dieci priorità del Presidente Juncker e prevede, per l'anno prossimo, 23 iniziative legislative e non legislative, 20 ritiri o modifiche di proposte pendenti e 40 azioni REFIT con lo scopo di riesaminare la qualità della normativa vigente dell'UE.
Al seguente link tutti i documenti riguardanti il programma di lavoro per il 2016 - http://ec.europa.eu/atwork/key-documents/index_en.htm
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Online la rassegna stampa del 26 ottobre - http://bit.ly/1O2fy1g
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Nell’ambito del servizio “Serie - La lente sull’UE”, trovate nella sezione “Newsletter UE” di questa comunità, il 37° numero, dedicato alle Misure attuative del rapporto dei cinque presidenti volto ad approfondire l'UEM.
Il pacchetto di misure adottato dal collegio dei commissari comprende un approccio riveduto al semestre europeo che prevede, tra l'altro, il rafforzamento del dialogo democratico e l'ulteriore miglioramento della governance economica, ad esempio mediante la creazione di comitati nazionali per la competitività e di un Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, e una rappresentanza più unificata della zona euro nelle istituzioni finanziarie internazionali, in particolare l'FMI.
In quest’ambito, lo scorso 21 ottobre la Commissione ha pubblicato i seguenti documenti:
Comunicazione sulle tappe verso il completamento dell'Unione economica e monetaria
Decisione che istituisce un Comitato consultivo indipendente europeo per le finanze pubbliche
Raccomandazione sull'istituzione di comitati nazionali per la competitività nella zona euro
Comunicazione su una tabella di marcia verso una rappresentanza esterna più coerente della zona euro nei consessi internazionali
Decisione che stabilisce alcune misure volte alla progressiva introduzione di una rappresentanza unificata della zona euro nel Fondo monetario internazionale
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L’incontro in programma il prossimo 6 novembre a Milano, presso la sede di Federazione ANIE (Viale Lancetti, 43 – Sala Comune Lancetti) sarà occasione per presentare questo nuovo strumento di finanziamento alle aziende italiane potenzialmente interessate a proporre progetti di elettrificazione e produzione energetica in Paesi in via di sviluppo, in particolare nell’area dell’Africa sub-sahariana, e darà ampio spazio alle domande delle imprese.
Le imprese con progetti in fieri o già avviati in Paesi in via di sviluppo sono invitate ad inviare una documentazione di sintesi entro martedì 3 novembre p.v. all’indirizzo [email protected] ed in copia agli indirizzi [email protected] e [email protected]
SIMEST, Confindustria e ANIE saranno disponibili, a latere del seminario, per discutere i progetti inviati.
Tra i relatori che interverranno all’incontro si segnalano Felice Zaccheo, della Direzione Generale per lo Sviluppo e la Cooperazione della Commissione Europea, che ha ideato ElectriFI e ne implementerà il funzionamento, e Marc Buiting della Banca di Sviluppo Olandese, che gestisce i fondi della Commissione per questo regime di sostegno.
Modalità di iscrizione
Le aziende interessate a partecipare sono pregate di inviare comunicazione via e-mail all’indirizzo [email protected] entro e non oltre il 30 ottobre p.v.
La partecipazione all’evento è gratuita.
Per ulteriori informazioni:
Confindustria – Delegazione presso l’UE
Leonardo Pinna: +32 2 2861241 - [email protected]
Federazione ANIE
Mariarosaria Fragasso: +39 02 3264.574/310 - [email protected]
Modified on by Leonardo Pinna 9E734699-515C-928B-C125-7BA200363F76 [email protected]
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