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Oggi in Europa - Rassegna stampa del 23 settembre 2015 |
Oggi in Europa - Rassegna stampa del 22 settembre 2015Online la rassegna stampa del 22 settembre - http://www.confindustria.eu/it/item/6951-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_del_22_Settembre_2015#.VgEBgGKq8Y4.twitter |
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INCONTRO BEI – CONFINDUSTRIA, Lussemburgo, 7 luglio 2015Il 7 luglio 2015, presso la sede della Banca Europea per gli Investimenti, inLussemburgo, si è svolta una giornata di incontri tra i funzionari della Banca e una delegazione di Confindustria composta da colleghi provenienti dalle sedi di Bruxelles e Roma (Innovazione e Education, Credito e Finanza, Politiche Industriali, Politiche Fiscali), volta ad approfondire il funzionamento dei nuovi strumenti di finanziamento che la BEI mette a disposizione per il periodo di programmazione 2014-2020.
La visita si inserisce nell’ambito di un solido rapporto di collaborazione tra BEI e Confindustria, ufficializzato nel 2009 con la firma di una lettera di intenti finalizzata a incrementare i finanziamenti della BEI alle imprese italiane, per investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione e alle PMI.
La giornata di incontri è stata caratterizzata da un taglio molto operativo ed ha fornito alla delegazione di Confindustria l’occasione per approfondire le diverse misure messe a disposizione dalla BEI, sia direttamente, sia per il tramite di intermediari finanziari, a favore delle imprese di ogni dimensione.
Dopo una presentazione introduttiva sul ruolo e sulle priorità perseguite dalla BEI, sulle attività svolte e sulle modalità operative della Banca, i funzionari BEI competenti per le diverse linee di finanziamento, hanno illustrato nel dettaglio gli strumenti finanziari messi a disposizione delle imprese a seconda della loro dimensione e della tipologia di progetto da sviluppare. In particolare, nel corso della giornata sono state approfondite le seguenti misure: - Programma InnovFin: · InnovFin SME guarantee - COSME · InnovFin midcap guarantee · InnovFin midcap growth finance - Private Finance for Energy Efficiency - Investment Plan for Europe - Financial instruments for regional development - SME Initiative - Internationalisation and non EU activities - EIB’s advisory services
Per un approfondimento sulle diverse misure illustrate nel corso dell’incontro, vi invitiamo a consultare le slide presentate dai diversi relatori intervenuti, che potete trovare all’interno della sottocomunità della Delegazione di Bruxelles Programmi e finanziamenti europei.
Vi segnaliamo inoltre che sul sito della BEI è possibile consultare l’elenco degli intermediari finanziari italiani che hanno siglato un accordo per la gestione di prestiti globali BEI, in particolare per quanto riguarda i prodotti finanziari dedicati a PMI e mid-caps nell'ambito del programma InnovFin. La lista viene periodicamente aggiornata ed è disponibile al seguente link: http://www.eib.org/projects/priorities/sme/eu/index.htm
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Consultazione pubblica della Commissione UE sulla revisione della normativa per il settore TlcL’11 settembre la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sulla valutazione e revisione del quadro normativo per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (questo il link alla consultazione: https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/public-consultation-evaluation-and-review-regulatory-framework-electronic-communications ) per aggiornare l’attuale normativa che risale al 2009, in linea con quanto annunciato nella strategia per il Mercato unico digitale. Nella consultazione, la Commissione chiede input sui seguenti punti:
La consultazione è aperta fino al 7 dicembre 2015., data in cui scadrà un’altra consultazione (questo il link: https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/public-consultation-needs-internet-speed-and-quality-beyond-2020 ) che mira a valutare le esigenze di velocità e di qualità della connessione internet oltre il 2020, e in particolare, quali prodotti futuri, applicazioni e servizi dipenderanno dalla connettività e di cosa avranno bisogno in termini di sicurezza, velocità, qualità, download dei dati. |
ACCADE all'UE n.273
Giuliana Pennisi
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Schengen in pericolo di morte?
Oggi l’Ungheria ha chiuso le sue frontiere con la Serbia – come si sa con un “muro“ di filo spinato – annunciando il passaggio a sanzioni penali per i migranti che entrassero clandestinamente nel territorio nazionale. Due giorni fa la Germania stessa, su pressione delle autorità locali, travolte forse più politicamente che materialmente dall’afflusso degli immigrati degli ultimi giorni, ha sospeso la libera circolazione con l'Austria e misure analoghe sono allo studio in altri Paesi. Se a questo si aggiunge il sostanziale nulla di fatto alla riunione dei Ministri degli interni di ieri a Lussemburgo, siamo molto lontani dallo scenario ipotizzato da Jean Claude Juncker la scorsa settimana a Strasburgo quando, presentando il suo piano per la distribuzione di 160.000 migranti mediante quote obbligatorie, aveva dichiarato che “Schengen non subirà modifiche durante il mandato della presente Commissione” (…). Si tocca qui un punto che può essere di non ritorno, con un possibile effetto Tsunami su altre politiche comuni UE. Non a caso un ministro belga ha dichiarato che i Paesi dell’Est non possono pensare di chiamarsi fuori da qualsiasi condivisione dei costi del fenomeno migratorio e poi pretendere a cuor leggero di riscuotere puntualmente fino all’ultimo euro i generosi fondi strutturali che in nome della solidarietà europea sono messi a loro disposizione e pagati, giova ricordarlo, dai fondi nazionali che concorrono a formare il bilancio comunitario. Allo stesso modo, come il Presidente del Consiglio ha già sottolineato a varie riprese, è difficile pensare a un Europa incapace di gestire la crisi migratoria e invece vederla solida come una roccia nell’applicare alla virgola le regole del fiscal compact. Insomma la posta in gioco è ampia, perché coinvolge gli altri fronti sui quali l’Europa si trova ad un bivio, tra cui: che fare con le richieste britanniche, come fronteggiare i risultati, domenica, delle nuove elezioni greche che rischiano di vedere un pareggio fra Syriza spurgata degli elementi più estremisti, e il centro destra di Nea Dimokratia; che fare, infine, per una risposta congiunta alla crisi siriana e non in ordine sparso. Francia e Regno Unito scaldano i muscoli minacciando interventi aerei “chirurgici” contro basi dell’ISIS che, come si sa, avranno forse un impatto mediatico, ma comporteranno poche conseguenze effettive sul campo senza una risoluta azione diplomatica in grado di gettare le basi di una soluzione complessiva.
Certo, il fatto che anche la Turchia sia tornata in campagna elettorale - e in che condizioni – con la scadenza del 1° novembre non aiuta a trovare il bandolo della matassa. E intanto alle prese con questi problemi che ne investono l’essenza stessa, l’Unione europea sembra aver messo in secondo piano le sue politiche settoriali che da tempo sono “in folle” in attesa di un input della Commissione europea che stenta a venire. Tranne poche eccezioni, e quelli ereditati dalla precedente gestione, non ci sono grossi dossier legislativi all’esame del Parlamento e del Consiglio. Anch’essa un’anomalia sostanziale nel clima moroso che si respira a Bruxelles.
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana dal 14 al 18 settembre Settimana di commissioni al Parlamento europeo, con alcuni importanti dossier, tra i quali il voto, in commissione ENVI, del rapporto sui limiti di emissioni e all’omologazione per la combustione interna della macchine non stradali. Si segnala inoltre in commissione AGRI la discussione sul progetto di parere sulle pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare.
Inoltre, si segnala che questo martedì, in due diversi eventi, saranno al Parlamento europeo per uno scambio di opinioni con i deputati italiani sia l’AD di ENI Claudio Descalzi che il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia.
Per quanto riguarda il Consiglio, si riuniranno sia il Consiglio giustizia ed affari interni che quello Ambiente, il primo il 14 e il secondo il 18 settembre.
Matteo Borsani
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