Martedì 14 ottobre, a Bruxelles, si è tenuta la riunione del Gruppo di lavoro Politiche Regionali di BusinessEurope. Ospite della riunione, il Presidente della commissione parlamentare per lo Sviluppo regionale (REGI), la bulgara Iskra Mihaylova.
L’eurodeputata ha incentrato il suo intervento sull’importante ruolo svolto dalla politica di Coesione per rilanciare la crescita e gli investimenti nell’UE, basti pensare - ha ricordato Mihaylova - che in alcuni paesi, come la Bulgaria, gli investimenti realizzati nell’ambito della politica di Coesione hanno rappresentato il 70% del totale degli investimenti nazionali.
Mihaylova si è quindi soffermata sul meccanismo della condizionalità macroeconomica e sulla ferma volontà del Parlamento europeo di monitorarne con attenzione un’eventuale applicazione per assicurare che il processo si svolga solo in ultima istanza, in totale trasparenza e nell’interesse di ogni Stato membro.
La commissione parlamentare REGI si impegna a monitorare l’efficiente implementazione della politica di Coesione riformata da parte della Commissione europea, così da ottenerne il massimo impatto. Impatto che deve poi esser trasmesso e comunicato ai cittadini dell’UE, compito – ha continuato Mihaylova – che spetta agli Stati membri e a tutte le parti coinvolte.
Quanto all’adozione degli Accordi di Partenariato (AP) e dei Programmi Operativi (PO), Mihaylova ha spiegato che la Commissione europea si è posta come obiettivo quello di adottare gli AP entro la fine di ottobre, quasi la metà dei PO - circa 100 - entro la fine dell’anno e i restanti PO nel corso del 2015. A ciò si aggiunge che, nel 2016, è prevista già une revisione di metà percorso dei meccanismi di condizionalità della politica di Coesione e la revisione del Quadro Finanziario Pluriennale, per valutare lo stato del budget UE nella crisi e del totale degli impegni e dei pagamenti. Il Parlamento ha espresso preoccupazione per questo ritardo nella predisposizione della programmazione operativa anche attraverso le domande scritte inviate al commissario designato alle Politiche regionali Corina Cretu, invitandola ad affrontare il tema sin dal suo insediamento.
Da parte loro, gli Stati membri - ha suggerito Mihaylova - dovrebbero seguire un approccio integrato nella predisposizione degli Accordi di partenariato e dei Programmi Operativi, molti dei quali spesso non risultano tra loro connessi.
Alla domanda posta da Confindustria sul preoccupante gap tra impegni e pagamenti nel budget UE, Mihaylova ha spiegato che si tratta di un buco di circa 24 miliardi di euro, che rischia di incrementarsi da qui alla fine dell’anno. È un tema a cui il PE riserva grande importanza e che ha posto già all’attenzione del commissario designato Cretu in occasione della sua audizione davanti alla commissione parlamentare REGI. Altrettanto importante è la questione del pacchetto di 300 miliardi di euro di investimenti annunciato dal Presidente eletto della Commissione europea Jean-Claude Juncker, di cui non si conosce ancora la provenienza né un possibile utilizzo o un eventuale coordinamento con i fondi di Coesione.
Gli intervenuti al dibattito, in prevalenza esperti di Politica regionale delle confederazioni industriali nazionali, hanno sollevato con forza la questione del rischio di limitazione del sostegno regionale alle grandi imprese. Secondo alcune Federazioni europee, sarebbe la stessa Commissione a proporre tali limitazioni (nei vari Programmi Operativi e negli Accordi di Partenariato) nel finanziamento delle grandi imprese contrariamente a quanto stabilito dallo stesso Regolamento.
Si è quindi discusso del ruolo dei Fondi strutturali per rilanciare gli investimenti e del coinvolgimento delle parti sociali nel Partenariato, un coinvolgimento non sempre puntuale e concreto. A tal proposito, alcuni membri hanno suggerito che BE proponga un meccanismo a livello UE di monitoraggio dell’implementazione dei partenariati negli Stati membri.
Il prossimo incontro del GdL Politiche regionali di BusinessEuorpe dovrebbe tenersi a febbraio o marzo 2015.