Il Programma della Presidenza italiana dell'UE per quanto concerne la Politica Regionale e Territoriale evidenzia innanzitutto la necessità di promuovere un dibattito politico più strutturato in seno al Consiglio, volto a supportare iniziative focalizzate al raggiungimento di risultati concreti dalla politica di coesione.
Secondo quanto annunciato nel documento, la Presidenza lavorerà sul contributo che un’efficace politica di coesione può fornire alla revisione della strategia Europa 2020. In questo contesto, si discuterà anche degli effetti del rafforzamento del legame tra politiche strutturali e la governance economica.
La Presidenza italiana intende adoperarsi per garantire un dibattito politico più sistematico sulla politica di coesione nelle sue tre dimensioni integrate (economica, sociale e territoriale) e dare seguito alle iniziative delle precedenti Presidenze del Consiglio, tenendo conto della sesta Relazione sulla coesione della Commissione, delle richieste espresse dal Consiglio europeo e dei Regolamenti 2014-2020.
La Presidenza proseguirà il dibattito politico sull’Agenda urbana europea e assicurerà la continuazione della cooperazione intergovernativa sulla base dell’Agenda territoriale 2020. Verrà inaugurato contestualmente il programma delle tre Presidenze dell'UE sulla politica di coesione territoriale e sulla politica urbana, allo scopo di fornire, entro la fine del 2015, una revisione sullo stato di attuazione dell’obiettivo di coesione territoriale dell’Unione e dei progressi raggiunti nel legame tra politica di coesione territoriale e politica urbana.
Dal momento che più del 50% del Fondo di Coesione sarà distribuito nelle aree urbane, è importante notare l'attenzione della Presidenza al dibattito relativo all’Agenda urbana europea e alla necessità di migliorare il legame tra politica di coesione e politica urbana.
La Presidenza italiana è inoltre fortemente interessata a garantire l’efficacia delle Strategie macroregionali, con l’obiettivo di assicurare che tali Strategie siano conformi alle conclusioni del Consiglio Affari generali dello scorso ottobre, che ha posto un forte accento sul valore aggiunto delle Strategie macroregionali.
Particolare attenzione sarà inoltre assicurata - secondo quanto si legge nel documento - all’inclusione degli obiettivi delle Strategie macroregionali negli orientamenti politici, nei programmi e negli strumenti finanziari esistenti, soprattutto in relazione al periodo di programmazione 2014-2020.
In questo contesto, il Consiglio europeo intende adottare la Strategia dell’UE per la regione adriatico e ionica (EUSAIR) e il suo piano d’azione nel mese di ottobre. La Presidenza si impegna, inoltre, a co-organizzare un “evento di lancio” in vista della futura attuazione della EUSAIR.
Sempre con riferimento alle strategie macroregionali, la Presidenza ha annunciato il suo pieno impegno nella preparazione del Piano d’azione per la Strategia dell’UE per la regione alpina (EUSALP), con particolare riferimento alla fase cruciale della consultazione delle parti interessate, programmata per la seconda metà del 2014. La conferenza conclusiva si terrà in Italia entro la fine del 2014.
L’importanza riservata dal Governo italiano alle Strategie macroregionali è legata all'obiettivo di miglioramento del sistema di comunicazione obbligatoria delle navi nell’Adriatico (ADRIREP), al miglioramento dell'accessibilità delle zone costiere e delle isole vicine e la rimozione degli ostacoli agli investimenti transfrontalieri nelle reti energetiche.
Infine, nel documento, vengono menzionate le sinergie fra Horizon 2020 e i fondi strutturali europei, argomento di particolare interesse per Confindustria. A tal proposito, la Presidenza italiana ritiene importante effettuare innanzitutto una prima valutazione del programma quadro Horizon 2020, esaminando i risultati dei primi bandi di gara al fine di orientare le fasi successive e garantire che sia pienamente utilizzato il potenziale del programma, anche in sinergia con l’impiego dei fondi strutturali europei e dei fondi di investimento.