È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri (GU – serie generale 24 giugno 2014, n. 144) il DL n. 90/2014 (di seguito: “Decreto” o “DL”), contenente misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari.
Il provvedimento era stato adottato dal Consiglio dei Ministri del 13 giugno scorso, con l’obiettivo di razionalizzare l’organizzazione della macchina amministrativa, semplificare i rapporti tra PA e imprese, introdurre misure straordinarie per garantire la realizzazione delle opere legate all’evento Expo 2015, nonché disposizioni per l’informatizzazione dei processi (civile, amministrativo, tributario e contabile).
Rispetto alle bozze circolare prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto non contiene una serie di misure di semplificazione di carattere generale (autotutela e SCIA) e settoriale (edilizia e antisismica), fortemente richieste dal mondo imprenditoriale, in quanto idonee ad accelerare i procedimenti e a garantire la certezza dei titoli abilitativi. Pertanto, l’impatto del DL sulle imprese è fortemente ridimensionato e, di fatto, circoscritto ad aspetti di natura organizzativa.
In particolare, il DL interviene su:
- l’organizzazione della PA, tra cui i profili relativi a: i) gestione del personale pubblico, compreso quello delle Autorità Amministrative Indipendenti (ricambio generazionale attraverso l’attenuazione dei vincoli al turn over, incentivi alla mobilità tra uffici, trasferimento obbligatorio entro i 50 chilometri dallamsede di servizio); ii) ricognizione delle partecipazioni pubbliche ai fini della razionalizzazione dei servizi strumentali all’attività pubblica; iii) soppressione delle sezioni distaccate dei TAR; iv) soppressione dell’AVCP, con conseguente trasferimento di competenze e personale all’ANAC;
- la programmazione delle politiche di semplificazione, prevedendo l’adozione di un’agenda (condivisa da Stato, Regioni ed Enti locali) contenente le linee di indirizzo e il relativo cronoprogramma per il triennio 2015-2017;
- la modulistica in materia edilizia e attività produttive, prevedendone l’unificazione e la standardizzazione su tutto il territorio nazionale;
- l’ammontare del contributo camerale, prevedendo un taglio del 50% a partire dal 2015;
- la disciplina dei contratti pubblici, prevedendo che: i) in caso di indagini per delitti contro la PA riguardanti i membri degli organi sociali di imprese appaltatrici, il Prefetto possa, su proposta del Presidente dell’ANAC, disporre la sostituzione dei soggetti indagati oppure provvedere alla gestione straordinaria e temporanea dell’impresa. La durata di tali misure è limitata alla completa esecuzione del contratto di appalto; ii) l’informazione/comunicazione antimafia sia acquisita obbligatoriamente dalle stazioni appaltanti tramite le white list istituite presso ogni prefettura; iii) le stazioni appaltanti devono comunicare all’ANAC le varianti in corso d’opera relative ai lavori pubblici; iv) sanzioni pecuniarie in caso di mancanza, incompletezza e irregolarità essenziale delle dichiarazioni sostitutive per la partecipazione alle gare pubbliche;
- le procedure relative alla realizzazione dei lavori e delle opere dell’Expo 2015. A tal fine, Il DL istituisce nell’ambito dell’ANAC un’Unità operativa speciale con il compito di verificare la legittimità dell’affidamento e dell’esecuzione dei contratti, nonché dotata di poteri ispettivi e di accesso alle banche dati;
- l’organizzazione degli uffici giudiziari (ufficio del processo, composto da cancellieri e tirocinanti che affiancano i giudici), l’informatizzazione dei processi (obbligo di deposito telematico degli atti relativi ai giudizi avviati successivamente al 30 giugno 2014, estensione del processo telematico ai giudizi amministrativo, tributario e contabile), l’accelerazione della definizione delle controversie in tema di contratti pubblici (rito semplificato con possibilità di definire la lite anche in sede cautelare) e l’estensione al processo amministrativo dei rimedi per il contrasto all’abuso del processo (condanna per lite temeraria).
Tra le misure di semplificazione approvate dal Governo, si segnalano le positive disposizioni contenute nel DL n. 91/2014, cd. Decreto competitività, riguardanti l’accelerazione delle procedure per la realizzazione degli interventi privati di bonifica dei siti inquinati.