Di seguito, alcuni aggiornamenti sul dossier GDPR.
In primo luogo, con riferimento allo schema di Decreto Legislativo di adeguamento nazionale, si informa che il provvedimento è all'attenzione delle Commissioni speciali per l'esame degli atti del Governo del Senato e della Camera dei Deputati e in entrambe le Commissioni sono stati individuati i relatori: Sen. Perrilli (M5S) e On. Galli (Lega).
Quanto all'iter, si evidenzia come lo schema di decreto sia stato assegnato alla Commissione del Senato il 14 maggio 2018 e a quella della Camera dei Deputati il 15 maggio 2018, pertanto, i 40 giorni per l'espressione del prescritto parere scadranno rispettivamente il 23 giugno 2018 e il 24 giugno 2018. Poichè il termine per l'espressione dei citati pareri scadrà successivamente alla scadenza del termine per l'esercizio della delega (previsto per il 21 maggio 2018), quest'ultimo dovrebbe intendersi prorogato di 3 mesi e, quindi, fissato al 21 agosto 2018 (v. art. 31, co. 3 e 33, co. 3 della legge n. 234/2012 sull'attuazione della normativa UE da parte dell'Italia). Di questa ricostruzione siamo comunque in attesa di conferma da parte dell'Ufficio di presidenza della Commissione del Senato, che si riunirà mercoledì pv.
In secondo luogo, si segnala che sul sito del Garante privacy è disponibile la procedura online per la comunicazione dei dati di contatto del DPO. Per agevolare i soggetti tenuti all'adempimento, nella sezione dedicata alla procedura, è presente anche un facsimile - da non utilizzare per la comunicazione - che consente di familiarizzare con l'adempimento e verificare preliminarmente le informazioni richieste. Di seguito, il link alla sezione del sito dedicata alla procedura: https://servizi.gpdp.it/comunicazione-rpd/.
Infine, si riporta l'intervista al Presidente del Garante privacy, Antonello Soro, su Italia Oggi, 21 maggio 2018, che contiene alcune importanti riflessioni in ordine alle possibili reazioni agli illeciti privacy post 25 maggio. In particolare, nell'intervista, Soro sottolinea come nell'impianto delineato dal GDPR, la sanzione amministrativa sia una delle possibili risposte all'illecito, e non certo l'unica, e che la sua irrogazione debba avvenire secondo un approccio graduale, congiuntamente o alternativamente alle misure inibitorie e prescrittive. Inoltre, Soro afferma come anche la scelta sull'an della sanzione si baserà sugli stessi parametri indicati dal GDPR in ordine al quantum della stessa. In allegato, il testo dell'intervista.
Continueremo a monitorare gli sviluppi del dossier e a informarVi sui profili di interesse per le imprese.
All. Intervista Soro - ItaliaOggi 21.5.18.pdf