Il 26 luglio scorso, Confindustria è stata audita dalle Commissioni Giustizia e Industria del Senato sulla Proposta di legge in materia di azione di classe classe (AS1950). In allegato, il testo dell’audizione.
La posizione che Confindustria ha espresso sul provvedimento è negativa, poiché esso stravolge il modello di class action vigente (disciplinato dall’art. 140-bis del Codice del consumo), che negli anni ha dato buona prova di sé. In particolare, la Proposta di legge introduce diversi elementi di criticità, che renderebbero il giudizio di classe particolarmente gravoso per le imprese e incentiverebbero la litigiosità. Tra i punti più problematici, sono stati segnalati:
- l’ampliamento dell’ambito di applicazione, soggettivo e oggettivo, dell’azione di classe. Per effetto della Proposta la class action da tipico strumento di tutela consumeristica, attivabile per il ristoro di specifici diritti lesi, diverrebbe un rimedio generale di tutela azionabile da chiunque possa aver subito un danno ingiusto, anche di matrice non contrattuale (anche danni alla salute);
- la previsione di una fase per l’adesione dei singoli danneggiati all’azione successiva alla sentenza di accoglimento. Ciò, da un lato, comporterebbe incertezza sulle dimensioni della classe e, quindi, sull’impatto che il giudizio potrebbe avere sull’impresa e, dall’altro, indurrebbe comportamenti opportunistici;
- l’introduzione di una serie di incentivi alla proliferazione dei contenziosi di classe. Un esempio su tutti: l’obbligo dell’impresa condannata di pagare un compenso di natura premiale all’avvocato dell’attore e al soggetto rappresentante della classe. Si tratta di un obbligo severo, dal carattere palesemente punitivo per l’impresa che, peraltro, rischia di trasformare l’azione di classe in uno strumento di affari piuttosto che di tutela;
- la previsione di deroghe ingiustificate alla ordinaria disciplina processuale (es. in tema di regime probatorio).
In conclusione, Confindustria ha sollecitato il Senato a un’approfondita riflessione, al fine di ovviare alle numerose criticità evidenziate nel corso dell’Audizione.