In data 28 novembre, è iniziato presso la Commissione Giustizia del Senato l'esame dello Schema di decreto legislativo recante codice della di impresa e dell'insolvenza.
Si allega il documento di osservazioni di Confindustria che affronta, con un maggior grado di dettaglio, i temi già evidenziati nel testo dell'Audizione parlamentare tenutasi la scorsa settimana:
- procedure d’allerta e composizione assistita della crisi: lo Schema ha fatto registrare un miglioramento del meccanismo proposto, in particolare con riferimento agli indici della crisi e alle esposizioni di importo rilevante a fronte delle quali i soggetti qualificati sono tenuti ad attivarlo, ma resta ferma la necessità di evitare i cd. falsi positivi, inducendo la crisi d’impresa quando non c’è e confondendo criticità transitorie con situazioni di insolvenza probabile;
- nomina obbligatoria degli organi di controllo interno nelle Srl: nella premessa che i valori individuati (totale attivo patrimoniale e ricavi pari a 2 milioni di euro e dipendenti occupati in media pari a 10 unità) sono eccessivamente bassi e rischiano di gravare le PMI di oneri non proporzionati, occorrerebbe quantomeno eliminare la soglia dei dipendenti e, in ogni caso, prevedere un criterio cumulativo per cui l’obbligo di nomina scatti al superamento di almeno due delle soglie contemplate;
- concordato preventivo con continuità aziendale: condivisibilmente, la riforma valorizza l’utilizzo di questo strumento; occorre però introdurre presidi rigorosi affinché la continuazione dell’attività aziendale sia effettiva e prevalga sulla liquidazione dei beni non funzionali alla stessa e quelli individuati nello Schema dovrebbero essere ulteriormente meditati e rafforzati;
- vacatio legis: lo Schema individua un periodo transitorio di 18 mesi che è fondamentale, tra le altre cose, per calibrare meglio i meccanismi di allerta; coordinare in modo chiaro la disciplina fallimentare e quella in tema di contratti pubblici: tenere in considerazione la proposta di Direttiva c.d. Insolvency, il cui iter di approvazione è in fase avanzata e alla quale saremo chiamati ad adeguarci nei prossimi mesi. In questo senso, è particolarmente utile l’avvio del dibattito su una proposta di legge, che delega il Governo ad adottare i decreti integrativi e correttivi entro due anni dell’entrata in vigore della riforma fallimentare.
Schema dlgs fallimentare - Osservazioni Confindustria 29.11.18.pdfVisualizza dettagli