Facendo seguito al c.d. Pacchetto Omnibus, presentato lo scorso 26 febbraio dalla Commissione Ue con l’obiettivo di semplificare le normative sulla sostenibilità, forniamo di seguito alcuni aggiornamenti.
Il 16 aprile u.s., è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE la direttiva (UE) 2025/794 - c.d. “Direttiva Stop the clock” parte del pacchetto “Omnibus I” - che modifica le scadenze relative alla direttiva (UE) 2022/2464 sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD) e alla direttiva 2024/1760 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CS3D).
In particolare, sono stati previsti due rinvii significativi:
- di due anni, l’applicazione degli obblighi di cui alla CSRD per le grandi imprese che non hanno ancora avviato la rendicontazione e per le PMI quotate; quindi, le grandi imprese e le imprese madri di un grande gruppo dovranno pubblicare la prima rendicontazione di sostenibilità a partire dagli esercizi aventi inizio il 1° gennaio 2027 (invece che 2025) e le PMI quotate a partire dagli esercizi aventi inizio il 1° gennaio 2028 (invece che 2026);
- di un anno, il termine di recepimento e la prima fase di applicazione della CS3D; quindi, gli Stati membri dovranno recepire la direttiva entro il 26 luglio 2027 e le società di grandi dimensioni, che per prime sono tenute all’applicazione, dovranno farlo a partire dal 26 luglio 2028.
Gli Stati membri dovranno ora adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per il recepimento entro il 31 dicembre 2025.
E’ plausibile, quindi, sostenere che lo slittamento al 2027 dei nuovi obblighi sulla rendicontazione di sostenibilità per le grandi imprese italiane, entrato in vigore quest’anno in attuazione del D.lgs. n. 125/2024, sarà definitivamente confermato e recepito nel nostro ordinamento nei prossimi mesi. Vi terremo aggiornati sui tempi di recepimento, anticipando che evidenzieremo al Governo l’importanza di un pronto allineamento con le nuove disposizioni.
Si evidenzia che la nuova Direttiva è stata approvata da Parlamento e Consiglio europeo senza modifiche e in tempi rapidi, per garantire alle imprese europee la necessaria certezza del diritto sugli obblighi da adempiere in tema di sostenibilità. Ragione per la quale lo stop-the-clock è stato fin dall’inizio una delle richieste proposte da Confindustria e sostenuto con forza fino al termine di questo primo iter legislativo. Si sottolinea altresì che il lavoro dei colegislatori europei sta proseguendo per concordare le ulteriori modifiche sostanziali alla CSRD e alla CS3D, proposte anch'esse dalla Commissione nell'ambito del pacchetto "Omnibus I". In proposito, Confindustria ha contribuito alla redazione di un Position Paper di Business Europe sulle modifiche prioritarie da apportare alle attuali discipline, che sarà pubblicato e condiviso nei prossimi giorni.
Trovate in allegato la Direttiva in oggetto e la Nota di aggiornamento al COPRE dello scorso 19 marzo, che riassume fra l’altro i contenuti del Pacchetto Omnibus.
Cordiali saluti.
Alessia Bausano
Direttiva-UE-2025_794.pdf|Visualizza dettagli
Nota COPRE - Regolamentazione omnibus e Clean industrial deal.pdf|Visualizza dettagli