Lo scorso 27 giugno, il Senato ha approvato definitivamente, in seconda lettura, la legge 28 giugno 2019, n. 58, di conversione del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, cd. DL Crescita. Nella sezione documenti è disponibile una nota di sintesi e valutazione delle misure di principale interesse.
Legislazione, Semplificazione e Diritto d'Impresa

DL Crescita - approvazione definitiva |
Rassegna di diritto dell'economia n. 3/2019Pubblicata nei Documenti della sezione Temi - Legislazione, Semplificazione e Diritto d'Impresa la Rassegna di diritto dell'economia n. 3/2019. Regionalismo differenziato, crisi d'impresa e obsolescenza programmata tra i temi trattati dagli articoli selezionati. |
circolare Mise: istruzioni conversione segni in marchi collettivi o certificazioneSi allega la circolare dell’ UIBM con le istruzioni operative per la conversione del marchio collettivo, registrato secondo la normativa previgente, in marchio collettivo o di certificazione ai sensi della nuova disciplina introdotta dal Decreto legislativo n.15 del 2019 Entro il 23 marzo del 2020, tutti i titolati di marchi collettivi registrati dovranno presentare domanda per la conversione degli stessi in marchi collettivi o di certificazione come ridefiniti dal D.Lgs. 15/2019. La domanda dovrà essere corredata dal regolamento d’uso aggiornato in coerenza alla disciplina in vigore e alla scelta di conversione formulata dall'istante. Circolare 607 - mise.AOO_PIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0198489.30-07-2019 (1).pdfVisualizza dettagli Decreto legislativo n.15-2019.pdfVisualizza dettagli |
Patto per la semplificazione 2019-2021Il 25 luglio 2019, è stato approvato in Conferenza unificata il Patto per la semplificazione 2019-2021 (d’ora in avanti anche Patto, v. all.), attraverso il quale Governo, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni si impegnano, tra l’altro, a:
Tali impegni si fondano su 4 pilastri, individuati dal Patto stesso: 1) coniugare semplificazione e digitalizzazione; 2) garantire l’interoperabilità dei sistemi informativi; 3) semplificare tenendo in considerazione gli “eventi della vita” delle imprese, razionalizzando l’insieme dei procedimenti, nella prospettiva di ridurre i tempi e i costi complessivi per il destinatario; 4) concentrare l’attenzione sulla concreta attuazione delle norme e degli interventi di semplificazione in ogni amministrazione pubblica. Per quanto riguarda l’attuazione del Patto, sono previsti 2 livelli: 1) livello strategico: coordinamento di tutti i firmatari del Patto, mediante una Cabina di Regia che realizza la strategia di convergenza e che mette a punto il programma di lavoro. 2) livello operativo: attivazione di Gruppi di lavoro formati da rappresentanti tecnici delle amministrazioni coinvolte nei singoli interventi. Annesso al Patto, vi è l’Allegato 1 che contiene alcune “schede di azione”, le quali costituiscono parte integrante del programma di lavoro della Cabina di regia. Tali schede definiscono il punto di partenza, gli obiettivi perseguiti e il percorso degli interventi di semplificazione da realizzare. Le schede di azione attualmente previste sono riferite ad una serie di interventi trasversali (modulistica standard e semplificata; interoperabilità dei SUAP e rafforzamento della capacità amministrativa; portale informativo) e settoriali (controlli sulle imprese semplici, trasparenti e più efficaci). Come specificato dal Patto, l’Allegato sarà aggiornato e integrato con ulteriori interventi, sulla base dell’avanzamento dei risultati e delle effettive necessità rilevate attraverso la consultazione di amministrazioni e imprese. In conclusione, dalla lettura complessiva del Patto per la semplificazione e, in particolare da alcuni percorsi di intervento individuati dalle schede dell’Allegato (v. scheda n. 4), si evince la volontà di coinvolgere le associazioni imprenditoriali per consentire alla PA di comprendere le esigenze e le difficoltà delle imprese.
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Direttiva su ristrutturazione e insolvenza - PubblicazioneLo scorso 26 giugno, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la c.d. Direttiva sulla ristrutturazione e sull'insolvenza - direttiva (UE) 2019/1023 del 20 giugno 2019 riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l'esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l'efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione, e che modifica la direttiva (UE) 2017/113. Si allega di seguito una nota descrittiva.
Direttiva ristrutturazione e insolvenza - Nota.pdfVisualizza dettagli |
Linee di tendenza della legislazione italiana: Rapporto sulla legislazione 2017/2018Pubblicata nei Documenti della sezione Temi - Legislazione, Semplificazione e Diritto d'Impresa una nota di sintesi sull'ultimo Rapporto sulla legislazione, pubblicato a fine giugno dal Servizio Studi della Camera dei Deputati.
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Credito d'imposta investimenti pubblicitari 2019 - aggiornamentoSi segnala che nell'ambito dell'iter di conversione in legge del cd. "DL Cultura" (Decreto-legge n. 59/2019), è stato approvato in prima lettura al Senato un intervento di modifica al credito d'imposta per investimenti pubblicitari incrementali di cui all'articolo 57-bis del DL n. 50/2017. Le risorse disponibili per l'incentivo, che saranno attinte dal Fondo per il pluralismo e l'innovazione, verranno determinate annualmente mediante DPCM. In allegato il testo dell'emendamento approvato.
DDL 1374_2019 em.to 3.0.100 - credito d'imposta pubblicità.pdfVisualizza dettagli |
Garante privacy - pubblicato il provvedimento ricognitivo delle previgenti autorizzazioni generali per il trattamento dei dati sensibili - focus trattamenti in ambito lavoristicoE' stato pubblicato sul sito istituzionale del Garante privacy il Provvedimento n. 146/2019 ricognitivo delle prescrizioni contenute nelle previgenti autorizzazioni generali per il trattamento dei dati sensibili. Di seguito, il link al provvedimento: https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9124510. Il provvedimento, adottato a seguito di una consultazione pubblica, contiene le regole per il trattamento di categorie particolari di dati personali, vale a dire i dati che rivelano l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale di una persona (art. 9 del GDPR). In particolare, le nuove prescrizioni riguardano:
Quanto all'ambito di applicazione, il provvedimento precisa che esso non riguarda i trattamenti di dati giudiziari. Infatti, l'autorizzazione generale sul trattamento dei dati giudiziari (cd. autorizzazione generale n. 7) non rientra tra i trattamenti per i quali è stata prevista la ricognizione (art. 21 del D.Lgs n. 101/2018) e le sue disposizioni hanno cessato di produrre effetti già dal 19 settembre 2018. Infine, il provvedimento specifica che la violazione delle prescrizioni in esso contenute è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria di cui all’art. 83, par. 5 del GDPR (fino a 20.000.000 o fino al 4% del fatturato mondiale annuo). In allegato, una sintesi delle disposizioni per il trattamento di categorie particolari di dati personali nei rapporti di lavoro di cui all’allegato n. 1 al provvedimento.
All. GDPR - Provvedimento ricognitivo delle autorizzazioni generali.pdf |