Oggi pomeriggio è stata presentata al Senato la Relazione sull’attività svolta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel 2013.
Di seguito, il link al testo della Relazione: http://www.agcm.it/trasp-statistiche/doc_download/4344-relazione2014testocompleto.html.
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Sul sito di Confindustria - sezione “Diritto d’impresa”, è disponibile la News 27 giugno 2014 Decreto competitività. Le misure per la quotazione delle PMI.
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Sul sito di Confindustria - sezione “Diritto d’impresa”, è disponibile la News 27 giugno 2014 Decreto PA. Le misure per Expo 2015 e i contratti pubblici.
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Sul sito di Confindustria - sezione “Semplificazione”, è disponibile la News 27 giugno 2014 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto sulla PA.
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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri (GU – serie generale 24 giugno 2014, n. 144) il DL n. 90/2014 (di seguito: “Decreto” o “DL”), contenente misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari.
Il provvedimento era stato adottato dal Consiglio dei Ministri del 13 giugno scorso, con l’obiettivo di razionalizzare l’organizzazione della macchina amministrativa, semplificare i rapporti tra PA e imprese, introdurre misure straordinarie per garantire la realizzazione delle opere legate all’evento Expo 2015, nonché disposizioni per l’informatizzazione dei processi (civile, amministrativo, tributario e contabile).
Rispetto alle bozze circolare prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto non contiene una serie di misure di semplificazione di carattere generale (autotutela e SCIA) e settoriale (edilizia e antisismica), fortemente richieste dal mondo imprenditoriale, in quanto idonee ad accelerare i procedimenti e a garantire la certezza dei titoli abilitativi. Pertanto, l’impatto del DL sulle imprese è fortemente ridimensionato e, di fatto, circoscritto ad aspetti di natura organizzativa.
In particolare, il DL interviene su:
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l’organizzazione della PA, tra cui i profili relativi a: i) gestione del personale pubblico, compreso quello delle Autorità Amministrative Indipendenti (ricambio generazionale attraverso l’attenuazione dei vincoli al turn over, incentivi alla mobilità tra uffici, trasferimento obbligatorio entro i 50 chilometri dallamsede di servizio); ii) ricognizione delle partecipazioni pubbliche ai fini della razionalizzazione dei servizi strumentali all’attività pubblica; iii) soppressione delle sezioni distaccate dei TAR; iv) soppressione dell’AVCP, con conseguente trasferimento di competenze e personale all’ANAC;
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la programmazione delle politiche di semplificazione, prevedendo l’adozione di un’agenda (condivisa da Stato, Regioni ed Enti locali) contenente le linee di indirizzo e il relativo cronoprogramma per il triennio 2015-2017;
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la modulistica in materia edilizia e attività produttive, prevedendone l’unificazione e la standardizzazione su tutto il territorio nazionale;
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l’ammontare del contributo camerale, prevedendo un taglio del 50% a partire dal 2015;
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la disciplina dei contratti pubblici, prevedendo che: i) in caso di indagini per delitti contro la PA riguardanti i membri degli organi sociali di imprese appaltatrici, il Prefetto possa, su proposta del Presidente dell’ANAC, disporre la sostituzione dei soggetti indagati oppure provvedere alla gestione straordinaria e temporanea dell’impresa. La durata di tali misure è limitata alla completa esecuzione del contratto di appalto; ii) l’informazione/comunicazione antimafia sia acquisita obbligatoriamente dalle stazioni appaltanti tramite le white list istituite presso ogni prefettura; iii) le stazioni appaltanti devono comunicare all’ANAC le varianti in corso d’opera relative ai lavori pubblici; iv) sanzioni pecuniarie in caso di mancanza, incompletezza e irregolarità essenziale delle dichiarazioni sostitutive per la partecipazione alle gare pubbliche;
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le procedure relative alla realizzazione dei lavori e delle opere dell’Expo 2015. A tal fine, Il DL istituisce nell’ambito dell’ANAC un’Unità operativa speciale con il compito di verificare la legittimità dell’affidamento e dell’esecuzione dei contratti, nonché dotata di poteri ispettivi e di accesso alle banche dati;
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l’organizzazione degli uffici giudiziari (ufficio del processo, composto da cancellieri e tirocinanti che affiancano i giudici), l’informatizzazione dei processi (obbligo di deposito telematico degli atti relativi ai giudizi avviati successivamente al 30 giugno 2014, estensione del processo telematico ai giudizi amministrativo, tributario e contabile), l’accelerazione della definizione delle controversie in tema di contratti pubblici (rito semplificato con possibilità di definire la lite anche in sede cautelare) e l’estensione al processo amministrativo dei rimedi per il contrasto all’abuso del processo (condanna per lite temeraria).
Tra le misure di semplificazione approvate dal Governo, si segnalano le positive disposizioni contenute nel DL n. 91/2014, cd. Decreto competitività, riguardanti l’accelerazione delle procedure per la realizzazione degli interventi privati di bonifica dei siti inquinati.
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Il 12 giugno scorso, in Conferenza Unificata, è stato sancito un accordo tra Governo, Regioni ed Enti Locali per l’adozione dei moduli unici riguardanti la segnalazione certificata di inizio attività edilizia (SCIA) e la richiesta del permesso di costruire.
I modelli fanno seguito alla consultazione del Governo sulla riforma della PA e costituiscono un importante strumento di semplificazione come più volte evidenziato da Confindustria.
I moduli, infatti, standardizzano le modalità di presentazione della SCIA edilizia e del permesso di costruire, con l’obiettivo di uniformarne gli adempimenti su tutto il territorio nazionale. I Comuni sono tenuti ad adeguare la modulistica in uso ai nuovi modelli edilizi e ad assicurarne la massima diffusione tra cittadini e imprese.
Nei moduli sono previste anche delle sezioni variabili, che tengono conto delle diverse specificità regionali e che, pertanto, le Regioni dovranno aggiornare.
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Si pubblicano nella sezione "documenti" i testi della proposta di Direttiva sui diritti degli azionisti, della Raccomandazione sul principio "comply or explain" e la proposta di Direttiva sulle SRL con un unico socio.
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Ieri, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la Relazione sull'attività realizzata nel 2013.
Di seguito, il link al testo della Relazione: http://194.242.234.211/documents/10160/0/Relazione+annuale+2013.pdf.
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Venerdì scorso si è riunito il Consiglio Giustizia e Affari Interni (GAI), che ha discusso della proposta di Regolamento in materia di dati personali e, in particolare, del trasferimento dei dati in Paesi extra Ue e del meccanismo del one-stop-shop.
Quanto al trasferimento dei dati nei Paesi non europei (Capitolo V), il Consiglio ha raggiunto un accordo parziale sulle condizioni che lo legittimano. In particolare, tale accordo prevede che il trasferimento di dati personali verso un Paese extra Ue è ammesso se:
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tale Paese garantisce un livello di protezione dei dati adeguato. L’adeguatezza è valutata dalla Commissione europea, previo parere del Comitato europeo per la protezione dei dati. In questo caso, il trasferimento non necessita di autorizzazioni specifiche;
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in assenza di una decisione di adeguatezza della Commissione europea, il titolare applica garanzie adeguate di protezione dei dati. A tal fine, si distinguono le garanzie che non richiedono l’autorizzazione dell’autorità di controllo nazionale (es. le norme vincolanti d’impresa, le clausole contrattuali tipo adottate dalla Commissione europea e dall’autorità di controllo, i codici di condotta, i meccanismi di certificazione che garantiscono l'impegno del destinatario ad assicurare la protezione di dati personali provenienti dall'Ue) da quelle che, invece, vi rimangono soggette (es. le clausole contrattuali diverse da quelle adottate dalla Commissione europea);
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l’interessato abbia manifestato il proprio consenso;
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il trasferimento sia necessario per la conclusione ovvero l’esecuzione di un contratto;
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il trasferimento sia necessario per accertare, esercitare o difendere un diritto in sede giudiziaria;
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il trasferimento sia necessario per il perseguimento di interessi legittimi del titolare.
Inoltre, l'accordo precisa che, in mancanza di una decisione di adeguatezza della Commissione europea, il diritto dell'Unione europea e quello degli Stati membri possono, per importanti motivi di interesse pubblico, limitare il trasferimento dei dati verso un Paese non europeo.
Il Consiglio ha precisato che l’accordo sul Capitolo V non è definitivo e che, pertanto, la Presidenza non ha ancora il mandato a negoziarne il testo con il Parlamento europeo.
Quanto al meccanismo del one-stop-shop, il Consiglio ha proseguito il dibattito in merito al modello da adottare. In particolare, si è approfondito il tema della prossimità dell’autorità di controllo all’interessato. A tal fine, è stato proposto un sistema che coinvolge tutte le autorità degli Stati membri in cui si svolgono i trattamenti e attribuisce il ruolo di capofila all’autorità dello Stato membro in cui è situato lo stabilimento principale del titolare.
Di seguito, i link alle note predisposte dalla Presidenza del Consiglio dell’Unione europea per la riunione:
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Il 5 giugno scorso, è stato siglato un Accordo interistituzionale tra il Governo, Anci, Upi e Conferenza delle Regioni.
Obiettivo dell'accordo è di definire un'organizzazione della pubblica amministrazione più semplice, meno costosa e in grado di dare risposte ai bisogni delle comunità locali.
Il documento "lancia un'alleanza istituzionale per riformare la pubblica amministrazione, attraverso la condivisione tra governo e autonomie di punti e obiettivi da raggiungere insieme nei vari livelli e organismi dello Stato. L'intesa prevede il ripensamento dell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni territoriali e nazionali sul territorio e la valorizzazione del capitale umano quale elemento vitale della capacità della pubblica amministrazione di dare risposte certe in tempi rapidi”.
Tra le priorità vi sono: la mobilità intercompartimentale, la staffetta generazionale, pochi parametri e limiti alla spesa per il personale, l'adozione di un sistema di regole per il personale che coinvolga anche le società partecipate, la realizzazione di un 'mercato' organico della dirigenza su base territoriale, che implichi anche un intervento sulla disciplina dei segretari comunali e provinciali.
L'accordo prevede inoltre il ripensamento del sistema di accesso e norme tendenzialmente uniformi per tutti i soggetti che compongono la PA nel suo complesso, la semplificazione per crescere, ridefinire e rendere semplici le procedure, la digitalizzazione come unica forma di dialogo fra PA, cittadini ed imprese, l'open data e la trasparenza come elementi centrali dell'azione amministrativa.
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Nella Sezione Documenti – Semplificazione e PA, è disponibile il contributo di Confindustria alla consultazione sulla riforma della Pubblica Amministrazione.
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Sul sito di Confindustria è disponibile la News 5 giugno 2014 Autorizzazione paesaggistica. Le semplificazioni introdotte dal “Decreto Cultura”.
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Nella Sezione Documenti – Riforme Istituzionali, è disponibile il testo dell’audizione del Vice Presidente Gaetano Maccaferri sui disegni di legge di revisione del Titolo I e del Titolo V della Parte II della Costituzione.
L’audizione si è svolta davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato lo scorso 28 maggio.
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