Settimana ad alta tensione
Si apre una settimana ad alta tensione a Bruxelles.
Da un lato, a livello di Consiglio ECOFIN, dove il Ministro Padoan cercherà di declinare ai colleghi europei, per riceverne l’avallo, le idee del governo in materia di flessibilità. Dall’altro a livello parlamentare, con le audizioni dei gruppi politici del PE del Presidente della Commissione designato, Jean-Claude Juncker, e l’esigenza di giungere ad una piattaforma “politica” tra le forze parlamentari principali in vista del voto di investitura, previsto per martedì 15 luglio.
Sul primo punto la “mission” di Padoan non si presenta proprio in discesa. Si tratta di convincere il club dei ministri delle finanze europei dell’ardente necessità di … cambiare la politica del rigore a tutti i costi perseguita sin qui, ed ispirata proprio dal Consiglio ECOFIN stesso, spuntando il via libera ad una linea che consenta ai paesi che si impegnino ad un deciso percorso di riforma, come è il caso dell’Italia, di ottenere deroghe al Patto di Stabilità, ad esempio sullo scorporo del cofinanziamento dei fondi UE, del rimborso di ritardati pagamenti o degli investimenti in grandi opere dal calcolo del deficit e del debito pubblico. E questo, senza incorrere nei meccanismi di controllo già sperimentati per Grecia, Irlanda e Portogallo.
Impresa non facile, visto l’impegno che alcuni paesi “rigoristi”, nonché i vertici della Bundesbank, hanno profuso in questi giorni per smontare quanto è emerso, specie nella interpretazione che è stata data in Italia, dal Vertice europeo di fine giugno circa l’esigenza di utilizzare tutti i margini di flessibilità consentiti dalle regole europee per stimolare e favorire la crescita.
A livello del Parlamento europeo, dove saranno completate le procedure interne per l’assegnazione degli incarichi di responsabilità (vedi nota completa in questo numero), si apre una partita nuova e delicata, legata al voto di investitura a Jean-Claude Juncker.
Ottenuto il successo politico di imporre di fatto il proprio candidato, i gruppi principali del PE devono ora – per la prima volta – elaborare congiuntamente un abbozzo di programma politico legato al voto su Juncker, come accade del resto nei paesi membri.
A fronte del variegato spettro dei gruppi e partiti euroscettici, che comunque voteranno NO, tre sono i gruppi suscettibili di costituire la “maggioranza politica” in seno al PE: popolari, socialisti e liberali.
Ma il dibattito, acuito dell’intervento di Matteo Renzi, in Plenaria la settimana scorsa, fra i rigoristi ed i fautori della flessibilità per la crescita è andato ad incunearsi nell’equilibrio fra i gruppi ed emergerà nelle audizioni che il candidato presidente avrà martedì e mercoledì e, soprattutto, nel documento congiunto che i gruppi dovranno elaborare come piattaforma programmatica.
Weber e Pittella, capigruppo rispettivi dei popolari e dei socialisti, in alti termini, dovranno trovare un terreno di intesa senza il quale il voto a Juncker, peraltro a scrutinio segreto, è tutt’altro che scontato. E anche Juncker dovrà metterci del suo e utilizzare tutta la sua esperienza e abilità per ottenere la fiducia e, con essa, dare il via libera all’intero processo di nomine e del programma su cui impostare il nuovo ciclo istituzionale europeo.
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana
Dopo la settimana costitutiva dell’assemblea plenaria a Strasburgo, questa settimana si riuniranno per la prima volta le commissioni parlamentari, dove i deputati italiani hanno ottenuto posti di rilievo, a cominciare dalla Presidenza della commissione per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare (ENVI) e quella della commissione per i Problemi economici e monetari (ECON). Per maggiori dettagli si rinvia all’articolo sotto.
Sarà anche la settimana durante la quale il Presidente designato della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, incontrerà a Bruxelles i gruppi politici martedì 8 e mercoledì 9, per illustrare loro il proprio programma e cercare di convincere i deputati ad approvare la sua candidatura nel voto in plenaria di settimana prossima.
In Commissione europea, mentre i quattro commissari designati, compreso l’italiano Ferdinando Nelli Feroci, si stanno preparando per le “mini-audizioni” di settimana prossima a Strasburgo, il collegio dei commissari questa settimana dovrebbe approvare una Raccomandazione sul gioco d’azzardo on-line, di particolare interesse per l’industria del settore.
Last, but not least, lunedì e martedì si riuniranno a Bruxelles l’Eurogruppo e l’ECOFIN, per la prima volta sotto Presidenza italiana.
Matteo Carlo Borsani