Il 24 settembre, la Commissione europea ha lanciato due consultazioni pubbliche, rispettivamente sul geo-blocking e sulle piattaforme, gli intermediari online, i dati, il cloud computing e la sharing economy.
- La prima consultazione sul geoblocking e su altre forme di restrizioni su base geografica (link alla consultazione: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/geoblocksurvey2015/) mira a raccogliere i pareri delle parti interessati sulle barriere commerciali ingiustificate che impediscono l’acquisto e la vendita di prodotti e servizi all’interno dell’UE. Si fa riferimento, ad esempio, ai clienti che pagano prezzi diversi o a cui vengono offerti prodotti/servizi diversi a seconda della loro provenienza geografica, ma non - in questa fase - ai contenuti protetti da copyright.
- La seconda consultazione (link: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/Platforms/) esaminerà, invece, i) il ruolo economico delle piattaforme online - che comprendono, ad esempio, i motori di ricerca, i social media, i siti di condivisione di video – , ii) la responsabilità degli intermediari, con riferimento alla conservazione online di contenuti illegali, iii) come migliorare la libera circolazione dei dati nell’UE, iv) come creare un cloud europeo e v) le questioni sollevate dall’avanzare della sharing economy.
Entrambe le consultazioni saranno aperte fino al 24 dicembre 2015.
Sulla base dei risultati delle consultazioni, la Commissione valuterà la necessità di presentare precise iniziative legislative, come preannunciato nella strategia per il Mercato unico digitale.