Nell’ambito della strategia “Open innovation, open science and openess to the world” presentata dal Commissario europeo per la Ricerca e l’Innovazione Carlos Moedas lo scorso giugno e, più nello specifico, del pilastro relativo alla “Open innovation”, la Commissione ha avviato una riflessione su una delle proposte formulate dal Commissario, quella relativa alla possibile creazione di uno European Innovation Council (EIC), che agisca come one stop shop per l’innovazione nell’UE.
Al fine di sviluppare il concetto di EIC, una task force composta da esperti di varie direzioni generali della Commissione e presieduta da Peter Droll, Direttore Innovazione alla DG R&I, ha iniziato a lavorare e raccogliere idee sulla possibile ratio dell’EIC, sulla sua mission, sulle sue funzioni e modello di governance, sul suo posizionamento nel più ampio eco-sistema europeo di R&I.
Fin da subito, il mondo dell’innovazione ha dimostrato un certo interesse nei confronti dell’idea di EIC avanzata dalla Commissione, come dimostrano alcuni documenti di posizione, tra cui quelli pubblicati da EARTO (European Association of Research and Technology Organisation), dal FET Advisory Group e dal Fraunhofer.
Allo stato attuale della riflessione, sono stati ipotizzati una serie di scenari, ma non è stata tratta ancora nessuna conclusione e molti aspetti devono essere approfonditi e ulteriormente discussi per poter giungere ad una proposta solida sul futuro EIC.
Per ora, rispetto a tre ampi modelli presi in considerazione per l’EIC (ovvero: 1) advisory body, 2) funding body e 3) una combinazione tra i due), la task force sembra essere orientata per un approccio basato sull’opzione 3), con l’idea di assegnare all’EIC tanto una funzione strategica e di advisory quanto una funzione esecutiva di implementazione / gestione di un programma di finanziamento.
Inoltre, così come il concetto di European Research Council è stato sviluppato sulla condivisione del principio di fondo per cui esso debba sostenere la ricerca di frontiera, il consenso che internamente alla Commissione sembra si stia profilando è che il futuro EIC debba essere focalizzato sul sostegno alla “breackthrough innovation”, ovvero all’innovazione radicale (e non incrementale) e disruptive (piuttosto che sustaining).
In parallelo al lavoro interno della task force, la Commissione ha intenzione di coinvolgere tutti i soggetti interessati attraverso una consultazione che dovrebbe essere lanciata nelle prossime settimane. I risultati della consultazione saranno presentati alla riunione di maggio del Consiglio Competitività, nonché resi pubblici a tutti gli stakeholders.
Le prime proposte più concrete sull’EIC saranno presentate e discusse nell’ambito della Mid-term review di Horizon, con l’idea che già nel 2018/2020 possano essere lanciate delle azioni pilota nell’ambito di Horizon, nonché del dibattito sul futuro quadro finanziario pluriennale (post 2020).
Tenuto conto dell’importanza del tema e dell’impatto che le scelte che saranno operate rispetto alla configurazione dell’EIC potranno avere sulle attività di R&I delle imprese, Confindustria continuerà a monitorare con attenzione gli sviluppi del dibattito, sia direttamente che attraverso BUSINESSEUROPE, a darne tempestivamente conto al Sistema associativo e ad attrezzarsi per contribuire attivamente alle discussioni.