Si pubblica nella sezione documenti la versione integrale dell'ACCADE all'UE n. 230, di cui riportiamo di seguito l'editoriale e la settimana.
Consiglio Competitività: un’occasione per mettere al centro le imprese europee
Si riunisce questa settimana a Bruxelles il primo Consiglio Competitività "formale" sotto presidenza italiana.
All'ordine del giorno il tema del rilancio della competitività delle imprese europee attraverso una serie di misure, da tempo preconizzate da Confindustria e BusinessEurope, per far sì che questo obiettivo possa essere presente in ciascuna politica settoriale europea.
In tale contesto è prevista una presentazione da parte della Commissione delle due Relazioni sulla competitività, che sarà seguita da un dibattito tra i Ministri sulla base del "discussion paper" fatto circolare dalla presidenza italiana. Gli Stati membri saranno invitati ad indicare le questioni orizzontali e settoriali chiave in cui sono necessari interventi tesi a sostenere l'integrazione della competitività, attraverso tutte le politiche dell'Unione, allo scopo di rafforzare la competitività e la crescita dell'industria europea, e ad adottare le Conclusioni del Consiglio in merito.
Tra le questioni sul tappeto figurano: le problematiche generali aventi un impatto sulla competitività dell'industria europea e le possibili azioni volte ad aumentare il livello di industrializzazione all'interno dell'UE; le modalità per assicurare un effettivo mainstreaming di tutte le politiche europee che hanno un impatto sulla competitività industriale; il rafforzamento dei meccanismi di governance per la gestione e il monitoraggio delle riforme strutturali nell'ambito della competitività e dell'economia reale.
Le conclusioni del Consiglio, molto dibattute in questi giorni dagli esperti nazionali in vista dell'esame finale dei Ministri, sono importanti perche dal grado di ambizione che avranno dipende l'influenza che questo passaggio potrà avere sulle successive delibere a livello di capi di Stato e di Governo e dell'azione della nuova Commissione Juncker.
Il botta e risposta di Draghi e Merkel
A seguito delle dichiarazioni di questo lunedì di Mario Draghi davanti alla commissione Affari Economici del PE, nelle quali esprimeva ancora una volta la sua convinzione circa il ruolo della BCE per sostenere, anche attraverso "strumenti non convenzionali", la crescita, pur sottolineando molto accuratamente l'esigenza di procedere in parallelo a coraggiose e ambiziose riforme strutturali nei paesi maggiormente in difficoltà della Zona euro, martedì 23 la cancelliera Merkel ha ribadito a Berlino davanti alla Confindustria tedesca BDI che occorre non flettere dal cammino tracciato, e che il "fiscal compact" cosi com'è contiene già tutti gli strumenti di flessibilità possibili, senza bisogno di iniettare denaro nelle economie dei Paesi membri.
Le parole di Draghi peraltro, pur misurate, sono state poco riprese oltre Reno, dove cresce l'insofferenza più o meno velata per il Presidente della BCE.
Eppure i nodi sono destinati a venire al pettine molto presto, quando Juncker cioè dovrà svelare come intende finanziare il suo piano di investimenti di 300 miliardi annunciato all'atto della sua investitura nel luglio scorso come nuovo Presidente della Commissione. C'è chi lo vede come un esborso "ex novo" e chi pensa - e sono i più specie al Centro-Nord Europa, che si tratti al più di una rimodulazione di risorse esistenti o comunque già inscritte al bilancio comunitario (al di là dei capitali privati che potranno essere mobilitati).
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana dal 22 al 26 settembre
Questa settimana si riuniscono a Bruxelles le commissioni parlamentari.
Alla commissione parlamentare per i Problemi economici e monetari (ECON) si terrà il dialogo economico con il governatore della Banca centrale europea (BCE), Mario Draghi e con il commissario per il Mercato interno, Michel Barnier. In commissione Ambiente, verrà votata una mozione, proposta da un deputato del gruppo dei Verdi, volta a bocciare la proposta della Commissione con l’elenco dei settori e dei sottosettori che beneficeranno delle quote gratuite a norma della Direttiva 2003/87/CE (ETS).
Inoltre, in commissione Giuridica (JURI) si discuterà la proposta di modifica del Regolamento sul marchio comunitario, mentre in commissione Mercato Interno (IMCO) si completerà il ciclo di presentazioni delle priorità della Presidenza italiana, con i Sottosegretari Vicari e Gozi.
Per quanto riguarda la Commissione europea, il presidente Josè Manuel Barroso e l’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’UE, Catherine Ashton, saranno in visita negli Stati Uniti per la 69esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. In Canada si terrà, invece, il Summit Canada-UE.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, il 25 e il 26 si riunirà a Bruxelles il Consiglio Competitività. Tra i punti in agenda, si segnala il dibattito sulle questioni orizzontali in cui sono necessari interventi tesi a sostenere l'integrazione della competitività attraverso tutte le politiche dell’Unione, allo scopo di rafforzare la competitività e la crescita dell’industria europea, e ad adottare le Conclusioni del Consiglio in merito. Inoltre, i Ministri avranno uno scambio di opinioni sulla consultazione della Commissione europea sulle indicazioni d’origine geografiche dei prodotti non alimentari.
Matteo Carlo Borsani