Dopo la chiusura, lo scorso 29 aprile, della Call for ideas volta a raccogliere contributi e suggerimenti da parte di tutti gli stakeholders sulla possibile ratio e i possibili obiettivi dello European Innovation Council (EIC), la Commissione ha recentemente pubblicato alcuni primi dati sulla consultazione che ha raccolto più di mille risposte e oltre 170 documenti di posizione, molti dei quali sono stati caricati sulla pagina pagina web dedicata.
Secondo una prima analisi svolta dalla Commissione:
- più dell’80 % delle risposte concordano sul fatto che la mancanza di un’innovazione dirompente atta a creare nuovi mercati rappresenta un ostacolo alla crescita europea;
- molti hanno evidenziato che sebbene non manchino idee, persone qualificate e start up promettenti, la difficoltà maggiore risiede nella fase di scale up;
- sempre più dell’80 % delle risposte evidenziano i gap legati al sostegno da parte dell’UE nei confronti della disruptive market-creating innovation e la difficoltà di orientarsi nel range degli strumenti di finanziamento per l’innovazione esistenti;
- un numero significativo di respondents hanno sottolineato che le forme di sostegno dovrebbero essere meglio combinate tra loro in modo che le imprese possano trovare un supporto adeguato per ogni fase del ciclo di innovazione;
- viene quindi chiesto di verificare in che misura lo European Innovation Council possa colmare tali gap, contribuire a semplificare l’accesso ai finanziamenti incluso il capitale di rischio, fornire consulenza strategica per migliorare il contesto dell’innovazione.
Il commissario Moedas ha espresso soddisfazione per i primi risultati della consultazione che a suo avviso dimostrano il forte interesse nei confronti del concetto di EIC da parte della comunità dell’innovazione. L’analisi delle risposte proseguirà nelle prossime settimane e costituirà la base per un primo documento che sarà pubblicato nel mese di giugno.
Al fine di contribuire alla call for ideas, Confindustria ha lavorato ad un documento volto a raccogliere una serie di prime riflessioni del Sistema sull’EIC. Tale documento è stato condiviso all’interno del GIURI (il Gruppo Informale di Uffici di Rappresentanza Italiani attivi a Bruxelles sui temi della R&I) che ha lavorato ad una versione ulteriore, arricchita dei commenti formulati da vari soggetti (tra cui CNR, ENEA, APRE, Università Cattolica di Milano, Unioncamere Veneto, Intesa San Paolo). La versione finale del documento del GIURI è stato pubblicato sulla pagina web dedicata all’EIC della Commissione. Inoltre, Confindustria ha trasmesso il documento ai servizi competenti della Commissione (gabinetto Moedas e DG R&I) sottolineando come Confindustria, membro del GIURI, abbiacontribuito attivamente all’elaborazione del paper e che ne condividiamo e sosteniamo i contenuti.
Tra i soggetti italiani che hanno trasmesso un proprio documento di posizione al momento figurano nella pagina web: APRE, CNR, Università Cattolica di Milano, ASTER, Fondazione Bruno Kessler. A livello europeo, è stato inviato un contributo anche da parte di BUSINESSEUROPE.
Continueremo a monitorare gli sviluppi su questo fronte e a contribuire attivamente alle ulteriori riflessioni e proposte che saranno formulate.