Online la rassegna stampa del 30 settembre 2015 - http://www.confindustria.eu/it/item/6988-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_del_30_settembre_2015;jsessionid=42F9D4B70DBD36B88EEAF02720B973F1
Europa

Oggi in Europa - Rassegna stampa del 30 settembre 2015 |
Oggi in Europa - Rassegna stampa del 28 settembre 2015Online la rassegna stampa del 28 settembre 2015 - http://www.confindustria.eu/it/item/6974-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_del_28_settembre_2015 |
Consultazione pubblica sull’IVA nell’e-commerceIl 25 settembre, la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica (questo il link: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/ModernisingVATcrossborderecommerce ) per individuare in che modo semplificare i pagamenti IVA su operazioni transfrontaliere di commercio elettronico nell’UE con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi per le imprese derivanti da differenti regimi IVA. La consultazione si chiuderà il 18 dicembre 2015. Sulla base dei risultati della consultazione, la Commissione presenterà una proposta legislativa nel 2016, in linea con quanto preannunciato nella strategia per il Mercato unico digitale. |
Oggi in Europa - Rassegna Stampa del 25 settembre 2015Online la rassegna stampa del 25 settembre - http://www.confindustria.eu/it/item/6968-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_del_25_settembre_2015 |
Consultazioni pubbliche su Geoblocking e piattaforme online
Cinzia Guido
Tags: 
economia_digitale;
digitale;
commissione_europea
piattaforme;
europa;
geoblocking;
162 Views
Il 24 settembre, la Commissione europea ha lanciato due consultazioni pubbliche, rispettivamente sul geo-blocking e sulle piattaforme, gli intermediari online, i dati, il cloud computing e la sharing economy.
Entrambe le consultazioni saranno aperte fino al 24 dicembre 2015. Sulla base dei risultati delle consultazioni, la Commissione valuterà la necessità di presentare precise iniziative legislative, come preannunciato nella strategia per il Mercato unico digitale. |
Audizione del Ministro Padoan al Parlamento europeo - 22 settembre 2015Lo scorso 22 settembre il ministro delle finanze Pier Carlo Padoan, insieme ad altri tre suoi corrispettivi di Germania, Spagna e Francia, ha avuto uno scambio di opinioni con la Commissione speciale sulle decisioni anticipate in materia fiscale (TAXE) del Parlamento Europeo. Il ministro ha rilevato subito la centralità del progetto BEPS anche al livello UE, dove si può e si deve fare di più nell’implementazione dei suoi principi in Europa. Padoan ha sottolineato il ruolo rivestito dall’Italia in tal senso durante il semestre di presidenza europea, richiamando la lettera che insieme ai ministri dell’economia francese e tedesco inviò al commissario Moscovici alla fine dell’anno scorso e dove auspicava l’adozione di una direttiva anti-BEPS. Secondo Padoan un primo passo è stato compiuto con le cinque aree di intervento previste all’interno del Piano d’azione sulla tassazione delle imprese presentato dalla Commissione a giugno. “La concorrenza fiscale dannosa spesso compromette la capacità degli altri Stati di riscuotere le imposte dovute”, ha affermato Padoan. Il ministro ha poi evidenziato come rispetto all’inizio della crisi finanziaria si siano fatti enormi passi avanti nel dibattito fiscale, a partire dall’eliminazione del segreto bancario e dalla centralità dello scambio automatico di informazioni. “È importante”, ha aggiunto “capire cosa va armonizzato e cosa no in materia di tassazione”. Infine ha ribadito il sostegno dell’Italia al country-by-country-reporting nel contesto della Direttiva sui diritti degli investitori, e all’intenzione della Commissione di riproporre un base imponibile comune a livello UE basata su due fasi. |
Oggi in Europa - Rassegna Stampa del 24 settembre 2015Online la rassegna stampa del 24 settembre 2015 - http://www.confindustria.eu/it/item/6960-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_del_24_settembre_2015;jsessionid=42A9F2D1EB14AD4E627CE2A128DAD646 |
Seminario Ambiente e Energia, 28-29 ottobreNel quadro dei seminari formativi sui temi europei che la Delegazione di Confindustria Bruxelles organizza, informiamo che i prossimi 28 e 29 ottobre terremo un Seminario su “Economia circolare, pacchetto clima energia 2030, Unione dell’energia: nuove normative europee in arrivo nei prossimi anni”. In allegato la presentazione del seminario, il programma e la scheda d’iscrizione. Presentazione seminario.pdfAfficher les détails Programma_seminario.pdfAfficher les détails Scheda di iscrizione seminario.pdfAfficher les détails |
Consultazione pubblica della Commissione europea sugli standard ICT per il mercato unico digitaleIl 23 settembre la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sugli standard ICT per il mercato unico digitale. La consultazione è aperta fino al 16 dicembre. Con questa consultazione, la Commissione chiede il contributo di tutti i soggetti interessati per definire standard comuni che assicurino l’interoperabilità dei prodotti e servizi digitali. In particolare, la Commissione sta raccogliendo input sugli standard in settori tecnologici chiave per il raggiungimento di un mercato unico digitale, quali:
I contributi a questa consultazione serviranno a definire il Piano europeo per gli standards, come indicato nella strategia per il mercato unico digitale presentata dalla Commissione il 6 maggio. Altri link utili:
|
ACCADE all'UE n.274
Giuliana Pennisi
Tags: 
consiglio_europeo
affari_europei
consiglio_ambiente
commissione_europea
parlamento_europeo
commissioni_parlamentari
158 Views
Lo scandalo scoperto in America della manipolazione dei dati sulle emissioni di gas nocivi da parte del parco macchine Volkswagen sta diventando estremamente complesso e preoccupante per le sue ricadute non solo economiche, ma anche etiche e psicologiche. In attesa di conoscere i contorni effettivi della questione e sapere cioè quante vetture sono effettivamente coinvolte – e per questo sono partite inchieste sia di qua che di là dell’Oceano – naturalmente l’aspetto più rilevante è che sia proprio una casa automobilistica non solo fra le più importanti a livello mondiale ma anche fra quelle che più di altre hanno puntato sulla propria affidabilità per affermarsi sulla scena mondiale ad essere stata presa con le mani nel sacco. Se a questo si aggiungono i rumours riguardo al fatto che il governo tedesco non potesse non ignorare la questione, e se si rammenta con quanta tenacia la Germania a livello europeo ha difeso con le unghie e con i denti il “buon diritto” dei produttori tedeschi a emettere gas di scarico ai limiti del consentito, si vede che la questione resterà d’attualità per un bel po’, rischiando di incrinare quell’immagine di serietà, rigore e integrità fin qui così bene veicolata dal paese leader dell’Unione europea e che il nome di questi valori ha inteso sin qui non far sconto a nessuno che questi stessi valori non rispettasse. Immigrazione. Solo a metà del guado
L’accordo raggiunto ieri dai Ministri degli Interni dell’UE sulla ripartizione di 120 mila richiedenti asilo fra i paesi membri dell’Unione, con l’eccezione significativa di Regno Unito, Danimarca e Irlanda che da tempo hanno ottenuto su questa ed altre materie l’”opt out”, cioè la possibilità a priori di “tenersi fuori”, non deve trarre d’inganno sul fatto che la loro attribuzione effettiva e le modalità con le quali si effettuerà tale esercizio sono ancora da definire. È stato questo il compromesso che ha permesso di giungere ad un’intesa, pur se conseguita a maggioranza e col voto contrario di 4 paesi dell’Est Europeo. Questi ultimi infatti, e non solo loro, rifiutano per principio che sia la Commissione europea a dettare le regole – anche perché quest’ultima voleva che valessero anche per il futuro – preferendo che a mettersi d’accordo siano esclusivamente gli Stati membri, andando contro peraltro alla lettera dei Trattati che in materia d’asilo conferiscono proprio alle istituzioni dell’Unione competenze specifiche. Della materia parleranno i capi di Stato e di Governo riuniti in un Consiglio europeo straordinario mercoledì 23 pomeriggio. Un bel pasticcio insomma, non certo alleviato dalla notizia che a riferire in Parlamento europeo dell’esito del Vertice il prossimo 7 ottobre saranno Angela Merkel e François Hollande e non i presidenti del Consiglio Tusk e della Commissione Juncker. La crisi dell’immigrazione insomma mette a dura prova i meccanismi e le regole comunitarie, oltre che naturalmente l’Accordo di Schengen: bypassarli per tamponare nell’immediato alla situazione non è detto che non costituisca a termine più un problema che una soluzione. Gianfranco Dell’Alba
La Settimana dal 21 al 25 settembre L’evento della settimana sarà il vertice straordinario dei Capi di Stato e di Governo, convocato mercoledì 23 settembre per analizzare l’emergenza migranti. In Parlamento, invece, si riuniscono le commissioni parlamentari. Tra i punti all’ordine del giorno segnaliamo la presenza del Presidente della BCE Mario Draghi in commissione ECON il prossimo 23 settembre, e la partecipazione del Ministro Padoan, martedì 22 settembe, presso la commissione speciale per gli accordi fiscali (TAXE) a un’audizione, assieme ai suoi omologhi di altri tre Stati membri. Infine, in commissione Ambiente si voterà la relazione dell’On. Dess sulla riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli stradali. Matteo Borsani
Per consultare la versione integrale del Bollettino di informazione sulle Istituzioni europee ACCADE all’UE si prega di cliccare qui. |